Bruxelles, 26 ottobre 2011 - Donne e uomini in pensione a 67 anni dal 2026, 5 miliardi all'anno per 3 anni dal piano di dismissioni del patrimonio pubblico (che arriverà entro il 30 novembre), riforma del lavoro con licenziamenti di lavoratori con contratto a tempo indeterminato per motivi economici: sono alcuni dei punti che emergono dalla bozza della lettera di impegni portata a Bruxelles dal governo italiano.

 

Fra gli altri punti c'è una stretta sui contratti parasubordinati, per cui sono previste condizioni più stringenti per questi contratti. Inoltre sono già stati rivisti i requisiti per l'accesso alla pensione di anzianità, che aumenteranno fino ad arrivare a regime dal 2013. E' poi prevista una commissione per abbattere il debito pubblico, a cui entro la fine dell'anno il governo  affiderà l'elaborazione di un piano che preveda anche le dismissioni. Previsti più poteri all'Antitrust per favorire la concorrenza: entro il primo trimestre del 2012 saranno rafforzati gli strumenti dell'Autorità soprattutto per evitare contrasti con la legislazione a livello locale.

 

LE PENSIONI -  “Nell’attuale legislatura - si legge nella lettera - la normativa previdenziale è stata oggetto di ripetuti interventi che hanno reso a regime il sistema pensionistico italiano tra i più sostenibili in Europa e tra i piu’ capaci di assorbire eventuali choc negativi. Grazie al meccanismo di aggancio dell’età pensionabile alla speranza di vita introdotto nel 2010 (art. 12 commi 12-bis e 12-ter, DL 78/2010, come modificato con art. 18 comma 4, DL 98/2011), il Governo italiano prevede che il requisito anagrafico per il pensionamento sarà pari ad almeno 67 anni per uomini e donne nel 2026. Sono già stati rivisti i requisiti necessari per l’accesso al pensionamento di anzianità. Tali requisiti aumenteranno gradualmente fino ad arrivare a regime a partire dal 2013. Questi requisiti sono in ogni caso agganciati in aumento all’evoluzione della speranza di vita”.

 

LICENZIAMENTI -  "Entro maggio 2012 l'esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro - si legge - funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell'impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato". Previste inoltre "più stringenti condizioni nell'uso dei 'contratti para-subordinati' dato che tali contratti sono spesso utilizzati per lavoratori formalmente qualificati come indipendenti ma sostanzialmente impiegati in una posizione di lavoro subordinato". 

 

ABOLIZIONE DELLE PROVINCE - Le Province saranno razionalizzate e soppresse entro il 2012.L'esecutivo "riconosce la necessità di rafforzare gli interventi volti a ridurre i costi degli apparati istituzionali. In particolare, verrà perseguita entro il 2012, una razionalizzazione e soppressione delle Province e la riallocazione delle funzioni delle Province alle Regioni o ai Comuni, in modo da assicurare un significativo snellimento dei relativi apparati burocratici e degli organi rappresentativi". Sarà inoltre "rafforzato il regime di incompatibilità fra le cariche elettive ai diversi livelli di governo".

 

A BRUXELLES  -  La lettera, secondo quanto riferiscono fonti vicine al Consiglio Ue, è arrivata "da stamattina". Ci sarebbero però stati un paio di passaggi di andata e ritorno tra Bruxelles e Roma per finalizzare il testo. Del resto, il portavoce della Commissione Ue Olivier Bailly durante il consueto briefing a mezzogiorno con la stampa, aveva affermato che la lettera non era ancora arrivata "ufficialmente" .

 

IL SALUTO A VAN ROMPUY E BARROSO -  "Caro Herman, caro Jose' Manuel". Sara' anche il tempo delle mail, si tratterà anche di un turbine di bozze che vanno e vengono tra Roma e Bruxelles, ma alla fine neanche la fredda euroburocrazia e gli scontri al calor bianco sulle misure anticrisi possono cancellare la cortesia personale. Così è il doppio saluto, vergato a mano, ad aprire il messaggio di accompagnamento che Silvio Berlusconi rivolge a Van Rompuy e Barroso, perché sono loro ovviamente i destinatari della fatidica lettera all'Ue sulle misure anticrisi chieste dall'esame europeo.
"Come concordato nel corsodel nostro incontro a Bruxelles, vi invio il documento che descrive la situazone ecomico finanziaria italiana e illustra le misure che intendiamo adottare per una finanza pubblica sostenibile e per creare condizioni strutturali favorevoli alla crescita", scrive il presidente del Consiglio ricordando che "i singol punti sono corredati da una calendario per la loro concreta applicazione". Autografa anche la formula di congedo: "Un forte abbraccio". Firma "Slvio".

 

LE MODIFICHE CHIESTE DA BRUXELLES - La prima bozza, che gli sherpa avevano inviato a Bruxelles per una valutazione, era senza date. La Ue ha chiesto quindi scadenze precise per la crescita, facendo inserire nel paragrafo ‘b’ le quattro direttrici sulle quali il governo italiano intende operare, che dovranno svolgersi nei prossimi otto mesi. Il piano d’azione dovrà essere definito entro il 15 novembre. Altra data suggerita dalla commissione è quella del 31 dicembre per attuare i provvedimenti della riforma universitaria.
 

Stessa sorte per le misure a sostegno dell’imprenditoria e dell’innovazione: il timing prevede che entro la fine dell’anno dovrà essere utilizzata la leva fiscale per agevolare la capitalizzazione delle aziende con meccanismi di deducibilita’ del rendimento del capitale di rischio. Ci saranno invece sei mesi di tempo per la semplificazione amministrativa.


La commissione ha suggerito anche di integrare e sostituire parte del paragrafo sulle pensioni, che nella stesura finale viene riscritta: “grazie al meccanismo di aggancio dell’eta’ pensionabile e alla speranza di vita introdotto nel 2010, il governo italiano prevede che il requisito anagrafico per il pensionamento sarà pari ad almeno 67 anni per uomini e donne nel 2026”. Scompare così, forse anche per le proteste della Lega, la formulazione precedente che recitava: “il governo si impegna a raggiungere per tutti i lavoratori (uomini e donne) il requisito di 67 anni nel 2026”.