Roma, 5 maggio 2011 - Riforma della Carta Costituzionale e della giustizia. Silvio Berlusconi torna a parlare dei suoi argomenti preferiti nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. "Presenteremo prestissimo la riforma dell’architettura istituzionale dello Stato, che è urgente quanto la riforma della giustizia", ha detto il premier. 

"Ora il governo può operare in Parlamento con una maggioranza coesa che ci consentirà di realizzare le riforme che nella passata legislatura erano state contrastate da Follini, Casini, l’Udc di allora, Fini e i suoi: in questa legislatura è stata bloccata sul nascere da Fini, dalla presidente della commissione giustizia della Camera e dagli altri uomini che hanno attuato la diaspora di Fli", ha aggiunto il Cavaliere.

E, in merito alla riforma della giustizia, ha sottolineato che quella civile e quella penale "sono due punti molto negativi, che tutti giudicano con molta paura prima di venire" ad investire in Italia.

LA RISPOSTA DI FINI - "Quella di Berlusconi nei miei confronti e’ ormai un’ossessione che non merita piu’ risposte politiche. Solo compassione". E’ quanto dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, replicando alle dichiarazioni del presidente del Consiglio.
 

SOTTOSEGRETARI - "So che ci saranno tante ironie" sulla nomina dei nuovi sottosegretari, ha detto ancora Berlusconi, "ma non mi sembra siano fondate perché questi sottosegretari fanno parte di quella terza gamba che si è formata in sostituzione del Fli che si è portato al centro e praticamente all’opposizione di questo governo, liberando posti che ci è parso assolutamente logico assegnare". Questo "consente al governo di operare in Parlamento con una maggioranza coesa e sicura e che ci permetterà di realizzare quelle riforme" che non sono state possibili a causa dell’opposizione di Gianfranco Fini.

E non è finita qui. "Intendiamo aumentare il numero delle componenti della squadra di governo’’ di una decina di persone, attraverso un disegno di legge, per ‘’consentire a ministri e sottosegretari di essere sempre presenti’’ in Aula e in questo modo ‘’tanti parlamentari potranno trovare soddisfazione’’ alle loro legittime aspirazioni. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.

NUCLEARE - Non è mancato poi un accenno al nucleare. "Abbiamo problemi di energia, ma non si vuole andare al nucleare. La Francia produce l’85% del fabbisogno" con l’atomo, mentre "noi ci arrabattiamo per differenziare le acquisizioni di energia, per non incorrere in situazioni penose di blackout. Ma tutto questo ci costa dal 30 al 50% in più e questo grava sui nostri costi".

IL NUOVO PREMIER - Sulla designazione del candidato a succedere a Silvio Berlusconi alla guida del Governo è stata data una "interpretazione anche eccessiva", ha poi chiarito lo stesso presidente del Consiglio, all’indomani di quella che e’ stata interpretata come una indicazione in favore del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.

Il Cavaliere è tornato alla cena con i rappresentanti della stampa estera, dalla quale emerse l’investitura del Guardasigilli per puntualizzare che, in quella sede, si era "vantato di aver messo in campo un’ottima squadra di ministri", tra i quali il "molto bravo" Angelino Alfano. E sul responsabile di Via XX Settembre, il Cavaliere ha ribadito di averlo indicato come candidato "in primis" alla successione perché è riuscito nella "mission impossible" di aver tenuto i conti in ordine.

Commentando, infine, quanto legge sui giornali, soprattutto gli attacchi a Tremonti da parte di testate a lui riconducibili, Berlusconi è tornato a qualificarsi come "l’editore più libero del mondo" e ha evidenziato quindi di non aver mai esercitato pressioni sulle testate che fanno capo alla sua famiglia, riservandosi solamente il diritto "di cambiare il direttore se non avesse corrisposto alla linea editoriale suggerita". "Io non telefono mai, lo sapete - ha aggiunto -. Io non telefono mai a nessuno".

RIFIUTI A NAPOLI - Il presidente del Consiglio è anche tornato a parlare della situazione rifiuti a Napoli, spiegando di aver "chiesto ancora una volta l’intervento dei nostri militari". "Da lunedì metteremo in campo 170 uomini per far ritornare Napoli ad essere una citta’ civile", afferma il Capo del governo. "Spero che sia l’ultima volta, con l’elezioni ci sarà una nuova amministrazione", dice ancora il premier. "Non è stata fatta neanche la gara d’appalto per i due termovalorizzatori, non si può addebitare alcuna distrazione al governo, vi ricordo gli striscioni con ‘Silvio santo subito’", ricorda il presidente del Consiglio.

"Siamo daccapo, il governo interviene ancora una volta. Dovremo minacciare che questa sia l’ultima volta", conclude Berlusconi, "serve la soluzione finale del problema. Ringrazio i militari che tutte le volte ci tolgono dai guai...".

IMMIGRAZIONE - "Adesso Lampedusa funziona, gli abitanti sono felici. Tutte le misure che abbiamo promesso sono in itinere - ha aggiunto il premier -. L’unica cosa che non è stata fatta è per la proprietà della casa che avevo acquistato. Il problema è che è stata costruita su territorio demaniale".