Roma, 22 febbraio 2011 - A meno di colpi di scena dell’ultimo minuto, Futuro e libertà subirà oggi una nuova, pesante ‘scissione’. Il capogruppo al Senato Pasquale Viespoli, Andrea Ronchi e quattro o cinque senatori hanno infatti comunicato in mattinata ai ‘mediatori’ futuristi l’intenzione di lasciare Fli.

L’annuncio dovrebbe arrivare dopo la riunione dei senatori che si terrà nel primo pomeriggio a Palazzo Madama. È in atto invece un estremo tentativo di mediazione con Adolfo Urso, al cui destino è legata anche la permanenza in Fli del coordinatore siciliano Pippo Scalia. Urso ieri ha incontrato Bocchino, senza però che la riunione sbloccasse la situazione. È possibile che sia lo stesso Gianfranco Fini a incontrare oggi Urso.


VIESPOLI: SCELTE CORAGGIOSE - Pasquale Viespoli, capogruppo di Fli in Senato, insorge al solo sentir parlare di ‘manovre di palazzo’ o di ‘potere finanziario del premier’ che avrebbe influito su alcuni cambi di gruppo parlamentare da parte di senatori e deputati e, poche ore prima di una riunione del gruppo dei finiani a Palazzo Madama, parla di scelte “coraggiose e disinteressate”.
“Quel che è certo è che tutti qui hanno fatto scelte disinteressate e coraggiose - dice Viespoli - Ogni scelta andrà quindi rispettata perchè sarà una scelta politica. Non so a chi si riferisse Fini quando parlava di potere finanziario di Berlusconi, ma non credo parlasse di quei parlamentari che hanno fatto scelte in difesa di una cultura di centrodestra”.

BOCCHINO OTTIMISTA - "Futuro e libertà è ancora pù dinamico di prima e gode di ottima salute", dice Italo Bocchino in un videomessaggio sul sito di Futuro e libertà per rassicurare i militanti e l’opinione pubblica sullo stato di salute del partito. Bocchino non si nasconde il problema degli abbandoni, e spiega: Sì, ci sono stati litigi interni che non condividiamo singolarmente: sono scelte di tipo personale mosse per rivendicare posizioni che non potevano trovare spazio in un partito che si rivolge soprattutto agli elettori». Qualcuno - osserva Bocchino - "Ha pensato che la litigiosità interna fosse una crisi politica, ma non è così. Certo - ammette - la litigiosità interna non è mai positiva. Qualcuno ha scelto di andarsene, ci dispiace certo sul piano personale, ma non condividiamo le loro motivazioni. Sono casi singoli che riguardano posizioni personali che non possono essere oggetto di mercanteggiamento".

ESODO DAL PD AD API - Si rafforza anche  il gruppo di palazzo Madama dell’Allenza per l’Italia. Secondo quanto apprende l’AGI, il gruppo guidato dall’ex leader della Margherita, Francesco Rutelli, attende a breve un nuovo arrivo: quello di Claudio Molinari, moderato trentino eletto nel collegio di Rovereto e già sindaco di Riva del Garda e consigliere regionale della Margherita. Molinari, proveniente dalle fila del Pd, è considerato vicino al presidente della provincia di Trento, Lorenzo Dellai.

La decisione di Molinari di lasciare il Pd non sarebbe stata ancora ufficializzata, ma dovrebbe essere formalizzata in queste ore. Il passaggio del deputato trentino dal Pd all’Api potrebbe avere delle ripercussioni anche sulla vicenda degli autonomisti della Svp, dopo le dichiarazioni della senatrice Helga Thaler che ha annunciato la scissione dal gruppo dell’Udc a palazzo Madama. Dopo l’arrivo di Emanuela Baio Dossi la settimana scorsa, sempre dal Pd, con l’ingresso di Molinari il gruppo dell’Api al Senato raggiunge quota sei senatori.

SEI DAL PDL AI RESPONSABILI -  Sei deputati del Pdl passano al gruppo dei ‘Responsabili’ alla Camera, che raggiunge così quota 28, indispensabile per riequilibrare i numeri della maggioranza e quelli dell’opposizione nelle commissioni. A iscriversi al nuovo gruppo, ha annunciato in aula a Montecitorio in apertura di seduta il vicepresidente Maurizio Lupi, sono Giancarlo Lehner, Giovanni Mottola, Andrea Orsini, Gerardo Soglia, Maria Elena Stasi e Vincenzo Taddei.
Lupi ha ufficializzato anche l’uscita dal gruppo di Fli alla Camera di Roberto Rosso e Luca Barbareschi: Rossi è rientrato nel gruppo Pdl, mentre Barbareschi si è iscritto al gruppo Misto.