Roma, 20 luglio 2011 -  Nuova bagarre in aula alla Camera sul decreto rifiuti, il cui rinvio in commissione era stato bocciato a sorpresa ieri dall’aula di Montecitorio. Alla ripresa dei lavori il relatore Ghiglia ha riproposto il rinvio che questa volta è stato approvato.

 

In precedenza, il governo è stato battuto due volte, prima su una mozione presentata dall’Italia dei valori  e poi sulla votazione della prima parte di una mozione presentata da Api sull’emergenza rifiuti.

 

Il capogruppo del Pd Dario Franceschini ha denunciato come il rinvio rappresenti “uno scambio del voto sui rifiuti sul voto sull’arresto di Papa, per salvarlo: rinvio in commissione contro no alla richiesta della Giunta di arresto con lo scudo del voto segreto”, espressione della “vigliaccheria dei guerrieri padani davanti alla propria gente: a parola dicono di votare per arrestarlo, dietro la segretezza del voto lo salvano, incassando il rinvio sui rifiuti”. “Siamo davanti a una nuova vergogna”, ha accusato Franceschini all’indirizzo della Lega e della maggioranza.

 

“E’ il Pd che sta mettendo le mani avanti: vi preparate a un voto dei vostri parlamentari a scrutinio segreto”  ha replicato Reguzzoni, capogruppo leghista alla Camera.

 

“State mettendo le mani avanti - accusa Reguzzoni - dopo che siete stati colpiti dall’avviso di garanzia a Penati, e state mettendo le mani avanti”.