Roma, 29 gennaio 2012 - Gianni Alemanno si ricandiderà a sindaco di Roma. Il primo cittadino della capitale lo ha annunciato durante la trasmissione 'L’intervista' su SkyTg24, spiegando di non temere i sondaggi. "Mesi fa era così, oggi c`è un testa a testa e alcuni sondaggi mi danno anche avanti", ha spiegato.

LIBERALIZZAZIONI - Alemanno, però, non si è limitato a parlare del suo futuro, toccando temi di politica nazionale come le liberalizzazioni. "Penso che per quanto riguarda la gestione dei taxi, essendo un trasporto pubblico locale non di linea, se ne debbano occupare le amministrazioni comunali - ha spiegato -. I comuni non possono essere espropriati di questi diritti". Quindi ha ammonito: "Ci sono troppe cose che anche questo governo sta facendo contro i comuni che sono inaccettabili. Attenzione perché andiamo alla Corte Costituzionale se si continua così". "Ci sarà un confronto - ha aggiunto -, lo abbiamo richiesto a Monti. Noi dobbiamo difendere le autonomie locali, perché sono garantite dalla Costituzione".

PDL - Confronto a parte, tuttavia, il sindaco di Roma è convinto che il suo partito, il Pdl, debba continuare a sostenere l'attuale esecutivo. "Dobbiamo continuare ad appoggiare il governo Monti a patto che riusciamo a esprimere con chiarezza una linea politica-economica forte e comprensibile", ha sottolineato. Non tutte le cose che ha fatto l’esecutivo del governo Monti “ci sono piaciute - ha spiegato - ma non possiamo limitarci a dire 'no', dobbiamo dire le cose che vogliamo". Secondo Alemanno, al esempio, dobbiamo concentrarci sul problema "del rapporto con il credito, le banche", questioni su cui per il sindaco l’esecutivo ancora non è intervenuto.

LA LEGA E MARONI - Non è mancato, poi, un riferimento agli ex alleati del Carroccio. "La Lega è in un momento di transizione e tutti i partiti carismatici in questi momenti danno il peggio di sé -ha detto Alemanno -. Ci auguriamo che ci sia una svolta e una nuova leadership e soprattutto che la Lega faccia chiarezza". "Ricordo che, ancora oggi, nel nome della Lega - ha aggiunto - c'è Lega Nord per l’indipendenza della Padania e cioé il principio secessionista. Queste cose vanno messe da parte e cancellate senza esitazione. E’ la pre-condizione per riprendere qualsiasi rapporto con la Lega".

"Non mi permetto - ha proseguito - di dire chi dovrà essere il leader della Lega, sono questioni loro. Certamente Maroni è stato un ottimo ministro dell’Interni e oggi fa dei discorsi che appaiono molto seri. Però sono problemi loro. L’importante è che alla fine di questa fase ci dicano se sono secessionisti o federalisti. Le due cose non sono 'cugine' ma completamente diverse".

"Ho collaborato - ha proseguito - sia con Maroni che con la Cancellieri. Sicuramente, per quanto riguarda la Cancellieri, si sente la sua 'anima romana', si sente che è un ministro di Roma e si sente un grande pragmatismo, fuori da ogni ideologia, una grande concretezza. Da questo punto di vista e in questi pochi mesi i segnali sono stati molto confortanti e sicuramente migliori del passato. Meglio la Cancellieri di Maroni".

IL CONSOLE VATTANI - Alemanno ha anche parlato di Mario Vattani, attualmente console di Osaka e in passato suo consigliere diplomatico, deferito alla Commissione disciplinare interna per essersi esibito con un gruppo rock di estrema destra in un concerto organizzato da CasaPound lo scorso maggio. "Credo che quello abbiamo visto non sia un fatto positivo - ha detto nel corso del programma -. Sono contrario ad ogni forma di nostalgismo, è in corso una verifica disciplinare da parte del ministero degli Esteri, vedremo cosa ne esce fuori". "Deve essere chiaro che nessuno - ha concluso - deve percorrere la strada di riproporre ai giovani questi modelli".

SICUREZZA - Tornando alla situazione nella capitale, il primo cittadino ha spiegato la sua ricetta sulla sicurezza. "Fermezza e mobilitazione profonda devono essere le armi con cui tutte le Istituzioni devono reagire ad ogni minaccia criminale sulla nostra città". "Dalla magistratura - ha sottolineato - ci aspettiamo chiari segnali sulla certezza della pena e sul pieno sostegno a tutte le azioni che le forze dell’ordine metteranno in campo per prevenire il crimine nelle aree a rischio".

"Perquisizioni preventive, interventi a tappeto nelle zone calde, azioni decise che facciano abbassare la cresta alle bande criminali che sognano di diventare la banda della Magliana e devono essere sconfitte sul terreno - ha spiegato -. Poi c'è una grande criminalità di stampo mafioso che si infiltra nel tessuto economico" Per Alemanno entrambi i fenomeni "vanno combattute con gli strumenti di grande risposta dello Stato e della magistratura", perché - ha avvertito - "il pericolo a Roma è che i due fenomeni possano entrare in contatto". Ma - ha aggiunto - "noi lo impediremo".

OLIMPIADI 2020 - Infine il capitolo Olimpiadi. "I Giochi del 2020 possono essere una svolta - ha detto -. E’ una partita che deve essere chiusa bene. Monti è una persona intelligente, sono convinto che firmerà". "Le Olimpiadi del 1960 rappresentano il passaggio al boom e sono convinto che anche i Giochi del 2020 rappresenteranno una svolta", ha dichiarato Alemanno. A chi dice che l’organizzazione di grandi eventi sia spesso associata ad una gestione discutibile delle risorse, ha risposto: "Non dobbiamo rinunciare allo sviluppo per combattere" gli sprechi. "Possiamo vincere le grandi sfide senza ricorrere a provvedimenti speciali".