Roma, 14 giugno 2011 - BattiQuroum. Non è ancora passata all'opposizione la sbornia elettorale dopo il successo nei referendum. Ieri Bersani ha chiesto a gran voce le dimissioni di Berlusconi, a differenza di Di Pietro che ha "preferito rendere onore a tutti i cittadini che hanno votato". Oggi, comunque, il leader dell'Idv è tornato sulla sua consueta linea: "Torniamo a chiedere le dimissioni del governo".

LETTA - "E’ la presa della Bastiglia. Come spesso accade nella storia uno strumento può diventare un elemento di svolta, perché capita al momento giusto e sui temi giusti.

"Anche la Bastiglia é stata, come i referendum, una cosa nata quel giorno, con degli obiettivi che poi sono passati alla storia. Gli italiani hanno trasformato lo strumento referendario in un microfono in cui hanno gridato la loro, scatenando un uragano su Berlusconi e il suo governo”. Lo dice il vicesegretario del Pd Enrico Letta, intervistato dal Corriere della Sera.

“Il tema che più colpisce - aggiunge - è come si è mosso l’elettorato sul legittimo impedimento. Se la vittoria dei si’ avesse riguardato una sola questione di merito, acqua o nucleare, sarebbe stato giusto non chiedere le dimissioni del governo. Ma l’immunita’ e’ il cuore della presenza del premier a Palazzo Chigi e l’elettorato leghista ha detto a Bossi ‘basta con Berlusconi’”.

STAMPA ESTERA - La stampa internazionale dà oggi grande risalto ai risultati del referendum italiano e alla sconfitta subita da Silvio Berlusconi, che aveva invitato gli elettori a disertare le urne. Tra i grandi giornali il francese Le Figaro apre con il titolo “lo schiaffo degli italiani a Berlusconi”, con tanto di foto del presidente del Consiglio. Anche il Financial Times pubblica in prima pagina la foto di un accigliato Berlusconi, uscito sconfitto dalla consultazione di domenica e lunedì, mentre la Faz (Frankfurter Allgemeine Zeitung) titola esplicitamente “Addio”: l’Italia, si chiede il quotidiano conservatore tedesco, “intende dare l’addio anche a Berlusconi oltre che al nucleare?”.

Gli fa eco il settimanale Der Spiegel: “Gli italiani dicono no al nucleare - e a Berlusconi”: per il capo del governo italiano, il risultato di questi referendum è un sonoro ceffone”. Dello stesso tenore il titolo del quotidiano spagnolo El Pais, secondo cui “gli italiani hanno indicato l’uscita a Berlusconi”.

El Mundo parla a sua volta di “monumentale” sconfitta per il presidente del Consiglio, mettendo in risalto la sonora bocciatura della legge sul legittimo impedimento, mentre il sito web della Bbc titola: “Nucleare, Berlusconi accetta la sconfitta nel referendum”.

“Falliti i piani per il nucleare di Berlusconi” scrive anche il quotidiano britannico The Guardian. “Il movimento antinucleare ha ottenuto una vittoria schiacciante, con oltre il 90% dei votanti che ha respinto il piano di Berlusconi di tornare al nucleare”. Titolo analogo sul Wall Street Journal: “Gli italiani hanno votato per abbandonare l’energia nucleare”.