Milano, 28 febbraio 2011 - Il premier è intervenuto a un convegno di Confcommercio e ha rilasciato dichiarazioni in merito ai pochi poteri attribuiti al governo e al presidente del consiglio nel fare le leggi: "Quando il governo decide di fare una legge, questa prima deve passare" dal Quirinale e deve passare il vaglio "di tutto l’enorme staff che circonda" il Capo dello Stato, staff che "interviene puntigliosamente su tutto". E ancora,  "se al capo dello Stato o al suo staff non piace una legge, torna indietro alla Camera e al Senato”. Al pari, sempre secondo il premier, “dei giudici di sinistra, ai quali se la legge non va la impugnano e poi la Corte costituzionale la abroga”. 

Tocca anche il tema della magistratura, tirando in ballo Fini: "C’era un patto con la magistratura e con l’associazione dei magistrati per non fare la riforma della giustizia e cio’ che a loro non andava bene’’.  Dopo la diaspora del Presidente della Camera, ha spiegato Berlusconi, il governo potrà fare le cose che prima non era riuscito a fare.

LO SFOGO -  Berlusconi dice di avvertire la stanchezza, anzi, di averne "piene le scatole" e sogna "ad occhi aperti di tornare a fare il cittadino privato".  Il premier ha poi spiegato che "è costretto ad andare avanti con queste difficoltà, aiutato da validissimi compagni di viaggio", per "quell’altissima percentuale" di Italiani che sono dalla sua parte. "Il 51% degli italiani mi stimano, gli altri mi detestano". Ed è per quel 51% "che resterò" a far politica.
 

Una giornata all'insegna delle dichiarazioni per il premier. Berlusconi, infatti, si è già espresso a tutto campo questa mattina, durante una conferenza stampa al Palazzo Reale di Milano: "Il popolo della Libertà da quando è nato è il primo partito italiano", ha detto. Il presidente del consiglio ha poi confutato alcuni sondaggi apparsi sui "giornali di sinistra". "I nostri ci danno al 30,6%", sottolinea ammettendo che "con la diaspora di Fini abbiamo perso qualcosa". Non si tratta però tanto di chi è andato con Fini - spiegava - quanto alla crescita "dell'area degli indecisi".

E agli avversari fa sapere: "Ove il Terzo polo persistesse nella volontà di essere alleato con la sinistra i sondaggi ci danno un risultato del Terzo polo inferiore al 10% e Fli all’1,3%".

INTERCETTAZIONI - "Vi stupirà sapere che il presidente del Consiglio non ha un telefonino e non perché non possa averlo, ma perché è esposto a ogni tipo di intercettazione. Per questo ho rinunciato da tempo ad avere un telefonino". Berlusconi ha ribadito che "un paese in cui non si può parlare liberamente al telefono non è un paese libero e civile".

Il premier parla della legge sulle intercettazioni come di una legge "necessaria" perché l’uso che in Italia si fa delle intercettazioni "non è da Paese civile". E invece "una legge che tutti gli italiani aspettano - sottolinea - è ancora ferma in Parlamento".

GIUSTIZIA - "I tempi della giustizia sono troppo lunghi. Otto-dieci anni per la giustizia civile, e 14 o 16 per quella penale. E’ stata l’Europa a sollecitare una riforma, ma dato che io sembro essere il protagonista della storia dell’Universo, e avrei qualche beneficio, non si può fare". Berlusconi ha quindi ricordato di avere avuto "103 procedimenti, con oltre 50 andati a dibattimento".

Il presidente del Consiglio rilancia la necessità di fare una legge sul processo breve: "Se però c’è di mezzo Berlusconi - osserva il premier - non si può fare una legge giusta". "Il fatto che ne avrei qualche beneficio anch’io, che sono l’unico e insuperabile indagato della storia dell’umanità, di tutti i tempi, fa sì che non vogliano questa legge anche se è giusta".

"NON HO POTERI" - "I padri costituenti - ha poi affermato - dopo 20 anni di fascismo hanno pensato di distribuire il potere tra Parlamento, Capo dello Stato e Corte Costituzionale privando di ogni potere il presidente del Consiglio".

SCHERZA SUL BUNGA BUNGA - Come spesso accade spazio alle gag: "Siete così simpatici che vi invito tutti al bunga bunga. Si fanno due battute, quattro salti, si beve qualcosa: niente di proibito, resterete delusi, ma almeno siete avvisati".