Roma, 10 gennaio 2012 - La giunta per le autorizzazioni della Camera ha votato sì alla richiesta di arresto per il deputato Nicola Cosentino, accusato dalla procura di Napoli di essere il "referente politico del clan dei Casalesi".

I voti a favore sono stati 11, i no (Pdl, Pt, Misto e Maurizio Turco dei radicali) sono stati 10. Decisivi i due sì della Lega, che si sono andati a sommare a quelli di Pd, Terzo Polo (Fli e Udc) e Idv. La parola definitiva spetta all'Aula, che si esprimerà giovedì prossimo a mezzogiorno.

CICCHITTO: "BERLUSCONI E' ANGOSCIATO PER LA VICENDA" - “E’ angosciato”. Così il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, lasciando palazzo Grazioli al termine del vertice dello stato maggiore del partito, risponde ai giornalisti che gli chiedono se Silvio Berlusconi sia preoccupato per la vicenda che coinvolge Nicola Cosentino, dopo il via libera della giunta alla richiesta di arresto nei confronti del coordinatore campano e in vista del voto dell’aula di Montecitorio.

Cicchitto ha poi riferito che durante il vertice è stato “illustrato a Berlusconi il lavoro svolto dai tavoli del Pdl, non si è parlato solo delle liberalizzazioni”, ha concluso il capogruppo del Pdl.

LA RUSSA: "A LIVELLO LOCALE NON SIAMO DIVISI" - “Confidiamo che il aula non ci sia un voto politico o ideologico ma sia fatta una valutazione che tenga conto del dato storico in base al quale per nessun reato, tranne che per fatti di sangue e nel caso di Alfonso Papa, si è autorizzata la cercerazione preventiva. Bisogna anche salvaguardare il plenum del parlamento”. Lo afferma il coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, al termine del vertice a palazzo Grazioli, in merito al voto dell’aula della Camera giovedi’ sul caso Cosentino.

"E’ evidente che le posizioni non concordano in Parlamento, ma c’e’ un rapporto al livello locale che ci vede alleati e per adesso non c'è mai stata nessuna rottura", conclude Ignazio La Russa.