Roma, 23 aprile 2011 - “Contrasta a gamba tesa contro la nostra Costituzione, offensivo, di cattivo gusto”. Non usa mezzi termini il Sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi ospite del talk show di Klaus Davi, klauscondicio, in merito alla pubblicità dell’Ikea che ritrae una coppia di due uomini mano nella mano con il claim eloquente “siamo aperti a tutte le famiglie”.

L’esponente Pdl precisa “l’Ikea è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine ‘famiglie’ è in aperto contrasto contro la nostra legge fondamentale che dice la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda.

Quanto alle iniziative che il governo potrebbe assumere Giovanardi precisa: “A noi piacerebbe una campagna pubblicitaria che dicesse ‘siamo aperti all’intera comunità’. Nel senso che i clienti di una multinazionale sono uomini donne anziani giovani senza preclusioni di nessun tipo. Ma diverso è attaccare la Costituzione italiana con tale violenza. Spero che l’Ikea non utilizzi più quell’annuncio per le prossime aperture annunciate in varie città”.

PIOGGIA DI REAZIONI

GRILLINI - "L’ineffabile sottosegretario alla famiglia del governo del Bunga Bunga, Carlo Giovanardi, ci rifila la sua filosofia moraleggiante il giorno prima di Pasqua e stavolta se la prende con l’Ikea, azienda privata che come tale può fare quello che vuole, accusandola addirittura di incostituzionalità", afferma in una nota il responsabile diritti civili e associazionismo dell’Italia dei Valori, Franco Grillini. "Addirittura - aggiunge - Giovanardi invita l’azienda a ritirare la sua pubblicità con intento volutamente censoreo e con buona pace del presunto spirito liberale del suo capo. Poi, non contento, attacca anche Zapatero parlando di presunti abusi nell’utilizzo delle leggi sull’unioni civili. La verita’ - conclude Grillini - e’ che nel resto d’Europa sono state varate norme che riconoscono tutte le forme familiari: dal Pacs alle unioni civili, ai matrimoni gay".

MANCUSO -  “Nemmeno alla vigilia di Pasqua Carlo Giovanardi, sottosegretario alla famiglia, sa contenere la sua frustrazione per il fatto che la sua delega sulla famiglia non ha a disposizione nemmeno un euro”: Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, ironizza sulle parole dell’esponente del Pdl.

"Dopo aver recitato qualche tempo fa la sceneggiata delle minacciate dimissioni, appunto perchè Tremonti gli ha tagliato tutto il budget - dice Mancuso - ora se la prende con una pubblicità dell’Ikea, che ha l’unica colpa a detta del sottosegretario di essere contro ogni forma di discriminazione proclamando nel nuovo spot ‘siamo aperti a tutte le famiglie’.
Sono dichiarazioni pericolose e aggressive - continua - che rischiano di alimentare quel clima di omofobia che porta poi a violenze e insulti contro gay, lesbiche e trans, non ultima quella nei confronti di Paola Concia”.

I RADICALI -  “Il (molto) sottosegretario alla Famiglia Giovanardi ha dichiarato, letteralmente, che Ikea e’ contro la legge, anticostituzionale e manda messaggi violenti, solo perche’ ha promosso una pubblicita’ con due ragazzi che si tengono per mano”. Cosi’ in una nota Sergio Rovasio, segretario Associazione Radicale Certi Diritti, secondo il quale “frasi del genere potevamo sentircele dire da un qualche ministro del governo teocratico iraniano, o da un alcolizzato di osteria, non certo da un rappresentante del Governo italiano”.
 

Rovasio si augura “che la Svezia faccia una protesta ufficiale e chiede immediate scuse dal Governo italiano per questa gravissima offesa a uno dei piu’ importanti e frequentati centri commerciali mondiali frequentato da tutte le tipologie di famiglie. Sappiamo che a Giovanardi piace tanto il cartone animato del mulino bianco, con gli uccellini che fanno ‘cip cip’, sul praticello verde plastica, con le margherite in fiore, per descrivere il suo ideale di famiglia. Forse qualcuno dovrebbe dirgli che esistono varie tipologie di famiglie anche nel nostro Paese e che dovrebbe guardare alla realta’ invece di fare dichiarazioni cosi’ gravi e offensive”.