Roma, 2 luglio 2011 - La nomina a segretario del Popolo della Libertà di Angelino Alfano, ministro della Giustizia, ha scatenato una serie di reazioni nel mondo politica. Un coro di approvazione da parte degli esponenti della sua parte politica. Una prevedibile sequela di battute da parte dell'opposizione.


“E’ un bravo ragazzo”. Così Umberto Bossi giudica Angelino Alfano, neosegretario del Pdl. A margine di un comizio della Lega Nord a Cassano Magnago, il leader del Carroccio ha detto di non aver seguito il Consiglio nazionale del partito che ha eletto il ministro della Giustizia per acclamazione.

“Ancora oggi autorevoli esponenti del Pd incorrono nell’errore di liquidare l’elezione di Angelino Alfano a segretario politico del Pdl come se si fosse trattato di una operazione di ‘maquillage’”. Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato. “Ciò - prosegue - denota non solo mancanza di stile e di rispetto ma, cosa ancor piu’ preoccupante, un’assoluta incomprensione di ciò che è accaduto ieri e della sua novita’. I nostri avversari non hanno tratto giovamento nemmeno dalle riflessioni sostanzialmente concordi offerte sui maggiori quotidiani di oggi da direttori e commentatori politici, di centrodestra e di centrosinistra, che cogliendo la dimensione dei fatti hanno dato significative aperture di credito’’.

"Anche a loro - conclude Quagliariello - non è sfuggita la cecità di un Pd che nel dileggiare l’elezione di Alfano si candida a replicare l’errore del ‘94, quando Occhetto armava la sua gioiosa macchina da guerra incapace di comprendere quanto stava accadendo dalle parti del popolo moderato”

"L’inizio di Angelino Alfano è al di sopra di ogni aspettativa. Un grande discorso. Ha saputo dare ai presenti nella sala entusiasmo, emozioni e orgoglio di appartenenza. Se tutti insieme saremo capaci di trasferire cio’ agli italiani, il Popolo della Libertà continuera’ a vincere". E’ quanto dichiara il sottosegretario all’Attuazione del programma, Daniela Santanchè, leader del Movimento per l’Italia.

“Da tutta Italia arrivano segnali di grande entusiasmo per Angelino Alfano. La linea politica che ha dettato, democrazia interna, regole piu’ severe, radicamento nella linea del partito popolare europeo, moralita’ in politica, costituente per una vasta area di centrodestra, sono scelte chiare e utili per puntare ad una ulteriore stagione di governo per il centrodestra”. Lo assicura Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, che aggiunge: “Saremo al suo fianco con lealta’ e convinzione. Ed e’ stata sincera la coesione intorno a lui e al presidente Berlusconi. Smentendo le bugiarde previsioni di alcuni commentatori, che avevano scambiato i loro desideri con la realta’. Alfano sara’ un riferimento saldo e sicuro. Ma il merito sara’ un criterio a cui tutti dovranno adeguarsi”.

Gianfranco Rotondi ha espresso grande soddisfazione per la nomina di Angelino Alfano a segretario del Pdl. “Alfano è un fuoriclasse, è il nuovo Forlani”, ha assicurato il ministro per l’Attuazione del programma in una nota. “Bene ha fatto Berlusconi perche’ Alfano lo merita”, ha aggiunto.

"Mi sento più garantito da lui segretario che non dalla terna’’. Cosi’ il sindaco di Roma Gianni Alemanno commenta in un’intervista a Repubblica l’acclamazione di Angelino Alfano a segretario del Pdl, "corretto, brillante, capace di relazioni". Alemanno punta a "continuare a fare il sindaco" e, "da sindaco", occuparsi ‘’di politica nazionale’’. Il primo cittadino si dice ‘’convinto che la Lega abbia contribuito alla perdita di consenso’’ registrato ‘’alle ultime amministrative. Nel 150esimo dell’Unita’ d’Italia la loro avversione al Tricolore e’ stata un handicap oggettivo’’. L’episodio della pajata, aggiunge, e’ segno che ha ‘’fatto tutto il possibile per trovare un modus vivendi’’ e ‘’per un po’ ha funzionato’’, ma poi il Carroccio e’ tornato ‘’all’insulto contro i romani’’ fino al punto di non ritorno del trasferimento dei ministeri al Nord, ‘’pura provocazione con l’aggravante dei futili motivi’’. Alemanno auspica per il centrodestra l’adozione delle primarie, mentre sulla parentopoli romana spiega che ‘’ci saranno stati anche degli errori’’ nella sua gestione, ma si e’ trattato della ‘’fase di rodaggio del primo sindaco di centrodestra dopo trent’anni di amministrazione di sinistra".

“Francamente sono cose che non mi interessano. Per noi non cambia nulla anche perche’ non parliamo di decisioni interne ad un altro partito”. Lo dice Roberto Calderoli a Repubblica. “Al massimo ad Alfano posso chiedere di garantire la presenza dei suoi deputati in Aula cosi’ non andiamo piu’ sotto".

OPPOSIZIONE. VENDOLA: SILVIO IN DIFFICOLTA' - “Che Berlusconi sia in difficoltà e che non abbia una strategia chiara su come affrontare la crisi del berlusconismo e’ abbastanza evidente. Alfano e’ uomo intelligente e preparato. Vedremo, anche se la crisi del centrodestra e del Pdl , lo stesso declino di Berlusconi, sono fenomeni non certo risolvibili dalle abilita’ individuali”. Lo afferma il presidente di Sel, Nichi Vendola.

La nomina di Angelino Alfano a segretario del Pdl è, secondo Piero Fassino, una ‘’operazione di maquillage che per un breve periodo puo’ dare un po’ di respiro". "Non credo però che possa risolvere il problema", ha affermato Fassino stamani a Perugia nel corso del suo intervento ad una iniziativa di Areadem. "Questo non è uno scenario - ha osservato - che ci fa pensare che si possa aprire un percorso diverso". "Oggi - ha aggiunto Fassino - l’ostacolo vero è questo governo ed il suo presidente del Consiglio. E noi dobbiamo lavorare per accelerare la crisi".

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