Roma, 31 agosto 2011 - Salta la norma sulle pensioni, pioggia di reazioni da parte del mondo politico e non solo. Dopo il vertice Sacconi-Calderoli di questa mattina, dovrebbe essere stralciata dalla manovra bis la norma sul 'riscatto perso' degli anni universitari e del militare.

 

PD: "UNA FARSA" - La maggioranza è “nel caos”, il Parlamento “prenda in mano la situazione”. Lo dice Pier Luigi Bersani spiegando che il Pd si rende “disponibile con le sue proposte. Poi, il governo prenda finalmente atto della sua condizione e passi la mano”.

 In precedenza era intervenuta, duramente, anche Anna Finocchiaro, presidente del Gruppo del PD al Senato: “Quello che sta avvenendo sulla manovra sfiora la farsa ma rimane comunque scandaloso. C’è da gioire per la cancellazione di una norma ingiusta e incostituzionale come quella sulle pensioni ma ora ci troviamo di fronte a una manovra che non esiste”.

 

 CAMUSSO -  “Nessuno pensi di fare il grillo parlante e dire che non ci sono piu’ le ragioni dello sciopero”. Cosi’ Susanna Camusso, segretario Generale della Cgil, conferma lo sciopero generale indetto per il 6 settembre, durante il suo intervento all’Attivo del sindacato torinese a Torino.

“Le ragioni dello sciopero c’erano gia’ prima della norma sulle pensioni - spiega Camusso - e l’iniquita’ della manovra rimane. “Fossi in Cisl e Uil aspetterei a cantare vittoria e attenderei i provvedimenti successivi”. Comunque secondo Camusso “se verra’ confermato che il Governo ha ritirato questo provvedimento - conclude - questo passo e’ figlio della mobilitazione della Cgil”.

E la segretaria confederale Vera Lamonica rincara: "Il Governo e’ stato costretto a fare marcia indietro sul riscatto degli anni di laurea e di militare e speriamo che questa decisione duri almeno fino a domani.
Questo pero’ vuol dire che la mobilitazione e l’attenzione dell’opinione pubblica possono incidere, condizionare e cambiare una manovra che si fa ogni giorno piu’ iniqua, inefficace e ora anche oltremodo confusa”.  

BOCCHINO - “L`inevitabile retromarcia sulle pensioni è l`ennesima brutta figura di una maggioranza ormai allo sbando, con la conseguenza che il buco passa da cinque a sette miliardi, obbligando il governo o all`aumento dell` iva o a un`ulteriore manovra entro la fine dell`anno”. Lo dichiara il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, che aggiunge: “Si conferma quindi il nostro giudizio negativo su un impianto che non dà alcuna garanzia sui saldi e che non coinvolge l`opposizione, in particolare chi, come Fli e il Terzo Polo, ha avanzato proposte ragionevoli e condivisibili”.

 

BONANNI: "IL GOVERNO CI HA ASCOLTATO" -  “Le pensioni non si toccano. Il Governo ha accolto la nostra richiesta di stralciare la norma che avrebbe causato un danno al personale che aveva riscattato la laurea ed il servizio militare. Ci attendiamo ora ulteriori modifiche alla manovra nel segno dell’equita’, della giustizia sociale e del taglio ai costi della politica”. Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni aprendo i lavori del Comitato Esecutivo della Cisl in corso a Roma.

“Mi dispiace per la Camusso e per la Cgil  - ha aggiunto Bonanni -, con lo stralcio delle norme sulle pensioni ottenuto grazie alla pressione in queste ore di Cisl e Uil, vede scomparire l`assist per fare uno sciopero generale, peraltro già discutibile e dannoso in questo momento per la situazione economica del paese”.

 

ANGELETTI - “Ecco come si vince anche senza fare scioperi. Il Governo ha ascoltato le nostre ragioni e ha cancellato quell’assurda norma sulle pensioni”. Così il leader Uil, Luigi Angeletti. “Le nostre pressioni e le nostre argomentazioni hanno avuto buon gioco.

Siamo riusciti a convincere senza costringere i lavoratori a perdere soldi con astensioni dal lavoro di dubbia efficacia. Ora la nostra mobilitazione prosegue - aggiunge Angeletti - a partire dal presidio di domani davanti al Senato, per ottenere ulteriori miglioramenti della manovra”.

 

CONSUMATORI: CLASS ACTIONE PER PROCURATO ALLARME - “L’atteggiamento di questo Governo, al di là delle questioni di merito di una manovra che ribadiamo iniqua e sbagliata, pone un serissimo problema per l’equilibrio psichico delle famiglie italiane”, lo dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

“Infatti le famiglie, un giorno sì e l’altro pure, sono ininterrottamente stressate da continue decisioni schizofreniche- dicono Trefiletti e Lannutti- che li interessano pesantemente.

Dal contributo di solidarietà all’aumento dell’Iva, all’incostituzionale decisione sulle pensioni, poi fortunatamente ritirata, solo per citarne alcuni. Si ha l’impressione di essere di fronte a un circo Barnum, senza alcuna offesa ai lavoratori circensi”.

A questo punto, “anche in relazione alle nuove direttive europee, abbiamo deciso di avviare un’apposita Class Action, al fine di vedere risarciti i danni esistenziali ai cittadini causati dal “procurato allarme” che quotidianamente viene dal Governo”.

 

SCARONI - “I contorni che prenderà la manovra non sono chiari. Almeno per me”. È quanto ha detto l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, durante il suo intervento a VeDrò, il think tank organizzato da Enrico Letta.

“Secondo me - ha aggiunto a margine - è ancora tutto in movimento: credo che l’unica cosa che sia più o meno inchiavardata è la Robin Tax. Per tutto il resto ho l’impressione che ci vorrà ancora qualche giorno per capire”.