Roma, 15 dicembre 2011 - Dodici sedie vuote per Silvio Berlusconi. Al tempio di Adriano, alla presentazione del libro di Bruno Vespa, ‘Questo amore’, non c’è la folla delle grandi occasioni.  Sicuramente non c’è la folla che in altre occasioni attendeva l’ex premier Silvio Berlusconi. 'Cosa non si fa per il dottor Vespa’, dice Berlusconi posando con il libro in mano. Dalla platea un breve applauso.

SILVIO A TUTTO CAMPO - Ovviamente, dopo la rituale presentazione del libro di Vespa, Berlusconi si è dato in pasto ai numerosi giornalisti presenti per rispondere su tutto. E non si poteva non partire dal Ruby gate. "Escludo tutto nella maniera più assoluta, si tratta solo di calunnie. Erano cose eleganti ed io rifarei tutto. Ci sono i soliti magistrati che incombono’’. E proprio sull’amore si è concentrato Berlusconi, sostenendo di “credere ancora nell’amore. Sono stato testimone di 107 matrimoni, da molti dei quali sono nati dei figli di cui sono padrino. Se c’è qualcuno obbligato a credere nell’amore in ogni sua forma, quello sono io”.  Sollecitato dal conduttore, Berlusconi ha parlato ancora degli scandali dei mesi scorsi, ribadendo che rifarebbe tutto. “C’è stato un linciaggio da parte dell’opposizione, della stampa italiana e di certa stampa straniera”, ha detto, ma “non c’è nulla che io non rifarei”.
 

IL NODO MANOVRA - Il rischio "è che si va verso una depressione, in Italia ma non solo. Da parte delle opposizioni e di una certa stampa italiana e internazionale c’è stato un linciaggio.E noi per il bene dell’Italia abbiamo ritenuto di fare un passo indietro per interrompere uno strano sillogismo che voleva che le difficoltà dell’euro erano causate da me".

Poi la domanda di Massimo Franco è secca: “Non crede di dover chiedere scusa agli italiani per aver sottovalutato la crisi?”. La risposta di Silvio Berlusconi è altrettanto secca: “No, assolutamente”.Durante la presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa, l’ex premier ribadisce ancora una volta le sue ragioni: “Non è vero che io personalmente e il mio governo non abbiamo previsto l’avanzare della crisi. L’avevamo chiaro, ma avevamo anche chiaro che il fattore psicologico era ed è il primo fattore di crisi”. Semmai, ripete, “ho un torto grande, lo riconosco: non sono riuscito a convincere gli italiani a darmi il 51% dei voti”. In quel caso, è la convinzione di Berlusconi, “avrei portato nella politica la mia operatività di imprenditore”.

Un Mario Monti “disperato”, perchè in Parlamento è stato costretto a “fare marcia indietro praticamente su tutto”. E’ questa l'ulteriore rappresentazione fornita da Silvio Berlusconi. "Per poter governare questo Paese bisogna cambiare la Costituzione. Se ne sta accorgendo anche Monti - è il ragionamento dell’ex premier - che ha presentato un decreto e in Parlamento ha dovuto fare marcia indietro praticamente su tutto, ed è giustamente disperato”. La differenza tra Monti e Berlusconi è che “lui ha dalla sua tutti i giornali. Io per aver migliorato il decreto di agosto sono stato accusato di non essere serio. Qui sono state cambiate decine di cose, ma lui per fortuna ha ancora l’appoggio dei giornali”.

Nessuna certezza sulla durata del governo Monti. Per Silvio Berlusconi, infatti, “non c’è nessuna certezza che questo governo abbia di fronte a sè tutto il tempo della legislatura, che è un breve periodo ma in un momento come questo qualsiasi giorno può portare a cambiamenti importanti”.

A chi gli chiede se possa essere lui a volere uno scioglimento anticipato delle Camere, il Cavaliere risponde: "io no perché sono una persona responsabile ma non credo che altri abbiano senso dello Stato e responsabilita’’’.

