Roma, 10 settembre 2011 - ''Noi siamo sicuri che resisteremo fino alla fine della legislatura''. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una intervista a Bruno Vespa per lo speciale di ''Porta a Porta'' sull'11 settembre, rispondendo alla domanda se intende rimanere al governo fino alle elezioni del 2013

 

Anche ieri sera, alla festa di Atreju, il premier aveva ribadito: "Quando si sente dire in giro ‘Governo tecnico’, a noi che siano seduti nel Consiglio dei ministri ci viene da ridere, perché non è che siamo da soli, consultiamo i migliori", ha detto il presidente del Consiglio, sottolineando che "di tecnici non ne vedo in giro", con la mia "autorevolezza", "il talento nel rapporto con gli altri". Il Governo, aggiunge, si tiene, "con la mia autorevolezza".

 

Poi, lasciando la festa, aveva scandito:  "Nessuno al mondo, e dico nessuno, mi può ricattare". Quanto alla ormai famosa telefonata con il direttore de L'Avanti, il premier ribadisce quella che e' stata sin da subito la linea difensiva scelta dai suoi avvocati e spiegata nelle ultime ore ai suoi interlocutori privati: "Andiamo a vedere le telefonate, il mandato di cattura" nei confronti di Lavitola "e' successivo di sei giorni".

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MARTEDI' A STRASBURGO - Un doppio appuntamento internazionale attende martedì il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: secondo indiscrezioni non ancora confermate ufficialmente, dovrebbe essere prima in mattinata a Bruxelles per incontrare il presidente permanente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy; poi, nel pomeriggio a Strasburgo con il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, discuterà della situazione economica in Italia e nella zona euro. Una missione europea che avviene proprio nel giorno in cui il premier aveva in agenda l’audizione dei pm di Napoli che indagano sul caso Tarantini-Lavitola: dovrebbero ascoltarlo come parte lesa, nell’ambito dell’inchiesta in cui si ipotizza un presunto ricatto ai suoi danni.

 

La presidenza del Consiglio, secondo quanto si apprende, ha informato il Procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore. La presidenza del Consiglio contatterà la Procura di Napoli per fissare un nuovo appuntamento.


 

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Intanto, l’opposizione attacca. “Berlusconi - dice il portavoce di Italia dei valori, Leoluca Orlando - scappa dai giudici: evidentemente, ha qualcosa da nascondere ed ha fissato una riunione in sede europea proprio il giorno in cui doveva essere sentito dai magistrati di Napoli tanto più che, per una volta, è la parte offesa. Di cosa ha paura?”.