Roma, 20 gennaio 2012 - Dopo il via libera del Cdm al pacchetto liberalizzazioni,{{WIKILINK}} Mario Monti {{/WIKILINK}}in serata si presenta a Otto e mezzo, su La7. Archiviato il primo passo ("Oggi entra aria fresca"), il premier guarda avanti e pensa a come potrebbero cambiare le cose con le riforme: "Ci sono delle stime dell’Ocse e di Bankitalia che dicono che se l’Italia arriva ad un grado di flessibilità come c’è negli altri paesi nel campo dei servizi ci sarà un aumento della produttività del 10% nei prossimi anni e, grosso modo, del 10% anche del prodotto" interno lordo.

FREQUENZE TV - Sul tavolo il tema delle frequenze tv: "sono un bene pubblico, erano state prese certe decisioni in passato”, sottolinea il presidente del Consiglio, “ma non vediamo perché - aggiunge Monti - in un momento in cui abbiamo chiesto sacrifici, una risorsa pubblica come le frequenze” debba essere ceduta “senza un corrispettivo”.

Il premier poi non ha escluso che il governo possa mettere in campo misure per la liberalizzazione nel settore delle Tv.

SULLE MIE SPALLE IL PESO DEL DEBITO - Sulle spalle del premier Mario Monti, che per questo “sono curve” grava il peso “un debito pubblico accumulato in decenni”. Il premier ha aggiunto che “bisogna essere credibili rispetto ai mercati” che devono convincersi che “se il Paese va avanti cosi’” con le riforme intraprese “non avrà problemi a causa di quel debito”.

IMPRESE: BOT PER CREDITI - Nel dercreto la norma è saltata, ma "non è escluso" che in futuro vengano introdotte misure per consentire di scambiare i crediti, che le imprese hanno con la pubblica amministrazione, con buoni ordinari del Tesoro.

IL PREMIER CI SCHERZA SU - Monti scherza poi sul suo primo "esame politico":  “Prevedevo di essere abbastanza teso e nervoso. Ma per una qualche ragione - evidentemente esistono superiori benedizioni - mi sono sentito calmo”.

Quanto agli “esami di carattere internazionale, sono stato favorito dal caso, avendo trascorso anni e anni in ambienti europei”. Più in generale, “più uno fa seriamente il proprio lavoro, meno deve tenere gli esami: ma c’è una parte di imponderabile, come dimostra l'andamento dei mercati”.

Poi il discorso scivola su alcune voci che lo vorrebbero legato alla massoneria: “Confesso, ed è una mia lacuna, che non so cosa sia la massoneria. So di non essere massone”.

IO E LA MERKEL COLLEGHI, NON MI SENTO SOTTO ESAME -  “La Merkel sta riservando all’Italia e alla mia persona molta attenzione e cordialità ed è aperta alle discussioni sull’Europa”, dice il premier. “Non mi sento esaminato, ma mi sento un suo collega”, aggiunge il Professore. Un collega - osserva - “che non ha un peso” paragonabile a quello della Cancelliera “ma che rappresenta un Paese il cui peso è visto in questi ultimi tempi molto cresciuto”. La Germania accetterà gli eurobond? “Non credo che ci sia questa prospettiva a breve per la Germania, ma non c’è bisogno di convincere la Germania su niente”.