Roma, 12 agosto 2011 - "Siamo alla terza manovra e già quella del 2010 pesava molto sulle Regioni. I tagli previsti nel luglio 2011 pesano per il 50% su Regioni quando queste pesano sulla spesa totale solo per il 16%. Quindi gli ulteriori tagli comportano ulteriori pesanti sacrifici per le Regioni". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l’incontro con il Governo.

Con i nuovi tagli introdotti dalla manovra che il governo si appresta ad approvare il federalismo fiscale “è insussistente, inconsistente”, ha sottolineato Formigoni. Fortemente critico verso la manovra, a proposito dell’intenzione dell’esecutivo di anticipare il federalismo ha detto: “Anche io non capisco cosa si anticipi. La manovra di luglio già affossava il federalismo fiscale scomparendo le materie su cui può essere fatta la fiscalizzazione. Ora con i nuovi tagli il federalismo fiscale è insussistente, inconsistente”.
 

"Abbiamo avanzato proposte del tutto ragionevoli, ad esempio per la revisione del patto si stabilità che ha effetti depressivi sull’economia del paese’’ perche’ ‘’ci sono risorse significative che giacciano nelle casse di Regioni, Province e Comuni virtuosi’’. Lo ha detto il governatore della Lombardia sottolineando di aver chiesto di poter ‘’usare almeno meta’ di questi fondi per rimettere in moto l’economia’’. Solo la Lombardia, ha ricordato, "è costretta a tenere immobili 4,5 mld’’.

 “Abbiamo chiesto e avuto conferma per l’impegno già assunto” dal governo per “quanto riguarda l’eliminazione del ticket a carico dei cittadini compensato da una maggiore accisa sul tabacco”.

 

REGIONI PIU' GRANDI - "Regioni più grandi, e più ‘forti’ economicamente, con piu’ poteri, attraverso l’accorpamento di alcune di esse, secondo un modello che ricalca il dibattito sui Lander in Germania", aggiunge Formigoni. "Essendo il confronto tra comparti dello Stato, abbiamo obbligo di riferirci a quanto riguarda la nostra responsabilita’. Ognuno di noi ha proprie idee politiche. Il governo ci ha disegnato tagli aggiuntivi di 20 mld per 2012, 6 a ministeri e 6 a Regioni, Comuni e Province. Ne mancano 8 e il governo non ci ha detto dove li reperira’. Il governo non ci ha parlato di taglio o accorpamento delle Regioni, e’ una riflessione che e’ cominciata tra noi presidenti di regioni”.  “La mia proposta - ha proseguito - e’ che, nel momento in cui anche in Germania si riflette sull’accorpamento di alcuni Lander, credo che anche in Italia si debba ragionare su processo analogo: Regioni piu’ grandi con piu’ poteri”.

Questa manovra, conclude il Governatore della Lombardia, avrà “effetti depressivi e antisociali perchè colpisce servizi essenziali soprattutto per i meno abbienti”.

CALDEROLI: FORMIGONI SBAGLIA - “Mi spiace dissentire profondamente dal giudizio espresso dal presidente Formigoni in relazione al federalismo”. Lo dichiara il ministro per la Semplificazione normativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli.

“Sbaglia completamente - prosegue Calderoli in una nota - tenuto conto che Comuni e Province hanno fortemente richiesto, all`incontro che abbiamo avuto oggi con loro, tavolo a cui peraltro partecipava lo stesso Formigoni, un`anticipazione al primo gennaio 2012 dell`attuazione completa del Federalismo Comunale e Provinciale.

La suddetta richiesta di anticipo da parte di Comuni e Province certifica che il federalismo, per gli enti locali, rappresenta l`unico strumento tramite cui superare l`attuale crisi. Il Governo ha dato disponibilità alle richieste in tal senso di Comuni e Province - conclude Calderoli - e se anche le Regioni lo vorranno confermiamo la stessa analoga disponibilità anche nei loro confronti”.

D'accordo con Calderoli è il leader della Lega, Umberto Bossi: "Gli enti locali non devono essere preoccupati, non devono avere il terrore. Gli enti locali - ha proseguito - sono preoccupati dei tagli, ma non è esattamente come sembra. Ieri sera - garantisce - abbiamo trovato la via per moderare”.

 

COMUNI IN RIVOLTA. ANCI CONTRO LA MANOVRA

“Prima di valutare gli impatti dei tagli sui comuni è necessario fare una trattativa serrata perché è necessario un profondo ripensamento. Devono darci ascolto”. Cosi’ il sindaco di Roma e presidente del Consiglio dell’Anci, al termine della riunione di oggi tra Governo ed enti locali. “I tagli per Roma sono 270 milioni. Cento derivanti dalla manovra precedente e 170 da quanto annunciato oggi visto che Roma conta piu’ o meno il 10% del totale dei tagli. E’ chiaro che si tratta di una cifra assolutamente insostenibile”.

"Oggi, mentre il ministro dell’Economia Giulio Tremonti prospettava i tagli alle Regioni e agli Enti locali, ho visto il presidente del Consiglio molto perplesso, per cui credo, anzi auspico, che la partita non sia ancora finita’’, ha chiosato Alemanno

“Siamo sconcertati dalle proposte del governo” e abbiamo chiesto “esplicitamente al presidente del Consiglio di cambiare l’impostazione di una manovra che consideriamo iniqua e inaccettabile per il sistema dei comuni”. Cosi’ il vicepresidente dell’Anci Graziano Delrio nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l’incontro con il governo che ha illustrato i provvedimenti contenuti nella manovra bis.

ZAIA: IL VENETO NON TAGLIA SCUOLA, SANITA' E SOCIALE - "Nonostante il bilancio rigoroso che dovremo affrontare il Veneto salvera’ dai tagli le colonne portanti della vita dei propri cittadini: Sanita’, Sociale, Formazione Scuola Lavoro e Trasporto Pubblico non verranno toccati’’. Parola del presidente Luca Zaia cosi’ come ha annunciato all’Ansa che lo ha raggiunto telefonicamente a Roma al termine dell’incontro tra Governo ed enti locali.

"Il momento è tragico per tutti - ha aggiunto Zaia - e in questo risanamento faremo la nostra parte naturalmente ma abbiamo chiesto che ai nostri sacrifici vada aggiunta una poderosa lotta ai costi della politica a tutti i livelli’’. All’incontro con il Governo, il presidente del Veneto Luca Zaia era uno dei quattro governatori presenti assieme a Formigoni, Tondo e Rossi (rpt. Rossi). Con loro sindaci, tra cui quello di Roma Alemanno, Anci, Province.