Roma, 20 gennaio 2012 - Via libera alle liberalizzazioni. Non è un gioco di parole, ma un dato di fatto. Interventi su tassisti e farmacisti, notai e avvocati, banche e assicurazioni, servizi pubblici e rete del gas. Il risultato è “più spazio ai giovani” (Video Monti) e al “merito”, e la “liberazione” degli italiani dalle “tasse occulte” (Video Monti) costituite da prezzi e tariffe troppo elevati dovuti proprio alle incrostazioni del mercato. Perchè il decreto varato oggi “non è solo un’azione economica ma anche un’azione sociale che rientra in uno di quei temi, rigore, equità e crescita che avevamo enunciato all’inizio del nostro tragitto”, rivendica Mario Monti nella conferenza stampa al termine del Cdm.  Un consiglio dei ministri lunghissimo, durato esattamente 8 ore, che però - racconta uno dei partecipanti - non ha visto scontri tra ministri o ragionamenti “politici” sull’applicabilità o meno di determinate misure.

Nonostante l’agitazione di diverse categorie, (la protesta dei tassisti i in alcuni casi diventa violenta)  l’imponente schieramento di forze dell’ordine predisposto intorno a palazzo Chigi non deve fronteggiare manifestazioni impreviste, anzi per Monti arriva anche qualche applauso quando a piedi percorre il tratto di strada tra palazzo Chigi e l’ufficio dove si terrà la conferenza stampa.

Il Professore è consapevole avrà difficoltà a passare: “Le reazioni negative vanno messe in conto” (Video Monti) , ma “siamo anche convinti che senza una riconsiderazione del nostro modo di stare insieme nell’economia e nella società è difficile ritrovare un ritmo di crescita e speranza in Italia”. Perchè questa “manutenzione straordinaria” all’Italia “serviva da decenni”. E ora la speranza è un incremento della produttività di “circa il 10%” nei prossimi anni, cui corrisponderà “più o meno” la stessa crescita del Pil. Ovvero, “sacrifici piccoli” per “benefici grandi”.

Monti parla poi dello spread (in "piacevole declino") e riifiuta l'idea di un accanimento del governo nei confronti dei poteri deboli. Nessuno potrà “dire che ce la siamo presa con i poteri deboli, lasciando fuori i poteri forti”, afferma Monti. Il premier smentisce poi un "notevole calo di consensi" e ribadisce di non temerlo "se avviene per fare cose utili". Sull'iter del provvedimento alle Camere: “Il Parlamento è sovrano, ci sarà spazio per l'illustrazione da parte nostra”.

MONTI A OTTO E MEZZO: "FREQUENZE TV, BISOGNA PAGARE"  

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TAXI - Cambia ancora la norma sui taxi contenuta nel decreto liberalizzazioni.  La competenza sulle licenze torna in capo all’Autorità per le reti (che si occuperà anche di trasporti). Restano invece, anche in questa versione, le licenze plurime e l’extraterritorialità. Ironico sul tema il premier. Monti: "Taxi? Sì, mi è parso tema all'ordine del giorno" (Video)

MEDICINE, DIETROFRONT - I farmaci di fascia C potranno essere venduti solo nelle farmacie. Il comma che di fatto consentiva, con alcuni vincoli, la vendita anche al di fuori di esse, è stato infatti eliminato nell’ultima bozza del decreto liberalizzazioni. Le farmacie in Italia cresceranno da 18mila a 23mila. Ci saranno quindi 5 mila farmacie i n più (Video Balduzzi). Sono previsti sconti anche per i farmaci di fascia A pagati direttamente dal cliente.

PIU' FACILE FARE IMPRESA, SOPRATTUTTO PER I GIOVANI - Stop a tutti i lacci e vincoli che limitano l’avvio di una nuova impresa. Sono abrogate "le norme che prevedono limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti d’assenso della P.a per l’avvio di un’attività economica". Particolare attenzione ai giovani: nasce la società semplificata a responsabilità limitata, basterà un euro di capitale per aprirla e non sarà necessario l'intervento del notaio".

500 NOTAI IN PIU' - Il pacchetto prevede un incremento dell’organico dei notai in Italia pari a 500 unità. Ci sarannno, ha detto il ministro della giustizia Severino, "più concorsi e più possibilità di accesso alla professione". Confermata l'aborgazione di tutte le tariffe professionali, minime e massime.

FREQUENZE TV - Sospesa per 90 giorni la procedura di assegnazione delle frequenze derivanti dal dividendo digitale attraverso il beauty contest. Così il ministro Passera: "Vogliamo tempo per definire al meglio la destinazione di quelle frequenze. Lo abbiamo fatto perché le condizioni che avevano dato vita al beauty contest sono fortemente cambiate e perché in questo momento stiamo chiedendo ai cittadini grandi sacrifici in molte aree”.

FERROVIE: NO SCORPORO PER RFI - Salta la norma, contenuta nelleprime bozze, sullo scorporo di Rfi da Ferrovie. Ma si tratta solo di un rinvio.

NO AI BOT PER PAGARE DEBITI P.A. - Salta la norma che avrebbe consentito di pagare in Bot i debiti della Pubblica amministrazione.

