Roma, 19 agosto 2011 - "So che scandalizzerò, ma non mi preoccupo. Posso dichiararle tranquillamente che oggi un parlamentare italiano non guadagna più di 3000 mila euro al mese al netto di tutto". Parola di Laura Allegrini, della provincia di Viterbo, imprenditrice di mezza età con la passione della recitazione e senatrice del Pdl.

 

Il conto è presto fatto, dice a Klaus Davi nel programma Klauscondicio, prendi i circa 14 mila euro comprensivi di indennità e contributi vari, e sottrai le "spese per la permanenza a Roma, le spese per collaboratori, il contributo al partito... Dei cinquemila che ci rimangono, mille vanno al partito e mille per gli obblighi sul territorio". Insomma non è certo ‘tutta vita’, quella della casta nella Capitale. Che poi, a onor del vero, ‘casta’ non lo è per niente.

 

"Lavoriamo tanto - ricorda la senatrice - e spesso ci sono anche problemi affettivi. Molti deputati e senatori soffrono di solitudine a Roma. Alle prese con i lavori parlamentari, i mille impegni, senza affetti, ci si accorge di essere molto soli". Senza contare che deputati e senatori devono cavarsela "in un mondo iper-competitivo, pieno di "pescecani", con uno stato di stress continuo e la minaccia reale della depressione".

 

E l’anti-politica, semmai, a vivere di demagogia. Si dice ad esempio dei voli in aereo gratuiti per i parlamentari. "Ma io viaggio nell’ultima fila - sbotta Allegrini - mentre vedo che i polacchi viaggiano in business...". E cosa ne pensa Laura Allegrini della norma che dimezza lo stipendio ai parlamentari che svolgono attività professionali? "Verrà bocciata, non ho dubbi, perché è incostituzionale".