Roma, 21 giugno 2011 -  L’ipotesi di trasferire i ministeri riguarderà esclusivamente uffici di rappresentanza, pur se operativi. E’ questa la linea del pdl emersa durante il vertice a Palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi, secondo quanto riferito da alcuni presenti. All’incontro partecipa anche Roberto Calderoli.

FRANCESCHINI - Domani il Partito Democratico presentera' alla Camera un ordine del giorno al decreto sviluppo e chiedera' cosi' un voto dell'Aula contro lo spostamento dei ministeri al Nord. Lo ha annunciato il capogruppo Dario Franceschini nel corso della Conferenza nazionale del Pd sulla Sicurezza. La proposta della Lega del trasferimento delle sedi ministeriali, secondo Franceschini, e' ''una patetica operazione di immagine che noi porteremo al voto''. ''Pontida 2011 e i discorsi che si sono sentiti mi sono sembrati quelli di Abatantuono nel film ''Attila e gli Unni''', ha sottolineato Franceschini. ''Se hanno tanta voglia di tornare al Nord - ha concluso il capogruppo - lo possono fare e lo faranno il prima possibile, ma senza i loro ministeri'', ha concluso.

Ed è stato lo stesso Franceschini, a postare nel suo profilo Facebook un breve stralcio di ''Attila, il flagello di Dio'', una delle pellicole cult del cinema demenziale anni Ottanta. Nel filmato Abatantuono-capo dei barbari, arringa una scalcinato gruppo di uomini a ''ire a Roma'', per metterla ''a ferro e fuoco''. Ma dopo che i barbari hanno gridato ''imo a Roma'', uno di essi domanda: ''un momento. Come femo a ire a Roma se non avemo li cavalli?''. E non ottiene risposta da Abatantuono.

ALEMANNO - Col "patto della Pajata" di qualche mese fa davanti a Montecitorio "io c'ho provato in tutti i modi a creare un rapporto sereno tra Roma e i leghisti. C'ho provato, non ci sono riuscito e quindi vado avanti per la strada che interessa a Roma". Cosi' il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo in diretta radiofonica su Rtl, ha parlato dei suoi rapporti con la Lega, che di recente si sono fatti tesi nonostante il pranzo a base di pajata e polenta, consumato con Bossi e altri esponenti leghisti qualche mese fa, avesse fatto sperare il contrario. "Ho la coscienza a posto - ha ribadito il sindaco della Capitale - ma adesso che la Lega ha violato i patti e ha ripreso a insultare Roma mi contrappongo con la massima durezza".

 "Oggi lanceremo una mozione parlamentare che credo otterra' il 90% dei consensi da parte dei parlamentari di destra e di sinistra. Mi auguro che il Pdl sia compatto nel difendere questa tesi", ha detto Alemanno, parlando della mozione parlamentare contro la proposta di spostare i ministeri al nord. Alemanno ha definito l'atteggiamento della Lega nel richiedere lo spostamento dei ministeri al Nord ''una copertura elettorale''. Per questo, ha spiegato, "per farla finita ci vuole una presa di posizione molto forte del Pdl: ho invitato Alfano ad affrontare un confronto a schiena dritta e a mettere le cose in chiaro. Mi auguro che il Pdl sia compatto, e in ogni caso andremo avanti. Non abbiamo bisogno di queste trovate che umiliano la nostra unita' nazionale''.

"Si tratta - ha aggiunto il primo cittadino della Capitale- di una proposta sbagliata per diversi motivi: è un ulteriore costo per i cittadini di milioni di euro, e in nessuna parte d'Europa ci sono Capitali sparse per il territorio. Spostare un ministero costa milioni ed il suo funzionamento sarebbe aggravato".

 "Temo - ha aggiunto Alemanno - che anche la Lega, come molti altri partiti, abbia un problema di scollamento tra la base e il vertice ed e' per questo che lanciano tematiche di facile impatto''.

 Secondo il primo cittadino della Capitale, infatti, "è molto più facile lanciare tematiche semplici e di impatto come questa che parlare, per esempio, di economia''. Però "la gente oggi è molto più scettica e 'scafata' di quello che sembra e non c'e' molta voglia di farsi imbrogliare con sciocchezze''.

 Per quanto riguarda l'atteggiamento della Lega Nord che e' rimasta ''spiazzata'' dalla risposta dei cittadini durante i festeggiamenti dell'Unita' d'Italia, Alemanno ha sottolineato che ''la loro risposta e' stata negativa per il centrodestra: abbiamo rischiato di consegnare il Tricolore alla sinistra e questa e' una cosa che mi fa rivoltare lo stomaco''.

 CALDEROLI APRE AL SUD - "Il nostro progetto non riguarda soltanto il Nord ma concerne l’intero Paese, compreso il Sud: riteniamo, infatti, che anche il Mezzogiorno possa, e debba, legittimamente aspirare ad avere dei ministeri dislocati sui propri territori’’. Lo scrive il ministro della Semplificazione e capo delle segreterie della Lega, Roberto Calderoli, rispondendo alle parole di monsignor Bregantini. 

 L'arcivescovo, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali, in un'intervista a Radio Vaticana aveva detto: "La Chiesa deve frenare queste mire secessionistiche", definendo l'ipotesi di spostamento dei ministeri "un gesto di grandissimo disprezzo per il Sud". Bregantini ha sostenuto che "la Lega paradossalmente ripete gli errori che rimprovera a Roma".