NO RATE VARIABILI FISCO - Salta la norma che prevedeva la possibilità di pagare i debiti con il fisco secondo rate variabili di importo crescente di anno in anno.

BANCHE, MUTUI E COMMISSIONI -  Confermati i vincoli alle banche: chi contrae un mutuo potrà scegliere fra almeno due gruppi assicurativi, presentati dalle banche, con il quale stipulare il contratto di assicurazione sulla vita. Arriva anche il conto corrente bancario di base. Si stabilisce anche l’individuazione ex lege delle commissioni che le banche applicheranno sui prelievi fatti con Bancomat.

AUTOTRASPORTATORI - Recupero veloce delle accise per gli autotrasportatori e via al tetto di 250.000 euro per le compensazioni dei crediti d'imposta: sono due delle misure previste in favore del settore nel decreto sulle infrastrutture. Le misure erano attese soprattutto dai Tir siciliani in sciopero.

SALTA NORMA SU VENDITE PROMOZIONALI: Salta la norma sulla semplificazione della vendite promozionali nel commercio, ad esempio quelle relative ai bollini a premio e le ‘due per tre’.

STOP A ‘TRIVELLA-FACILE’: Salta la norma che, nella precedente versione, abbassava il limite delle trivellazioni in mare da 12 a 5 miglia dalle aree protette.

ASSICURAZIONE - Stop ai contrassegni fasulli Rc auto. Il decreto prevede infatti la sostituzione (nel giro di 6 mesi) degli attuali contrassegni cartacei con sistemi elettronici o telematici. Arriva anche la vigilanza 'fotografica' (caselli, telecamere per l’accesso limitato, ecc). Confermati gli sconti a chi avrà la scatola nera (Video Catricalà)

EDICOLE - Più libertà per le edicole. Oltre alla soppressione del limite minimo di superficie per la vendita della stampa quotidiana e periodica, l’ultima bozza del decreto liberalizzazioni prevede anche la possibilità per gli edicolanti di "praticare sconti sulla merce venduta". Allo stesso tempo i titoliari delle edicole "possono rifiutare le forniture di prodotti complementari forniti dagli editori e dai distributori e possono altresi’ vendere presso la propria sede qualunque altro prodotto".

ESENZIONI IMU -  A favore delle imprese costruttrici arriva l’esenzione dall’Imu (l’imposta municipale unica) per tre anni sull’invenduto. Nel decreto questa misura è finalizzata “a intervenire in un settore, oggi in forte crisi, come quello delle costruzioni attraverso una previsione fiscale di favore, anche se limitata a tre anni”. Il governo stima che si “possa generare una ricaduta complessiva sul sistema economico di 28,3 milioni di euro, di cui 8,4 milioni nelle costruzioni e 19,9 milioni nei settori collegati”. La norma comporta maggiori oneri pari a 8,4 milioni l’anno.

SEPARAZIONE SNAM-ENI - La separazione della rete del gas da Eni sarà fatta attraverso la separazione proprietaria dell’intera Snam Spa.  Nel decreto si fa riferimento a un Dpcm da varare entro sei mesi "relativamente alla partecipazione azionaria attualmente detenuta in Snam Spa". Snam spa detiene Snam Rete Gas, Stogit, Italgas e Gnl Italia. L'obiettivo è favorire l'ingresso sui mercati di nuovi fornitori.
 

LE REAZIONI

BERLUSCONI: LA CURA MONTI NON HA DATO FRUTTI     

BERSANI: RAFFORZARE DUE O TRE COSE - “Ho l’impressione che sia da rafforzare su due o tre cose”. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, commenta così il pacchetto sulle liberalizzazioni. “Lo si potrà fare in Parlamento, vedremo, non so cosa abbiano in testa quella della destra che ieri sono andati in processione a Chigi”, ha aggiunto Bersani. Rinnovata la fiducia al governo Monti, quindi, "ma ci vuole più coraggio".

CASINI: DOLOROSE, MA NECESSARIE - Sulle liberalizzazioni “c’è chi dice che si poteva fare di più, mi limito a constatare che si è fatto quello che non si era fatto fino ad oggi. E’ doloroso forse per alcune categorie ma è necessario andare avanti”. Lo ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, aggiungendo: “Liberalizzare significa mettere in concorrenza. Maggiore concorrenza significa tariffe più basse, significa dare accesso più facilitato ai cittadini. Credo che questo sia l’orientamento del governo oggi, in cui si vara il decreto delle liberalizzazioni”. 

DI PIETRO: PIU' CORAGGIO - “Le decisioni definitive dobbiamo leggerle perché una cosa è vendere un prodotto, un altro è assaggiarlo. Come Idv avremmo voluto un po' più di coraggio. Noi pensiamo che più c'è libera concorrenza più c'è la possibilità di avere il miglior prodotto a minor prezzo. Sulle ferrovie c'è stato un rinvio, mi è sembrato un vorrei ma non posso” . Lo ha affermato Antonio Di Pietro. 

TASSITI "SODDISFATTI" - "Da quello che abbiamo sentito siamo abbastanza soddisfatti,  ma aspettiamo comunque di leggere il testo". Lo ha detto Daniele Saulli, presidente regionale di Uritaxi Lazio, dopo il via libera del Cdm al provvedimento sulle liberalizzazioni.