Roma, 7 dicembre 2011 - Poche e limitate modifiche (su Ici per la prima casa e blocco dell’indicizzazione delle pensioni) stabilite in una sorta di 'cabina di regia' e senza stravolgere l’impianto del provvedimento ma, soprattutto, a saldi rigorosamente invariati. Manovra 'blindata' già in commissione - fatte salve le modifiche concordate con il governo e fatte proprie dall’esecutivo (su Ici e pensioni, appunto) - e molto probabile fiducia in Aula, per arrivare all’approvazione da parte dei due rami del Parlamento entro il 22 dicembre o, al massimo, il 23. Questo, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, il timing che sarebbe stato definito oggi durante l’incontro a Montecitorio tra il premier Mario Monti, il ministro Piero Giarda e i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini.

Le stesse fonti spiegano che il governo avrebbe ribadito la priorità di arrivare all’ok definitivo della manovra in tempi rapidi e, confermando l’apertura a poche e specifiche modifiche, avrebbe espresso la necessità che il provvedimento non subisca ritardi né stravolgimenti durante l’esame in commissione o successivamente in aula.
Nel frattempo, Pdl, Pd e Terzo Polo stanno lavorando, in raccordo con l’esecutivo, ad alcune modifiche: la via individuata è quella di una 'cabina di regia' tra i partiti che sostengono il governo in stretto contatto con il rappresentante dell’esecutivo per raggiungere un accordo sugli emendamenti.

Le prime 'prove tecniche' di collaborazione tra le tre forze politiche ci sono state oggi in commissione Lavoro alla Camera, dove è stato votato un parere in cui si chiede di valutare la possibilità di garantire la copertura rispetto all’andamento del costo della vita anche alle pensioni comprese tra due e tre volte quelle minime, compensando le minori entrate attraverso l’incremento di un contributo minimo di solidarietà a carico delle pensioni più elevate, l’introduzione di un contributo di solidarietà sulle 'baby pensioni', oppure incrementare la percentuale di intervento sui 'capitali scudati'. Stessa modalità di 'raccordo' si starebbe attuando sull’Ici, in particolare sulla possibilità di innalzare l’attuale franchigia di 200 euro per le prime case. Modifiche, viene riferito da fonti parlamentari, che sarebbero avallate dal governo e quindi magari recepite dall’esecutivo stesso. Dal Pdl, inoltre, si insiste affinché il governo ponga la fiducia. Ipotesi che sarebbe gradita anche al Pd.

SONDAGGIO Manovra, quale misura trovi più ingiusta?

TEMPI E RELATORI - Il percorso della manovra alla Camera parte oggi con un primo ciclo di audizioni, mentre domani mattina inizierà la discussione generale. Il testo, che è all’esame congiunto delle Commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio, approderà in Aula martedì della prossima settimana. Venerdì alle 11 scade il termine per gli emendamenti ed il vaglio delle ammissibilità è invece previsto intorno alle 19 della stessa giornata. I relatori sono il deputato del Pdl Maurizio leo e il deputato del Pd Giampaolo Baretta.

COSTI DELLA POLITICA - Fini e Schifani hanno convocato i rispettivi Uffici di Presidenza per mercoledì 14 dicembre per deliberare la riforma dell’attuale disciplina degli assegni vitalizi, sulla base dei criteri già annunciati il 29 novembre scorso, con l’obiettivo di introdurre per i parlamentari un sistema previdenziale analogo a quello previsto per la generalità dei lavoratori.

PENSIONI

FORNERO: "NO A STRAVOLGIMENTI" - Tiene banco ovviamente il tema delle pensioni. Monti ha sottolineato, durante il suo intervento a Porta a Porta, che i margini per eventuali modifiche sono "pochissimi". Da Ballarò, Elsa Fornero aveva invece aperto a possibili ritocchi sull'indicizzazione, ma solo "a saldi invariati". Oggi il ministro del Welfare torna sull'argomento  e dichiara: "penso ad un mini-emendamento, no a stravolgimenti, non ce li possiamo permettere”.

"C'E' UNA PROPOSTA INTERESSANTE" - "Sta emergendo una proposta interessante sulla deindicizzazione delle pensioni secondo la linea aperta dal ministro Fornero. Il governo presteraà attenzione ma resta il problema dei saldi invariati’’. Lo ha detto il viceministro al Lavoro, Michel Martone, a margine della commissione Lavoro alla Camera.

COMMISSIONE: "RIVALUTARLE FINO A 1.400 EURO" - Portare la soglia di esenzione dal blocco delle indicizzazioni delle pensioni fino alla soglie di tre volte quella minima (ovvero circa 1.400 euro). E’ quanto propone la commissione Lavoro della Camera con voto bipartisan nel parere sulla manovra espresso alla commissione Bilancio, che dovra’ poi recepire la proposta.

LA SCHEDA Le nuove norme e il calcolo delle pensioni

ISTAT

"I PENSIONATI POVERI CRESCERANNO" - Sono 2,3 milioni i pensionati poveri e sono destinati a crescere a causa dell’impatto congiunto della manovra varata dal governo e delle precedenti. Lo ha sottolineato il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, nel corso di un’audizione di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. "Le pensioni fino a 915,52 euro rappresentano in media il 27,3% del reddito totale delle famiglie con pensionati: questo contributo sale però all’85,5% per i pensionati anziani che vivono da soli. Secondo i parametri europei di povertà relativa (60% del reddito mediano equivalente) - ha spiegato Giovannini - ricadono in questa categoria il 29,8% dei percettori di una pensione inferiore ai 915,52 euro, per un totale di quasi 2,3 milioni di pensionati e, di converso, il valore soglia identificato garantirebbe l’indicizzazione all’89,7% dei pensionati a rischio povertà". Secondo l’Istat, "nei prossimi anni la quota di pensionati poveri, è verosimilmente destinata a crescere a seguito dell’impatto congiunto delle misure di questa e delle manovra precedenti, nonostante l’indicizzazione. Un’eventuale estensione dell’indicizzazione fino a 1.200 euro lordi mensili, d’altro canto, consentirebbe di tutelare un ulteriore 6,5% dei pensionati a rischio di povertà (163 mila)".

"APPROVAZIONE MANOVRA NON RINVIABILE" - L’approvazione della manovra - dice Giovannini - è "un segnale importante, assolutamente non rinviabile, circa l’impegno del nostro Paese per il consolidamento del quadro di finanza pubblica e il superamento delle tensioni sull’euro". Lo ha affermato il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, nel corso di un’audizione alla Camera sulla manovra.

"COSI' RISPARMIATI 19 MILIARDI DI TASSI"  - Grazie alla manovra  - spiega il presidente dell'Istat - le Casse dello Stato hanno risparmiato altri 19 miliardi circa, quelli dovuti al calo dei tassi di interesse nel collocamento dei titoli del debito pubblico.

RISCHI PER LA CRESCITA - "La preoccupazione è che un mix sbilanciato dal lato delle entrate, come l’attuale presenta soprattutto per il 2012, tenda ad avere un impatto complessivamente sfavorevole in termini di crescita".

L'IMPOSTA SUGLI IMMOBILI - L’Imu, cioè la nuova Ici - continua Giovannini -, "aggrava la condizione economica" delle famiglie a rischio povertà, cioè quelle non in grado di fronteggiare spese impreviste di 800 Euro, che sono il 33,6% del totale, cioè 8.455.