Roma, 21 agosto 2011 - Domani sera il Pd si riunisce, con il segretario Pierluigi Bersani, i responsabili economici del partito e i gruppi parlamentari delle commissioni Bilancio di Camera e Senato, per mettere a punto le proposte del partito da presentare martedì alle parti sociali e tradurre poi in emendamenti al decreto anticrisi. Molte delle proposte del Pd sono già note e vanno dalla ritassazione dei capitali scudati alla tracciabilità per somme superiori ai mille euro. Ma tra le diverse proposte di misure che il Pd avanzerà c’è anche la reintroduzione del reato di falso in bilancio, che dovrebbe apparire tra gli emendamenti che i senatori democratici presenteranno a Palazzo Madama, reato che era stato annullato - ricordano fonti Pd - dal governo Berlusconi.

 

BERSANI: OFFRONO AL MONDO UNO SPETTACOLO INDECOROSO - "Questa settimana può essere pericolosa per il Paese. Si è visto chiaramente che questo governo non tiene la barra, che la nave è senza timone. La maggioranza è in preda a sbandamenti paurosi e questa manovra è ormai figlia di nessuno. Stanno offrendo al mondo uno spettacolo indecoroso, non sono consapevoli dei rischi, e poi sarei io l’irresponsabile". Pier Luigi Bersani, intervistato dal Tirreno, si dice preoccupato.

 

E a chi dal Pdl lo accusa di avventurismo risponde: "C’è una totale incomprensione da parte di questa maggioranza di come il Paese sta vivendo questo momento. Gli italiani sono angosciati per le incertezze dell’oggi e del futuro" e c’è "un distacco della popolazione dalla politica": "Quando un governo ha esaurito il rapporto con il Paese deve andarsene. Ci sono molti elementi di tensione soprattutto sul tema del lavoro, dell’occupazione. Irresponsabile è chi fa finta di non capire, o peggio non ha la percezione della realtà".

 

Beh ma la crisi è mondiale, non si potrà addebitare solo al governo. "Ovvio ma noi siamo sul fronte più esposto e a questo francamente non c’era nessuna ragione di arrivarci". "Ma la risposta è ancora una volta inadeguata, oltre che iniqua" perché è un dl "ingiusto e iniquo. Lo hanno approvato all’unanimità, ora mi pare che siano i primi a chiedere di riscriverlo. Vogliono far pagare il conto a quelli che lo pagano sempre. Non c’è nulla sull’evasione fiscale, ci sono tagli sciagurati agli enti locali che si tradurranno in macelleria sociale e c’è il prelievo su chi già paga le tasse. La nostra manovra va tutta in un’altra direzione: deve pagare chi ha di più e chi non ha mai pagato. E bisogna mettere in campo qualcosa per stimolare la crescita e dare un po’ di lavoro ai giovani".

 

Poi sulle pensioni invoca il principio della volontarietà: "Il sistema è in equilibrio dopo le riforme - dice -. Se si vuole innalzare l’età pensionabile media si può anche discuterne, a patto che sia previsto un sistema flessibile e volontario", aggiunge il segretario Pd. "Ma bisogna fare attenzione quando si parla di pensioni - sottolinea - soprattutto ora che con i tagli agli enti locali si rischia di massacrare il sistema dell’assistenza".

 

LA RISPOSTA DI CICCHITTO -  "Il Paese non è messo a rischio dal governo come dice Bersani, ma dalla irresponsabilità della sinistra sindacale che ha già indetto una manifestazione per il 5-6 di settembre e che chiaramente condiziona sia la cgil sia il partito democratico. Se questi ultimi non si liberano da questo condizionamento hanno poco da far lezioni perché anzi rischiano di rappresentare un elemento di destabilizzazione nella tenuta del Paese". Lo sottolinea Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl Camera.

 

DI PIETRO: SOLDI DALL'ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE TV - "Tra due giorni la manovra arriverà al Senato e si vedrà lì, in Parlamento, se il governo è davvero disposto ad accogliere i suggerimenti dell’opposizione e a modificarla rendendola meno iniqua e più efficace. Sarebbe la prima volta nella storia di questo governo, ma non è mai troppo tardi". E` quanto scrive sul suo blog il presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

 

"Sul fatto che la manovra sia necessaria per iniziare almeno a rimettere in sesto i conti dello Stato, non ci piove. Ma non è affatto vero che debbano per forza pagare quelli che pagano sempre. L’ingiustizia della manovra, così come l’ha pensata il governo, dipende dal fatto che l'esecutivo non vuole toccare privilegi e interessi dei potenti e così non gli resta che far tirare la carretta al solito somaro: i cittadini onesti che lavorano", aggiunge.

 

"Faccio un esempio, ripreso da una denuncia comparsa proprio oggi sul quotidiano La Repubblica. Devono essere assegnate sei nuove frequenze televisive, cinque per il digitale terrestre e l’ultima per le tv che si vedono sui telefonini o sugli Ipad. Le frequenze sono un bene pubblico, una proprietà collettiva che in passato è stata troppo spesso regalata o svenduta ad amici e amici degli amici e Berlusconi ne sa qualcosa, per il grazioso dono ricevuto dal suo compagno di merende Craxi. Era uno scandalo già in passato - sottolinea il leader dell’Idv - lo diventerebbe ancora di più oggi che i cittadini devono dissanguarsi per rimettere a posto i conti dello Stato. Quelle frequenze devono essere messe all’asta e gli incassi devono essere scalati dalla manovra in sostituzione dei tagli agli enti locali, cioè, in soldoni, ai servizi per i cittadini, alla sanità, all’istruzione, ai trasporti pubblici".

 

“Il governo pensa invece di regalare quelle frequenze, indovinate un po' a chi? - continua - A chi 'ha i requisiti adatti', cioè alla Rai e a Mediaset, l’azienda del presidente del Consiglio. Questa ennesima ingiustizia che come al solito va a tutto vantaggio di Silvio Berlusconi, non può e non deve essere tollerata. In Parlamento l’Italia dei Valori, spero insieme a tutta l’opposizione, proporrà un emendamento alla manovra perché quelle frequenze siano messe all’asta. E chi non lo voterà non speri di farla franca in silenzio: dovrà assumersene la responsabilità di fronte a quegli stessi cittadini a cui chiede impunemente nuovi sacrifici".