Roma, 14 novembre 2011 - C’è anche il nome del prefetto Pansa agli Interni, oltre alla candidatura di Anna Maria Cancellieri. Per l’Economia si parla dell’interim a Monti (con la nomina di quattro vicepremier). Per l’Istruzione il rettore della Cattolica Ornaghi è in calo, mentre salgono le quotazioni di Francesco Profumo, presidente del Cnr e in seconda fila di Marco Mancini presidente della conferenza dei rettori delle università italiane.

Per quanto riguarda la Giustizia il nodo è aperto: il Pd ha chiesto forti garanzie di equilibrio e oltre a questo pesa la necessità di una adeguata presenza femminile nel governo; dunque oltre ai nomi di Capotosti o Mirabelli, si fanno anche quelli di Livia Pomodoro e di Paola Severino. Il Pdl fa sapere, con una nota che non ci sono veti "alla possibile nomina del presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, al ministero dela Giustizia".

Per la Funzione Pubblica Torchia (anche se non ci sarebbe il gradimento di Brunetta), Malaschini ai Rapporti con il Parlamento, Clini all’Ambiente, Mosca Moschini alla Difesa, Settis ai Beni culturali, Secchi allo Sviluppo Economico.

Un’altra casella su cui il Pd chiede di dire la sua, senza avanzare candidature, è quella del Welfare (ci dovrebbe essere l’accorpamento con la Sanità), dove finora si era parlato di Dell’Aringa. Al ministero degli Esteri potrebbe andare Giuliano Amato, visto che Mario Monti insisterebbe su una figura ‘forte’ sul piano internazionale. Nei giorni scorsi erano circolate anche le candidature di Massolo, Castellaneta e dell’ambasciatore Aragona. Alle Infrastrutture potrebbe andare Catricalà. Domani Monti presenterà la squadra a Giorgio Napolitano. Non è escluso che in un secondo momento potrebbero esserci nuovi ingressi politici.