Roma, 12 luglio 2011 -  La Camera approva il Ddl sul biotestamento. Il testo, con le modifiche apportate dagli emendamenti approvati in Aula di Montecitorio, tornerà al Senato.

 

LA SCHEDA Leggi come funziona la 'Dat', dichiarazione anticipata di trattamento che potrà rilasciare chi vorrà specificare quali trattamenti sanitari evitare qualora perderà la capacità di intendere e di volere.

 

LE REAZIONI

 

ROCCELLA - "Una legge largamente condivisa”, “che tutela sia la libertà personale che la dignità della vita umana”. Così il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella.

 

SACCONI - “La legge sulla vita approvata dalla Camera dei Deputati rappresenta la riaffermazione del primato del Parlamento rispetto ai provvedimenti creativi dell’ordine giudiziario”. Lo afferma il ministro del Welfare Maurizio Sacconi.

 

“Da un lato risulta confermata la prassi consolidata della collaborazione tra medico, paziente e familiare al fine di evitare ogni forma di accanimento terapeutico, - spiega Sacconi - dall’altro viene doverosamente garantito il diritto di ogni persona alla tutela dei bisogni vitali come l’idratazione e l’alimentazione. Si tratta di una legge realizzata con ampio consenso nel segno di quella laicità adulta che si ancora ai valori della tradizione nazionale”.

 

LA GIORNATA

 

POLEMICA SUGLI EMENDAMENTI - La Camera ha approvato, tra polemiche sulla vicenda di Eluana Englaro, un emendamento di maggioranza con il quale si precisa la definizione clinica dello stato vegetativo dei malati ai quali si può applicare il cosiddetto testamento biologico (le Dat, Dichiarazioni anticipate di trattamento).

 

L’emendamento, presentato solo la scorsa settimana dal relatore Domenico di Virgilio (Pdl), rappresenta l’unica rilevante modifica che l’aula apporta al provvedimento in discussione e restringe la ‘platea’ dei pazienti interessati dalle Dat. Esso, infatti, circoscrive l’applicazione del biotestamento ai soli malati in stato vegetativo per i quali è stata “accertata assenza di attività cerebrale integrativa cortico-sottocorticale”.

 

“Con questa legge volete vendicarvi della morte di una persona, questa è una legge contro la morte di Eluana Englaro, una legge animata da spirito di vendetta”, ha detto nel suo intervento in aula Livia Turco (Pd). “Non c’è nessuna vendetta, l’auspicio è che non ci possano essere altri casi Englaro”, ha replicato Carla Castellani (Pdl). Tra gli intervenuti, anche Giuseppe Calderisi (Pdl), che ha ribadito la sua linea di dissenso rispetto al partito di appartenenza: “Con questo emendamento si va incontro con certezza a dichiarazioni di incostituzionalità di questo provvedimento”. L’Udc ha votato a favore dell’emendamento.

 

L'accertamento della capacità di intendere e di volere, spiega la modifica approvata, "è certificato da un collegio medico formato, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, da un anestesista-rianimatore, da un neurologo, dal medico curante e dal medico specialista nella patologia da cui e’ affetto il paziente”.

 

BEPPINO ENGLARO - E’ un disegno di legge “incostituzionale” che va “contro i principi di diritto”. Cosi’ Beppino Englaro nella conferenza stampa indetta da Ignazio Marino, e alla presenza di Mina Welby, sul testamento biologico. Il ddl “va nella direzione opposta di quella in cui dovrebbe andare, secondo i principi di diritto della nostra Costituzione. Principi che - sottolinea Englaro - sono emersi chiaramente nella sentenza del 16 ottobre del 2007 della Corte Suprema di Cassazione. L’autodeterminazione terapeutica - continua - non puo’ incontrare un limite anche se ne consegue la morte, che non ha niente a che vedere con l’eutanasia. Nessuno, ne’ lo Stato ne’ un medico puo’ disporre della salute di un cittadino. Le liberta’ fondamentali delle persone non possono essere messe in discussione da una legge.Questo e’ chiaro... Piu’ anticostituzionale di cosi’ si muore...”.

 

Englaro ribadisce che occorre andare “fino in fondo”, “informare”. “Un’opinione ben informata e’ una ‘Corte Suprema’ per chi legifera. Oggi il clima culturale e’ diverso. Loro (riferendosi al governo e alla maggioranza, ndr) devono rendersi conto che i cittadini non sono dei minorati, si sanno tutelare da loro, non hanno bisogno di essere tutelati da leggi non costituzionali”.

 

IL PD: RAFFICA DI RICORSI - “La legge sul fine vita apre la strada a una lunga serie di ricorsi alla magistratura a causa delle tante contraddizioni e dei divieti in essa contenuti. La destra non ha accolto nessuna delle proposte dell’opposizione e ha inserito all’ultimo momento modifiche che hanno reso vano il lavoro fatto in commissione e peggiorato ulteriormente la legge”,  afferma in una nota Margherita Miotto, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.

 

“La proposta di legge che oggi la destra approva - prosegue Miotto - ha l’unico scopo di impedire che la nutrizione artificiale venga interrotta, così come era previsto nel decreto presentato dal governo durante la vicenda di Eluana Englaro. A distanza di due anni, la destra è riuscita, con la scusa di una legge sul testamento biologico, a raggiungere questo scopo”.