Roma, 22 gennaio 2012 - "Non sono un iperliberista, né un privatizzatore a prescindere. E neppure un servo delle banche e dei poteri forti". Così Mario Monti da Lucia Annunziata . Varato tra prevedibili polemiche e consensi il tanto atteso pacchetto per le liberalizzazioni, il presidente del Consiglio si prepara a testare gli effetti dei provvedimenti del decreto 'cresci-Italia' che, come sottolineato in ogni occasione, deve andare di pari passo con il rigore dei conti pubblici, altrimenti insufficiente, da solo, a far uscire l'Italia e l'Europa dalla crisi.
 

ROADMAP - Domani e dopodomani il capo dell'esecutivo è atteso da una due giorni europea, che lo vedrà impegnato a Bruxelles nella sua veste di ministro dell'Economia ad interim per le riunioni dell'Eurogruppo e dell'Ecofin. "Non mi sento sotto esame", ha sottolineato il premier in merito alle posizioni espresse in Europa dal cancelliere tedesco, Angela Merkel. Ma certo le misure varate dal Consiglio dei ministri rafforzano la posizione dell'Italia al tavolo Ue. E l'Italia - non certo da sola - vuole un'apertura sugli Eurobond. Il professore potrà mettere nella cartella i testi di quelle riforme più volte sollecitate dall'Unione europea; mostrare, carte alla mano, la capacità dell'Italia di svolgere i compiti a casa; e valutare la percezione che si registra sul piano internazionale rispetto ai nuovi interventi del governo.
 

PALAZZO CHIGI - Non meno importante il test che attende il governo Monti in Italia. Domani partirà i confronto con le parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. Un tema che, nelle intenzioni del premier, dovrà andare di pari passo con gli interventi per la concorrenza e la semplificazione. Il professore parteciperà alla prima parte del tavolo, prima di volare per Bruxelles. Al rientro a Roma, Monti sarà invece al Senato, dove la mattina di mercoledì 25 riferiràsugli esiti del confronto in atto in Europa. Per quella data i partiti avranno pronta la mozione unitaria sull'Europa (Pdl-Pd-Terzo polo) che dovrà rappresentare, anche plasticamente, la spinta del Parlamento all'azione dell'esecutivo.
 

VENERDI' CDM - Monti non ha mancato di ringraziare i partiti per il sostegno e l'incoraggiamento dei partiti, in tivù si è spinto persino a invocare un diverso "rating" della Lega, mentre Bossi da Milano sparava sul governo a cannonate. Ma il dibattito tra parlamento e governo, oltre a indicare a Monti, la strada da seguire nei rapporti con i partner dell'Ue, si soffermerà probabilmente anche sul pacchetto 'cresci Italia'. Da lì usciranno le prime indicazioni sugli eventuali interventi che vorranno porre in essere i partiti durante l'iter parlamentare. Indicazioni che potrebbero tornare utili anche in vista dei nuovi provvedimenti annunciati da Monti venerdì scorso, che riguarderanno le semplificazioni e che il governo varerà entro la settimana. Un apposito Consiglio dei ministri è stato annunciato per venerdì.