Roma, 22 marzo 2011 -  "Domani in consiglio dei Ministri faremo una dichiarazione di moratoria di un anno per quanto riguarda l’installazione delle centrali e la ricerca dei siti". Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, al termine della riunione della commissione Industria del Senato sul dlgs per la localizzazione dei siti delle future centrali. All’ordine del giorno sono già previste modifiche al dlgs sulla localizzazione dei siti e la realizzazione degli impianti.

La moratoria di un anno sul nucleare potrebbe escludere la parte del decreto legislativo che disciplina la localizzazione dei siti nucleari che riguarda il deposito nazionale per le scorie radioattive. Questo, almeno, e’ quanto propone il ministro Romani: “In queste ore stiamo discutendo se portare domani in Consiglio dei ministri il decreto legislativo in discussione alle Camere.

La nostra volontà è di portare al Cdm quella parte del correttivo (al decreto 31 del 15 febbraio 2010) che riguarda il deposito nazionale per lo stoccaggio delle scorie, perche’ - ha sottolineato Romani a margine dell’audizione in Senato - si tratta di un grande tema di sicurezza”.

Interpellato sull’argomento del referendum sul nucleare, Romani ha oggi ribadito la sua posizione: “Mi aspetto che si decida non sull’onda dell’emotivita’, ma sulla base delle certezze che dobbiamo dare come Governo e come Europa”.

FAZIO: "BISOGNA RIFLETTERE“ - Credo sia opportuno prendersi il tempo necessario per fare le valutazioni. E’ giusto meditare quando accadono avvenimenti che ci fanno riflettere”. Così'il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha risposto a chi gli chiedeva un commento alla moratoria sul nucleare annunciata dal ministro Romani. “Quando si fanno le valutazioni sul fare o non fare le centrali nucleari bisogna tener conto di una serie di fattori complessi, come la probabilistica del rischio- ha aggiunto- credo che da questo punto di vista non sia stata posta abbastanza attenzione ai rischi reali che vanno messi su una bilancia a fronte dei vantaggi”.

LEGAMBIENTE - "È solo un escamotage per prendere tempo e passare indenni le elezioni amministrative e il referendum". Lo dice Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente. Si è scelto di traccheggiare un anno per non perdere le elezioni amministrative e boicottare il referendum antinuclearista, ma siamo convinti che gli elettori non si faranno prendere in giro - ha proseguito Cogliati Dezza -. Non c’è bisogno di nessuna pausa di riflessione sul nucleare perché i suoi danni e la sua pericolosità sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Quello di cui c’è bisogno invece è un no incondizionato, basato sul coraggio di investire sull’efficienza e sulle rinnovabili, ma anche sulla lungimiranza di pensare al futuro del Paese. Due attributi che evidentemente non appartengono a questo Governo. Invitiamo quindi i cittadini a non cadere nell’inganno di questa moratoria e partecipare al referendum, votando sì per fermare il nucleare".

FINI: "SCELTA SAGGIA E OPPORTUNA" - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso di una lezione agli studenti del liceo Righi di Roma, appoggia la decisione del Consiglio dei Ministri circa la moratoria sul nucleare: "Una scelta saggia e opportuna. Riflettiamo prima di fare’’ il nucleare.

PD: "CI VUOLE PIANO PERLANCIARE RINNOVABILI" - "Più che una moratoria per il nucleare occorre un vero piano energetico nazionale. Sviluppare le energie rinnovabili come ha giustamente chiesto il Capo dello Stato deve essere il primo obiettivo di un piano energetico che guarda al futuro". Lo ha dichiarato in una nota

Raffaella Mariani, capogruppo Pd della commissione Ambiente della Camera.  Mariani ha sottolineato "L’importanza del richiamo giusto e corretto del Presidente della Repubblica che evidenzia il connubio tra ricerca scientifica e sviluppo economico che sono la vera sfida dei prossimi anni".

Questa sfida, ha assicurato, "rappresenterà sicuramente una svolta nel modo di intendere sviluppo sostenibile, produttività e occupazione. Il governo non perda altro tempo prezioso e chiuda con il nucleare: il nostro futuro è nelle energie rinnovabili".