Milano, 24 gennaio 2012 - "Seguiremo le scelte del segretario federale, non abbiamo paura certo di lasciare le poltrone, non siamo qui per questo". Così Renzo Bossi, consigliere regionale per la Lega Nord ha risposto ai cronisti che a margine del Consiglio Regionale gli chiedevano della tenuta dell’alleanza Lega-Pdl in Lombardia alla luce delle dichiarazioni di Umberto Bossi, domenica in Piazza Duomo. Il figlio del leader del Carroccio ha sottolineato che "c’è una questione politica e una questione morale".

"Quella politica - ha spiegato - è che non possiamo rischiare di sostenere il governo lombardo con chi sostiene a Roma il governo Monti, mentre la questione morale è che ci sono stati troppi arresti e noi rischiamo di non poter più sostenere il governo regionale". Sul fatto che la rottura dell’alleanza in Lombardia metterebbe però a rischio anche Veneto e Piemonte dove la Lega governa sostenuta dal Pdl: "Non è questo il problema - ha osservato - come non c’è il problema dei posti qui per la Lega, non c’è nemmeno in Veneto e Piemonte".

E sui fischi che si sono sentiti in piazza Duomo durante la manifestazione della Lega Nord, Renzo Bossi dà la sua versione: "Secondo me non erano in sincrono il video e l’audio, perché i fischi erano per il governo Monti". Una precisazione che si accompagna anche a un’altra: "Non c’è nessun cerchio magico". In piazza Duomo però c’erano diversi cartelli contro il cosiddetto 'cerchio magico', entourage vicino a Umberto Bossi. "I militanti se hanno scritto cartelli - ha replicato Renzo Bossi - hanno sbagliato. Si sono fatti influenzare dai media che continuano a giocare su questo tema".