“Un movimento politico è sempre in campagna elettorale”, compreso il Pdl e “noi crediamo di essere pronti per le elezioni in qualsiasi momento”. Del resto, osserva Silvio Berlusconi alla presentazione del libro di vespa, “se non ci fosse più il consenso del Pdl e dell’altra parte politica sui provvedimenti proposti da questo governo ci sarebbe lo scioglimento delle Camere. Questo puo’ accadere domani o dopodomani”.

La riforma dell’articolo 18? Nel caso “noi garantiremmo l’adesione, dipenderà tutto dalla sinistra”. “Questo - ha affermato l’ex premier - è un tema fondamentale per sinistra che si appoggia alla Cgil. Sarebbe un bene per l’Italia se riuscisse a farcela. Noi ci provammo, tanti auguri”.

Resta il fatto, a giudizio di Berlusconi, che stante l’attuale architettura costituzionale “non c’è nessuno che possa fare le cose che ritenga giuste. A meno che gli italiani non capiscano che è ora di consegnare a un leader una maggioranza tale da poter cambiare la Costituzione di un Paese che altrimenti è ingovernabile”.

Poi sul pareggio di bilancio: “Mi ero già opposto diverse volte a questa volonta’ di introdurre in Europa come obbligo assoluto il fatto che i vari Paesi puntassero alla parità di bilancio eliminando il deficit. Questa è una cosa assolutamente assurda. Soprattutto che come impegno successivo ogni Paese avesse ridotto del 5% il suo disavanzo e debito pubblico cosa assolutamente assurda a cui io mi sono sempre opposto, ma è passata appena non sono stato là a porre la mia azione”. Lo afferma l’ex premier Silvio Berlusconi parlando alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa.

Silvio Berlusconi boccia la ritassazione dei capitali scudati. “Pacta servanda sunt. Gli evasori non sono simpatici a nessuno, ma uno stato non può e non deve fare delle cose del genere”. “Io sono un liberale, ma non vedo un ostacolo così grosso al che ci siano gli ordini professionali: non mi sembra una cosa drammatica, anzi, positiva. Certo che dobbiamo liberalizzare tutto, ma le vere liberalizzazioni non sono queste, ma quelle che incidono sulla burocrazia eccessiva, sulle autorizzazioni per fare tante cose”.  “Per molti tassisti- osserva- la licenza è l’unico bene che hanno, ci hanno lavorato per tutta la vita”.

“L’Udc sarà costretta a stare nel centrodestra perché i suoi elettori sono moderati, in gran parte cattolici, e quando l’Udc in Piemonte per le elezioni regionali ha deciso di stare con la sinistra ha perso metà dei suoi elettori”. “I sondaggi - ha aggiunto il Cavaliere - dicono che se in una elezione regionale la perdita è del 50%, potrebbe essere di 2/3 alle elezioni nazionali nonostante Casini abbia il suo pubblico affezionato: quasi il 70% delle elettrici di età superiore ai 50 anni lo votano perché gli piace. Io non sono assolutamente geloso: è un bel fieu, è un bel ragazzo”.

“Sto leggendo i diari di Mussolini e le lettere della Petacci e devo dire che mi ritrovo in molte situazioni. Anche con le lettere della Petacci”. Lo dice l’ex premier Silvio Berlusconi, che alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa ricorda come Mussolini si lamentasse del fatto di non potere neppure raccomandare una persona. “Che democrazia è questa?”, si chiedeva Mussolini. E infatti, fanno notare a Berlusconi, non era una democrazia quella di Mussolini. “Beh era una democrazia minore”, aggiunge Berlusconi.

RAPPORTO CON LA LEGA - L’alleanza” con la Lega nord “non è persa”, perche’ quelli del Carroccio “non sono così masochisti: se vanno da soli alle amministrative di primavera perdono loro e fanno perdere noi”.

CAMERON - Credo che lui abbia fatto bene. Avrei posto il veto circa questa volontà di una politica recessiva in Europa”. Silvio Berlusconi, parlando alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa, plaude al no inglese di David Cameron all’accordo europeo della settimana scorsa.

FREQUENZE TV -  Nel caso si dovesse andare all’asta delle frequenze Tv “non credo che Mediaset farà offerte perché i costi per occupare le poche frequenze rimaste sono elevati”. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando alla presentazione del libro di Vespa.