Milano, 19 novembre 2011 - "Ci sono i poteri forti e li mostreremo uno per uno. Ci sono i conflitti di interesse e li mostreremo uno per uno". E’ battagliero più che mai Renato Brunetta, che questa mattina è intervenuto al convegno a Milano 'I socialisti riformisti nel Pdl'. "I sottosegretari li analizzeremo uno per uno e gli faremo l’analisi del sangue. E basta bigliettini". Brunetta lancia messaggi al nuovo governo e a Monti: "Ci misureremo con lui nella verifica puntuale degli impegni presi con l’Europa, che al 50 per cento abbiamo già attuato. Monti lo vedremo e lo misureremo nell’attuazione del programma".

LA FRECCIATA A TREMONTI - Un programma, quello del nuovo governo, secondo Brunetta in gran parte mutuato da quello del precedente esecutivo. Del discorso di Monti - dice l'ex ministro - l'ottanta per cento è stato impostato dal governo Berlusconi, l’altro venti per cento non è stato fatto per "un errore di politica economica del professor Tremonti, cioè quello di non affiancare gli antibiotici con le vitamine, cioè il miglioramento dei servizi il capitale umano, l’innovazione". Lo ha detto l’ex ministro Renato Brunetta parlando ad un convegno a Milano.

"ABBIAMO PESTATO TROPPI PIEDI" - Rivendica alcuni meriti e riforme realizzate dal governo Berlusconi, invece, Brunetta: "Che il governo non abbia fatto le riforme è una balla grande come il mare, anzi, forse abbiamo fatto troppe riforme e abbiamo pestato troppi piedi e tutti insieme". Le elenca partendo da quella dell’Università, che ha provocato una "guerra civile indotta artatamente", a quella della pubblica amministrazione che, ricorda "mi è costata cinque scioperi a cui hanno partecipato il 2-3 per cento dei lavoratori" e non manca di citare le riforme del "federalismo e dello spettacolo". Dire che “non abbiamo fatto le riforme - ha sottolineato - è una falsificazione della storia che dovremo combattere in battaglia elettorale". Da oggi - dice Brunetta - si apre "una meravigliosa, lunghissima campagna elettorale che ci accompagnerà da qui ad aprile 2012 o 2013".

"NUOVA MANOVRA IN VISTA" - Per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 sarà necessaria una manovra correttiva pari al 0,5% del Pil, sostiene Brunetta. "C’è evidentemente la necessità di una correzione dovuta al peggioramento della congiuntura rispetto ai conti che abbiamo fatto 2-3 mesi fa nella legge di stabilità", ha dichiarato. Secondo l’ex ministro: "Valutando l’andamento dell’economia e degli spread bisognerà fare una correzione pari allo 0,5% del Pil per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013". Nel 2010 il Pil dell’Italia è stato pari a 1.500 miliardi di euro.