Roma, 2 dicembre 2011 - Qualcuno l’ha definita una scelta troppo ‘berlusconiana’, qualcun altro un gesto poco rispettoso del Parlamento. Quando a meta’ giornata e’ iniziata a circolare la notizia che il presidente del Consiglio Mario Monti sarebbe andato martedi’ sera a spiegare la manovra a Porta a Porta, insieme con i ministri Corrado Passera ed Elsa Fornero, e’ subito e’ scoppiata la polemica.

Quello di Bruno Vespa è stata sempre il salotto preferito da Silvio Berlusconi per i suoi annunci. E poi, è stata la critica di diversi esponenti politici, prima sarebbe stato bene che il premier illustrasse i provvedimenti nelle Aule parlamentari.  Quasi a sera però è arrivato l’annuncio di Monti: lunedì pomeriggio, subito dopo il consiglio dei ministri, il governo andrà prima alla Camera, alle 16 come concordato con Gianfranco Fini, poi al Senato, alle 18, a presentare il decreto.

Un gesto apprezzato da molti, ma che non ha comunque spento le critiche di chi avrebbe auspicato una svolta anche comunicativa rispetto al passato. Monti avrà da Vespa due finestre informative: un’anteprima di mezz’ora in prima serata e un approfondimento in seconda serata.

REAZIONI - La reazione più dura è arrivata dalla Lega. “Il presidente del Consiglio fa un altro sgarbo alla democrazia anteponendo la sua presenza televisiva al dovere istituzionale di riferire in Parlamento”, ha dichiarato Maurizio Fugatti. Di “sgarbo istituzonale” ha parlato che il senatore Piergiorgio Stiffoni.

Caustico Antonio Di Pietro: “Vespa è la terza Camera”. E, cosa piuttosto insolita, sulla stessa linea anche Osvaldo Napoli. “Invito tutti i colleghi parlamentari a sintonizzarsi, martedi’ prossimo, con la prima Rete Rai”, ha detto il deputato del Pdl. “Con un piccolo accorgimento si puo’ anche evitare una lunga e noiosa discussione parlamentare”, ha aggiunto, “sara’ sufficiente dotare ogni parlamentare di una macchinetta Auditel modificata: cosi’, insieme allo share potranno essere contati anche i voti dei parlamentari a favore e quelli contrari alla manovra”.

Flavio Arzarello del Pdci ha puntato il dito su quella che ritiene un’eredità culturale difficile da superare: “Il berlusconismo sotto quest’aspetto ha prodotto sfaceli, sarebbe giusto che la politica rispettasse prima i suoi spazi e poi quelli della spettacolarizzazione”.

Dall’Udc è arrivata la difesa di Pier Ferdinando Casini. “Credo che sia importante spiegare le misure al paese”, ha spiegato. Ironico e’ stato invece il suo braccio destro Roberto Rao. “Monti trovera’ da Vespa anche Paolo Crepet per le lacrime e Francesco Bruno per il sangue? Per i sacrifici basta il maggiordomo”, ha scritto su Twitter. Per poi aggiungere “Bravo Monti!”, non appena saputo dell’informativa alla Camera.

Non tutti nel Terzo polo hanno però gradito la decisione di Monti. “La prima delusione, Monti va da Vespa”, ha scritto Filippo Rossi sulla rivista ‘Il futurista’.
E critiche non sono arrivate solo dalla politica. “Che tristezza”, ha commentato l’Aduc, “ve l’immaginate il presidente Usa, Obama, che spiega le misure del proprio governo sulla Cbs o su Fox?. Sinceramente non ce l’aspettavamo”.

In difesa della scelta di Monti si è schierato invece Giorgio Merlo. “Credo sia un esercizio inutile, nonche’ ridicolo, ironizzare sulla presenza di Monti a Porta a Porta nel presentare la futura manovra economica”, ha spiegato il deputato del Pd. Per il resto silenzio quasi assoluto. Ma che in casa dei democratici non sia stata del tutto apprezzata la scelta di Monti lo dimostra Vinicio Peluffo. “Data l’importanza delle misure economiche che saranno varate dal prossimo Consiglio dei ministri e’ utile che il governo informi adeguatamente gli italiani utilizzando tutte le diverse finestre informative del servizio pubblico”, ha detto.