Roma, 21 novembre 2011 - Fa l'oppositore duro e puro, l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni, che interviene in diretta a Canale 5 alla trasmissione 'La Telefonata' e giura di non volere poltrone, considera l'alleanza col Pdl momentaneamente sospesa e si chiede come potranno gli ex alleati votare per la raffica di aumenti di tasse in programma.

 

SOLO TASSE - “Le prime misure del governo Monti prevedono solo tasse - attacca Maroni - così sono capaci tutti. Se è così bisogna fare opposizione dura, alla quale si prepara la Lega. Perché così c’è l’Ici, l’aumento dell’Iva, la patrimoniale, le pensioni per fare cassa: come può il Pdl votare misure del genere?”.

 

PAGAMENTI ELETTRONICI - "Come la mettiamo con le commissioni bancarie, le carte di credito, i bancomat? Se non ci sarà un azzeramento delle commissioni bancarie è evidente che qualcuno ci guadagnerà se io sarò costretto a usare la carta di credito anche quando voglio pagare in contanti”, accusa Maroni criticando l’ipotesi dell’obbligo del pagamento elettronico per cirfre superiori a 300 euro, come possibile misura che il governo Monti intenderebbe adottare.
 

 

SOLO PARLAMENTARE -  “Di tutto ho voglia, tranne che ricoprire un’altra poltrona. Vengo da tre anni di impegno da ministro dell’Interno, non mi sono mai candidato al Copasir. Voglio solo fare il parlamentare e il leghista”, sostiene Maroni negando l’intenzione di “correre per la poltrona” della Presidenza del Copasir.

 

ALLEANZE -  “Momentaneamente è finita” l’alleanza con il Pdl, continua Maroni. La Lega è “all’opposizione”, il Pdl “in maggioranza”, è la fotografia dell'ex ministro dell'Interno, rispetto a possibili intese future mostra cautela: “Vedremo, abbiamo davanti 15 mesi” per ragionare sull’alleanza a livello nazionale. Ma “nelle Regioni l’alleanza c’è e continua, mentre per le Politiche il nuovo percorso è tutto da costruire, chi lo sa...”.