Milano, 3 febbraio 2011 - L’Aula della Camera ha approvato la proposta della giunta per le Autorizzazioni di restituire alla procura di Milano gli atti relativi al 'caso Ruby'. La Giunta aveva infatti ritenuto a maggioranza non competente in materia il foro di Milano, ma il Tribunale dei ministri.

I giudici milanesi avevano chiesto di poter disporre la perquisizione degli uffici del tesoriere del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. A favore della proposta della Giunta, e quindi della restituzione degli atti alla procura di Milano, si sono espressi 315 deputati. I no sono stati 298.

La votazione ha registrato anche un astenuto sui 614 presenti: si è trattato di Luca Barbareschi, l'esponente di Fli che in questi ultimi giorni ha dimostrato qualche disagio. "C'è stato un contatto - ha spiegato però il deputato-attore -. Io ho votato compatto insieme a Fli. I voti a favore sono stati così 299 e non 298 come risulta dai tabulati". "Se volete - ha sottolineato il parlamentare - verificate con l’ufficio stenografico della Camera. Ma io risulto astenuto solo per un contatto che c’è stato. E’ un errore tecnico. Io ho votato con Fli".

Il numero di 315 per la maggioranza era quello previsto: ai 314 voti ottenuti sul voto di fiducia il 14 dicembre ai aggiunge il voto di Silvano Moffa che allora non aveva partecipato al voto. Il premier non ha partecipato alla votazione.

LA CURIOSITA' - Durante il dibattito alla Camera il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, si è seduto ai banchi del governo al posto che, solitamente, è riservato al presidente del Consiglio. Ha ascoltato gli interventi in Aula sul ‘caso Ruby’, ma parlando, di continuo, con Umberto Bossi, che gli era seduto a fianco, e con il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha preso posto, invece, ai banchi della Lega.

L'INDAGINE - Agli atti dell’indagine in corso a Milano sul caso Ruby ci sono solo "foto irrilevanti, o innocenti". È quanto affermano fonti della Procura di Milano che smentiscono così voci relative a immagini compromettenti scattate da qualcuna delle ospiti delle serate organizzate ad Arcore per il presidente del Consiglio.

"La richiesta di giudizio immediato nei confronti di Silvio Berlusconi arriverà non prima di lunedì". Il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, spiega che durante il fine settimana saranno analizzati, tra l’altro, i problemi giuridici ancora sul tavolo, a cominciare dalla decisione sulla separazione dei riti per la concussione e per la prostituzione minorile. "Dobbiamo mettere in ordine con calma tutto - dice Bruti Liberati - ci sono dei tempi tecnici da rispettare".

 "Siamo stati attenti ai soldi dei contribuenti", ha poi sottolineato Bruti Liberati, precisando, ancora una volta, che i 'bersagli' sono stati una quarantina e per le intercettazioni sono stati spesi in tutto 26mila euro.