Parigi, 16 aprile 2011 - Il ministero dell’Interno ha informato l’ANSA, dopo aver contattato la Prefettura della regione di Nizza, che non soltanto non e’ cambiato nulla nelle regole della Francia per l’arrivo di migranti ma alle autorita’ francesi ‘’non risultano ingressi’’ di tunisini in Francia alla frontiera con l’Italia.

‘’Non c’e’ nulla di nuovo, le regole restano quelle fissate dalla circolare del ministro Claude Gueant - spiegano agli Interni - ma alla Prefettura non risulta che migranti tunisini siano entrati oggi dall’Italia’’. 

MA 20 SONO PASSATI - Sono 20 i tunisini che passano, dopo un doppio controllo della gendarmerie, la frontiera a Ventimiglia e che importa se la Francia in serata smentisce il passaggio dei migranti tra Italia e Francia: quando li hanno fotografati su quel treno a stento non si sono voltati a salutare.

Sono oltre un centinaio gli immigrati tunisini che oggi hanno potuto ritirare il permesso soggiorno temporaneo. Nei loro occhi si legge la felicita', ora pensano solo ad andare in Francia. Sventolano il permesso di soggiorno arancione e il documento di caicchi verde agli amici ancora in fila.

IL SINDACO IN INCOGNITO - "Vedremo questo pomeriggio al centro transfrontaliero di Ponte San Lodovico se i francesi li accettano o ce li rimandano indietro",  afferma il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, che ha passato il sabato mattina facendo la spola tra la sua città, Mentone e Nizza per capire se gli immigrati che dal commissariato di confine hanno ottenuto il permesso di soggiorno provvisorio e sono passati in territorio francese, potranno restare in Francia, come desiderano, o dovranno tornare in Italia.

"Ho già preso tre treni - racconta Scullino - sono stato a Mentone e a Nizza in incognito per capire come vanno le cose, in questo momento sono in treno all’altezza di Monaco di ritorno a Ventimiglia. Le norme europee dicono che gli extracomunitari con permesso di soggiorno temporaneo devono avere con se’ passaporto e da 20 a 62 euro. Il passaporto non ce l’ha nessuno. Che succederà? Non e’ ancora chiaro per me l’atteggiamento dei francesi".

 

CODE PER I PERMESSI - A Ventimiglia i migranti - quasi tutti tunisini - che premono al confine con la Francia si sono messi in fila fin dalla prima mattina davanti al commissariato per ritirare i permessi di soggiorno e poi raggiungere l’agognata Francia. E’ iniziata verso le 9.30 la distribuzione dei documenti tanto attesa tra i migranti che da settimane ormai affollano la cittadina ligure.

"Appena ho il permesso parto per la Francia", "Era ora", "Finalmente": è il tono dei commenti più frequenti da parte degli stranieri. Al centro di accoglienza hanno trascorso la notte circa 150 migranti, altri 60 invece hanno dormito in stazione.

A POTENZA 130 PERMESSI - Circa 130 permessi temporanei saranno consegnati stamani ad altrettanti immigrati, dei poco piu’ di 500, ospiti da due settimane nella tendopoli di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza. Subito dopo la consegna dei permessi, gli immigrati partiranno a bordo di autobus alla volta di vicine stazioni ferroviarie, in concomitanza con la partenza di treni per le destinazioni da loro preferite. Molti di loro saranno trasferiti a Melfi (Potenza). La consegna dei permessi, sempre a un ritmo di circa cento al giorno, proseguirà’ nella prossima settimana.

NOTTE SENZA SBARCHI - E’ trascorsa senza nuovi sbarchi la notte a Lampedusa.a causa delle condizioni del mare nel Canale di Sicilia. Ieri sono stati 267 gli immigrati, 46 tunisini e 221 subsahariani, che hanno raggiunto l’isola a bordo di due barconi intercettati al largo dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Durante le operazioni di trasbordo dei tunisini sulle pilotine delle fiamme gialle, un immigrato è caduto in mare ma è stato subito salvato dai militari.

RIBELLIONI A LAMPEDUSA -  Ore di ‘trattative' all’interno del centro di accoglienza di Lampedusa, tra le forse dell’ordine e gli immigrati tunisini che oggi dovrebbero essere rimpatriati, come prevede l’accordo firmato il 5 aprile scorso. Degli oltre 150 immigrati presenti nella struttura di contrada Imbriacola, ne dovrebbero essere scelti 30 per il primo volo di rimpatrio.

Ma le operazioni sono rallentate dal rifiuto dei tunisini di radunarsi perché molti di loro sostengono di avere i requisiti per potere continuare a restare in Italia e non essere rimpatriati.
Adesso alcuni legali si stanno mettendo in contatto con il centro di accoglienza per tentare di dimostrare che alcuni dei migranti sono nati in Francia o in altri paesi europei. La tensione attorno al centro di accoglienza è altissima, con decine di carabinieri e poliziotti che impediscono ai giornalisti di avvicinarsi alla struttura.

TENSIONE A POZZALLO - Momenti di tensione anche al centro di accoglienza di Pozzallo (Ragusa), dove le lungaggini burocratiche le richieste di asilo politico hanno innervosito gli extracomunitari che hanno inveito contro le forze dell'ordine. C’è stato uno scontro: un finanziere, un poliziotto, un carabiniere e tre migranti sono rimasti feriti. Uno degli agenti ha subito una frattura. Trentanove clandestini sono riusciti a fuggire, una ventina sono stati fermati. 

SCRITTE A GENOVA - "Odio agli immigrati, Quarto libera": è il testo dell’ennesimo striscione, con tanto di croci celtiche, sequestrato a Genova da Digos e carabinieri. La scritta e’ stata trovata la scorsa notte in via Pinasco, a Quarto, quartiere del levante scelto dall’amministrazione comunale per ospitare i profughi.

Le forze dell’ordine stanno indagando per risalire agli autori dello striscione e appurare se siano gli stessi che gia’ nei giorni scorsi hanno realizzato scritte e striscioni - uno dei quali rivendicato dal Fronte Veneto Skinhead - contro l’arrivo dei migranti. 

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