Parigi, 6 gennaio 2012 - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, all’Eliseo per un incontro con il presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, che ha accolto il collega italiano nel cortile della presidenza con un grande sorriso ed una stretta di mano. I due sono poi entrati nel Palazzo presidenziale per l’atteso bilaterale. Al termine del faccia a faccia Sarkozy ha detto: "Confermo che il 20 gennaio sarò a Roma con il premier Mario Monti e il cancelliere tedesco, Angela Merkel". Il presidente francese ha detto che Monti "ispira fiducia negli altri capi stato europei". Dal canto suo il presidente del Consiglio italiano ha detto: "Fa molto piacere vedere come la Francia e il suo presidente guardino con fiducia all’Italia nella prospettiva di un intenso e comune lavoro".

Italia e Francia sono "d’accordo sul fatto che in una fase così delicata per l’Unione europea e l’eurozona" sia "essenziale che che ogni stato membro faccia fino in fondo ciò che deve fare per consolidare i bilanci e le riforme".

PRIMA L'INCONTRO CON FILLON - "L’Italia lavora mano nella mano con la Francia così come con la Germania per proseguire nella costruzione europea". Lo ha detto Mario Monti, al termine dell’incontro con il primo ministro francese Francois Fillon. Monti ha detto che Italia, Francia e Germania devono "aiutarsi" per "eliminare i dubbi che caratterizzano la zona euro quanto al suo futuro".

L'EUROPA E LA CRISI - "In Europa la crescita stenta e rischia di fermarsi", evidenzia Monti, ricordando che l’Europa si trova "in questi anni ad essere contemporaneamente più forte e più debole e a vedere nella sua storia, più che mai, l’esito della propria sfida nelle proprie mani e non in quelle di altri".  "A mio giudizio - continua - il rischio principale di questa crisi per come si è sviluppata sia quello della nascita e dello sviluppo di incomprensioni di fondo tra popolazioni e stati membri con ritorno a pregiudizi, tra nord e sud, tra vecchi e nuovi stati, con un potenziale di divisione molto grande". Ecco perché - ha aggiunto - "bisogna battersi perché una gestione efficacie della crisi eviti che ciò che era nato per unire diventi motivo per dividere". Secondo il presidente del Consiglio l’Europa ha "dimostrato a se stessa ed agli occhi del mondo" di essere "più debole di quanto pensavamo" a fronte della crisi.

LE SOLUZIONI - "Questo è un momento cruciale" per l’Europa, "servono misure rapide, efficaci e complete". Il premier parla della necessità di "una sollecita messa in opera" delle misure per far uscire l’Europa dalla crisi. Il presidente del Consiglio, partecipando a Parigi ad un convegno sul ruolo dell’Europa, fa l’esempio "dell’alpinista che cammina su un crinale molto pericoloso".

ROMA - L’Italia ha compiuto "uno sforzo senza pari tra gli Stati europei" ed era "giusto che lo facessimo", spiega ancora Monti. "Non era facile per gli italiani accettarlo, ma - ha sottolineato - lo hanno accettato". Monti ha ribadito che "l’Italia darà il proprio contributo per superare la crisi dell’Eurozona" e "nel giro di due mesi" ci saranno nuove misure economiche.

TOBIN TAX - "Il mio governo ha fatto un’apertura sulla tassazione delle transazioni finanziarie" e su questo "elemento di convergenza" si sta lavorando, ha spiegato il presidente del Consiglio. Al suo fianco, Fillon ha confermato quanto dichiarato ieri, l’intenzione cioè della Francia di andare avanti "il più velocemente possibile" nel varo della Tobin Tax. Monti ha però sottolineato che è "necesasrio che i vari paesi europei non vadano avanti da soli nell’applicazione" della tassa.

Sarkozy però fa sapere che la Francia "non aspetterà che tutti gli altri siano d’accordo" per tassare le transazioni finanziarie. "La metteremo in pratica perché ci crediamo", ha detto. Il tema della Tobin Tax è l’unico dunque su cui si registra una divergenza con l’Italia.

"LE BANCHE ITALIANE STANNO BENE" - "La solidità del sistema bancario italiano" è fuori discussione: lo ha detto il premier Mario Monti in un’intervista alla tv France 24. "Quello italiano è un sistema fra i più solidi si è impegnato molto meno di altri in operazioni ardite negli anni precedenti’’, ha aggiunto.

"Chiaramente tutti i sistemi bancari sono sensibili alla situazione del mercato dei titoli sul debito pubblico", ha spiegato il presidente del Consiglio nell’intervista rilasciata poco prima di lasciare Parigi dove ha incontrato il presidente francese Nicolas Sarkozy. ‘’E questo può creare problemi al sistema bancario di paesi nei quali l’indebitamento dello stato è notevole", ha concluso Mario Monti.

"Se l’Italia, come sta facendo in questi mesi, riesce a non essere più un problema per l’Europa, si tratta già di una buona notizia per l’Europa stessa” Per Monti per la solidità dell’Ue è di “primaria importanza la cooperazione con la Francia”, e affinchè, “tutti i Paesi Ue possano essere al riparo dalle enormi perturbazioni dei mercati, bisogna che l’Europa tutta insieme faccia il proprio dovere di accelerare il meccanismo di sostegno alla zona euro nel suo insieme”.