Roma, 11 agosto 2011 - Situazione seria, per molti versi eccezionale: va tenuta sotto controllo. Giorgio Napolitano ha deciso il suo rientro a Roma dalle vacanze a Stromboli proprio per dare un segnale della delicatezza del momento che il paese si trova a vivere. Il capo dello Stato oggi ha ricevuto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il ministro Giulio Tremonti e il sottosegretario Gianni Letta. E anche il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e, in un incontro separato, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. Ha quindi avuto un colloquio con il presidente del Senato Renato Schifani, mentre domani vedrà il suo omologo alla Camera Gianfranco Fini e il segretario del Pdl Angelino Alfano.

 

Ma, dopo l’informativa di Tremonti alle commissioni riunite alla Camera, c’è ancora attesa per le misure che il governo intende adottare per risanare il debito e rassicurare i mercati. A quanto si apprende, nell’incontro al Quirinale il premier e Tremonti si sono limitati a illustrare al presidente della Repubblica solo una parte dei provvedimenti allo studio, mentre altri sono ancora in fase di elaborazione. Insomma, al momento, il Quirinale non dispone ancora di un testo per farsi un’idea delle intenzioni dell’esecutivo.

 

Sembrerebbe certo però che la manovra bis dovrebbe essere varata per decreto con un Consiglio dei ministri straordinario da convocarsi nella stessa serata di domani (i ministri sono allertati già per il pomeriggio) o comunque entro il 16 agosto. Vale a dire in giorni in cui i mercati sono chiusi. Il capo dello Stato intanto nei prossimi giorni si fermerà a Roma per seguire da vicino l’evolversi della situazione.

 

Con tutti i suoi interlocutori Napolitano avrebbe richiamato ancora una volta quelle che considera parole d’ordine in questo momento: responsabilità, confronto aperto sulle misure da mettere in campo per fronteggiare la crisi. Parole alle quali il leader del Pd ha risposto assicurando l’atteggiamento "costruttivo" che ispira i democratici, come ha dimostrato l’approvazione-lampo della manovra: "Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma il governo deve fare la sua, mentre del testo di un provvedimento non si conoscono neppure i titoli ancora...", avrebbe lamentato Bersani nel suo colloquio con il capo dello Stato. Al quale avrebbe illustrato anche le proposte che il partito ha individuato per far fronte all’emergenza. "Noi siamo all’opposizione e oggi abbiamo detto più di Tremonti", è il commento a cui si sarebbe lasciato andare il leader del Pd.

 

IL PREMIER PENSA A UN MESSAGGIO VIDEO - Per spiegare agli italiani i contenuti ma anche la necessità delle misure che il governo intende adottare, Berlusconi pensa a un videomessaggio. E’ l’idea che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, secondo quanto si apprende in ambienti della maggioranza, sta valutando in queste ore, e che potrebbe mettere in pratica non appena il Cdm varerà il pacchetto.

 

Ancora non è stata presa una decisione definitiva. Non c'è per ora nemmeno una data, ma si ipotizza uno dei giorni immediatamente successivi al Cdm. Non vi sono certezze sui contenuti del messaggio, anche se da un punto di vista politico la sola intenzione di apparire sugli schermi degli italiani per difendere le misure prese viene letto, in ambienti della maggioranza, come una piena assunzione di responsabilità da parte del premier sugli interventi decisi.


 

SCHIFANI - Il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel corso di un lungo e cordiale colloquio con il Capo dello Stato ha assicurato la piena disponibilità di Palazzo Madama ad un esame immediato del provvedimento urgente sulla manovra economica che il Governo si accinge a varare. Il Presidente del Senato ha convenuto con il Presidente Napolitano sulla indispensabilità di un confronto aperto tra tutte le forze politiche e sociali, in merito a provvedimenti che imporranno sacrifici da distribuire, con senso di equilibrio e responsabilità, fra tutti i cittadini.

 

Schifani ha comunicato che le Commissioni del Senato potranno cominciare l’esame del provvedimento subito dopo ferragosto. L’Aula potrà quindi iniziarne la trattazione già dai primi giorni di settembre.