Roma, 27 luglio 2011 - Francesco Nitto Palma è il nuovo ministro della Giustizia ed Anna Maria Bernini è stata nominata ministro senza Portafoglio ed avrà probabilmente la delega per le Politiche Ue. Li ha nominati il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su proposta del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

 

Ne ha dato notizia il Quirinale, al termine dell’incontro fra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questo pomeriggio, il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, e il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta. Era presente il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra.

 

“Il presidente della Repubblica - è scritto nella nota della Presidenza della Repubblica - ha firmato il decreto con il quale, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, vengono accettate le dimissioni rassegnate dall’onorevole avvocato Angelino Alfano dalla carica di ministro della Giustizia e nominato al medesimo dicastero il senatore dottor Nitto Francesco Palma che cessa dalla carica di sottosegretario di Stato all’Interno". Inoltre, "il Capo dello Stato ha, altresì, firmato, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, il decreto di nomina dell’onorevole prof.ssa Anna Maria Bernini Bovicelli alla carica di Ministro senza portafoglio".

 

LE PRIME PAROLE DEL NUOVO GUARDASIGILLI - "Il tempo dello scontro tra politica e magistratura deve cessare". Così all’Agi il neo ministro annuncia il suo nuovo ‘programma’ che da domani ha intenzione di portare avanti dal dicastero di via Arenula. "Ognuno di noi - spiega Palma - nell’ambito delle proprie responsabilità deve farsi carico dell’enorme problema della giustizia e quindi deve affrontare le necessarie riforme".

 

Il ministro - che domani presterà giuramento davanti al Capo dello Stato Giorgio Napolitano - si dice "assolutamente disponibile in piena lealtà e senza riserve mentali a confrontarsi sia con l’opposizione sia con l’Associazione Nazionale Magistrati. Abbiamo il dovere tutti - sottolinea tutti - di collaborare lealmente per il bene del nostro Paese".

 

Alla domanda se aderirà alla richiesta dell’opposizione di cambiare la linea portata avanti fino ad oggi dal suo predecessore Angelino Alfano, il neo ministro risponde: "Ho troppi anni e troppa esperienza, sia da magistrato che da politico, per cadere nel gioco propagandistico dell’opposizione. Considero l’operato di Angelino Alfano di indiscusso livello e sono onorato nel succedergli come Guardasigilli. Nessuno pensi di essere più bravo, più etico e più onesto di altri. La propaganda politica è cosa diversa dal corretto confronto sulle norme e sulla loro sintonia costituzionale, ovvero sulla loro finalizzazione ad attuare i principi sul giusto processo".

 

Francesco Nitto Palma poi ricorda le recenti parole del Capo dello Stato riguardo al tema dell’ingresso in politica dei magistrati e della loro ricollocazione nell’uscita dalla politica, e quindi afferma: "Condivido fino in fondo le parole del presidente della Repubblica ed è per questo che assumerò tutte le iniziative necessarie per risolvere questo delicato problema che tanta acqua porta al mulino delle tensioni tra politica e magistratura. Per dare un senso concreto alle mie parole - afferma Palma - domani pomeriggio, dopo il giuramento, al mio ingresso al ministero chiederò agli uffici di effettuare tutti i conteggi previdenziali per consentirmi in breve tempo di dimettermi dall’ordine giudiziario. Il magistrato che entra in politica perde oggettivamente la sua apparenza di terzietà e, a mio avviso, una volta che smette l’attività politica non può tornare ad indossare la toga".

 

CHI E' NITTO PALMA - Ha 61 anni ed è nato a Roma. Ha ricoperto fino a oggi, prima della nomina al Ministero di via Arenula, il ruolo di sottosegretario all’Interno con deleghe per le materie di competenza del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile; per le materie di competenza del Dipartimento per le politiche del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno e per le risorse strumentali e finanziarie; per le materie di competenza del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali relative alla Direzione Centrale per l’amministrazione generale e per gli Uffici territoriali del governo.

 

Il Sottosegretario di Stato, senatore Nitto Francesco Palma era depositario, altresì, delle deleghe, con esclusione delle materie sull’immigrazione e sull’asilo, per le materie di competenza del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, relative alle confessioni religiose, ai diritti civili e alla cittadinanza, alla tutela e promozione delle minoranze storiche etnico-linguistiche e alle problematiche delle comunita’ minoritarie delle zone di confine, ivi compresa la minoranza slovena del Friuli Venezia Giulia.

 

Ma il nuovo Guardasigilli è soprattutto un magistrato di Cassazione. Dichiarato idoneo a essere valutato per il conferimento delle funzioni direttive superiori, è stato giudice istruttore presso il Tribunale di Vicenza fino al settembre 1979 e sostituto procuratore della Repubblica a Roma fino al gennaio 1993. Ha ricoperto l’incarico di sostituto procuratore nazionale antimafia dal gennaio 1993 al dicembre 1994 e dal gennaio 1996 fino all’aprile 2001. Dal dicembre 1994 al novembre 1995 è stato vicecapo di gabinetto e direttore dell’Ufficio Relazioni Internazionali del Ministero di Grazia e Giustizia.

 

Eletto alla Camera dei Deputati nella XIV legislatura, il 22 maggio 2001, è stato presidente della Commissione Giurisdizionale per il personale della Camera dei Deputati, componente della Commissione Affari Costituzionali, Presidenza del Consiglio e Interni, componente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare, componente della Commissione di inchiesta sulla vicenda Telekom-Serbia, componente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, componente della Commissione Giustizia quale relatore del disegno di legge sull’ordinamento giudiziario. Nel maggio 2006, con la XV Legislatura, è stato eletto al Senato della Repubblica. Ha ricoperto l’incarico di vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali, Presidenza del Consiglio e Interni.

 

CHI E' ANNA MARIA BERNINI - Il nuovo ministro delle Politiche Comunitarie, ha 46 anni ed è nata a Bologna il 17 maggio del 1965. E’ laureata in giurispridenza, con una specializzazione in modelli extragiudiziali di composizione delle controversie. Avvocato civilista e amministrativista, è professore associato di discipline giuridiche.

 

E’ stata eletta alla Camera dei Deputati nelle liste del Popolo della Libertà nel 2008. E’ stata, fino alla nomina di oggi, componente del Comitato per la Legislazione, componente della Commissione Affari Costituzionali, della Commissione per l’Attuazione del Federalismo Fiscale, del Comitato Parlamentare per i Procedimenti d’Accusa, della Commissione Parlamentare per la Semplificazione, della Giunta per le Autorizzazioni, della Commissione Giurisdizionale per il personale, della Commissione Esaminatrice del 'Premio Lucio Colletti'.