Roma, 17 febbraio - Fa discutere all'interno del Pd e non solo la proposta di Nichi Vendola di dare a una donna - Rosy Bindi - il timone di comando di una grande "coalizione democratica". Lei è la donna giusta, argomenta il leader del Sel, perché "rappresenta la reazione a uno dei punti più dolenti del regresso culturale, ricopre un ruolo istituzionale-chiave come quello di vicepresidente della Camera, ha il profilo giusto per guidare una rapida transizione verso la normalità". Ovvero occorre occuparsi "delle cose fondamentali: legge elettorale, una buona norma sul conflitto d´interessi e sul sistema informativo. Poi, ognuno per la sua strada".

VENDOLA: ENTUSIASMO POPOLARE - "C’è un entusiamo popolare straordinario", insiste oggi il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a margine del passaggio di consegne relativo alla presidenza della Fiera del Levante di Bari, rispondendo a una domanda circa l’accoglimento piuttosto freddo che si è registrato nel Pd.

 "Stamattina mi hanno detto che in una trasmissione della Rai -ha aggiunto- pare che ci fosse il riverbero di un entusiasmo popolare nei confronti di questa proposta. Vediamo: io l’ho fatta, mi pare coerente con il presupposto che bisogna affrontare la crisi democratica. La affrontiamo con una personalità politica di spicco che possa aiutarci a traghettare il paese verso la normalità".
 

ROSY BINDI - La prima risposta è ovviamente della summenzionata Rosy Bindi: "Finalmente Vendola riconosce che c’è bisogno di una larga coalizione democratica, di responsabilità nazionale. Il Pd lo sostiene da tempo e lavora per costruire un’alleanza capace di riscrivere una buona legge elettorale e di affrontare le più urgenti questioni economiche e sociali che attanagliano il Paese", afferma. Quanto poi alla sua candidatura, "lo ringrazio per le parole di stima ma noi dobbiamo ripartire dalla politica, senza condizionare il nostro confronto con nomi e candidature, come dimostra lui stesso facendo un passo indietro. Oggi le nostre priorità sono altre".

LE REAZIONI -  “A me la Bindi va bene. Non dobbiamo perdere altro tempo, bisogna stringere sulla leadership indipendentemente dalle elezioni”. Lo dice Nicola Latorre , vice presidente del Pd al Senato, intervenendo ad Agorà su Rai Tre, in merito alla proposta di Nichi Vendola di candidare Rosy Bindi a leader del centrosinistra. “Nella proposta di Vendola- aggiunge- ci sono due fatti positivi: uno che intende essere partecipe di un progetto indipendentemente da una sua candidatura alle primarie e l’altro che la leadership possa contemplare la candidatura di una donna. Ora e’ la coalizione che deve stringere su una proposta”.

"Le donne si sono riprese la scena di questo paese e penso che affidare a una donna il governo dell’Italia sia una cosa giusta, una cosa che il paese approverebbe - Vittoria Franco, senatrice del Pd, ospite stamane degli studi di Radio Città Futura, commenta così la proposta lanciata da Nichi Vendola - Quella della Bindi è una figura istituzionale e politica molto rilevante è chiaro che la figura del candidato-premier deve essere in grado di unire: se la Bindi sarà capace di unire, di riscuotere il consenso dei partiti della coalizione, ben venga la sua candidatura".

"Il nostro candidato premier deve essere concordato con tutti, non imposto da una sola parte - dice Massimo D’Alema intervistato dal Tg3 - Voglio ringraziare Nichi Vendola per aver indicato una persona di grande valore come Rosy Bindi. Naturalmente, visto che si parla di una grande coalizione, il candidato deve essere concordato e non imposto da nessuna parte", ribadisce l’ex premier.

Non si sbilancia Romano Prodi: "Lasciamo stare, io non partecipo assolutamente al totopotere", dice l’ex premier, mentre anche Pierluigi Bersani si mostra cauto: "Non mettiamo il carro davanti ai buoi - esorta - Facciamo un passo alla volta. Io dico che ci vuole un passo alla volta, io dico che ci vuole una grande alleanza e lì dentro si discute tutto. La priorità è andare a votare con un’alleanza larga su un progetto di ricostruzione. Assieme - aggiunge il segretario del Pd - si discute su chi possa meglio interpretare questo progetto”.
 

A non essere entusiasta del 'passo in avanti' è Beppe Fioroni, secondo il quale la proposta di Vendola è in realtà un 'bluff': "Dobbiamo partire dalla constatazione che c’è un governo arroccato e che non è in grado di governare anche se ha una maggioranza. Il governo e la maggioranza non sono in grado di agire e non hanno la consapevolezza di dover agire per il bene del Paese". E secondo Fioroni "Il modo migliore che abbiamo per dare una mano a questa maggioranza allo sfascio è di ragionare su nomi, sommatoria di sigle, e metodi per scegliere i candidati senza avere le elezioni alle porte e senza neppure una coalizione in grado di rappresentarci». «Dobbiamo partire dal progetto che proponiamo al Paese, senza partire da somma di sigle,