Roma, 18 luglio 2011 - Nel giorno in cui entrano in vigore le misure contenute nella manovra e gli occhi sono puntati sulla reazione che avranno i mercati, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi alle 12.30 varcherà l'ingresso del Quirinale per il incontrare il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Un colloquio, chiesto da Gianni Letta, in cui i due interlocutori potranno fare il punto sul provvedimento di finanza pubblica, anche in vista del Consiglio europeo che si terrà giovedì.

Ma non solo: durante l'incontro si discuterà anche della questione del rimpastino, a cominciare dal nome del prossimo ministro dell Giustizia visto che Angelino Alfano preme per lasciare il dicastero di viale Arenula e dedicarsi a tempo pieno al Pdl di cui è stato nominato segretario.

Secondo i boatos riportati da più quotidiani, tra i nomi in pole position il più forte resta quello dell'attuale responsabile della Funzione pubblica, Renato Brunetta, anche se della rosa di nomi circolata continuano a far parte anche Donato Bruto, Nitto Palma, Anna Maria Bernini e Enrico La Loggia.

Altra casella che potrebbe essere riempita è quella, ormai vacante da mesi, del ministro delle Politiche Ue: a ricoprire il posto che fu di Andrea Ronchi potrebbe andare Marco Reguzzoni che così lascerebbe al 'maroniano' Giacomo Stucchi il ruolo di capogruppo alla Camera.

Difficile che Berlusconi e Napolitano non parlino anche delle inchieste che stanno interessando, con tanto di richieste di arresto al Parlamento, esponenti della maggioranza. Quel che appare certo, comunque, è che il premier si presenterà al capo dello Stato cercando di scacciare i fantasmi di qualsiasi ipotesi di governo tecnico o di transizione, forte anche dei 34 voti di scarto con cui il governo venerdì ha ottenuto la fiducia alla Camera sulla manovra.