Roma, 3 febbraio 2012 - "Il lavoro? Gli italiani hanno troppa diffidenza per accettare un cambiamento". Così il premier {{WIKILINK}}Mario Monti {{/WIKILINK}} intervenendo nel videoforum di un quotidiano online sul tema più scottante del momento. Proprio ieri il presidente del Consiglio aveva dichiarato: "Che monotonia il posto fisso"  (Ma è vero? Scrivi sul nostro forum). Oggi Monti torna sull'argomento e precisa: “Una frase come quella, presa fuori dal contesto, può prestarsi a un equivoco”.

E sull'articolo 18 Monti non sembra avere ripensamenti: "Così come viene applicato, scoraggia gli investimenti esteri e italiani. La riforma? Ci stiamo lavorando, entro fine marzo la porteremo a termine".

La parole di Monti sollevano polemiche nelle forze extra-parlamentari e nei sindacati, ma sembrano ricompattare la maggioranza (anche se fra Pd e Pdl non si placa lo scontro dopo il voto di ieri sulla responsabilità dei magistrati). LEGGI Tutte le reazioni al discorso di Monti

"MONOTONIA POSTO FISSO? SOLO UN'EQUIVOCO" -Il premier chiarisce: “Se intendiamo per ‘fisso’ un posto che ha una stabilità e tutele, certo è un valore positivo. La mia frase significava - continua il presidente del Consiglio - che i giovani devono abituarsi all’idea di non avere un posto fisso per tutta la vita, come capitava alla mia generazione o a quelle precedenti, un posto stabile presso un unico datore di lavoro o con la stessa sede per tutta la vita o quasi”.

Meglio invece “abituarsi a cambiare spesso luogo o tipo di lavoro e Paese. Questo - sottolinea - non è da guardare con spavento, come una cosa negativa. Gli italiani e i giovani hanno in genere troppa diffidenza verso la mobilità e il cambiamento”.

RIFORMA DELL'ARTICOLO 18? "CI STIAMO LAVORANDO" - Monti parla quindi, nello specifico, dell'articolo 18: "Stiamo vedendo al tavolo sulla riforma del lavoro come si può contemperare la garanzia del rispetto di certi diritti del singolo lavoratore con forme che non scoraggino le imprese dall’assumere maggiormente e dobbiamo anche compararci con il piano internazionale". Monti ha indicato fine marzo come termine che il governo si è dato per varare la riforma.

Per il premier l'art.18 è “centrale nella discussione nel senso che è uno dei temi e siccome in passato per gli uni era la punta di una spada offensiva, per altri centro di scudo difensivo, e sembrava la contrapposizione tra Orazi e Curiazi. Il nostro scopo è passare dai simboli e i miti alla realtà”. La riforma del mercato del lavoro è “un mosaico, non bisogna precludersi di usare ogni tessera”.

Per come viene applicato, "l'articolo 18 scoraggia gli investimenti di capitali stranieri, ma anche italiani, in Italia". Poi aggiunge: "Bisogna dare meno tutele a chi oggi ne ha troppe ed è quasi blindato nella sua cittadella, e darne di più a chi è in forme estreme di precariato o fuori dal mercato del lavoro".

MAGGIORANZA, ICI CHIESA, OLIMPIADI, LAUREA - "Più si eroga bontà di cuore oggi, più si creano le condizioni che graveranno come piombo sui giovani”. Monti difende la ‘severità del suo governo e osserva che “con il cuore in mano saremmo forse più simpatici ma faremmo il male degli italiani”.

Monti ha poi liquidato con una battuta le tensioni all'interno della maggioranza che lo sostiene: "Non abbiamo usato il termine patrimoniale, anche se nei fatti è tale, perché avrebbe potuto urtare una parte di questa maggioranza ampia, ma pur sempre evanescente".

Il premier sottolinea quindii che sul tema dell' Ici sugli immobili della Chiesa il lavoro è stato quasi completato: "Siamo piuttosto avanti", ha detto Monti. Sulla corsa alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, il premier non concede nessuna anticipazione, ma conferma che "una decisione sarà presa dal governo entro metà febbraio".

Infine, sul valore legale della laurea, Monti informa che "in questi giorni verrà messo sul sito del ministero dell’Università un breve documento che vuole lanciare una consultazione pubblica”. Il premier spiega: “Vogliamo contemperare il fatto che il datore di lavoro ha bisogno di una certificazione che siano stati compiuti certi studi con il fatto di non dare troppo peso al voto di laurea perché questo dà per scontato che tutte le università su una certa disciplina siano ugualmente rigorose, ma in alcuni casi si tratta di una equivalenza superficiale e non reale”.
 

"TOBIN TAX,  POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA" - Come diceva lo stesso James Tobin, la Tobin tax è come “un mostro di Loch ness, entra ed esce dal dibattito". “Ho l’impressione che questa possa essere la volta buona perché la dimensione delle transazioni finanziarie è diventata di importo così ingente che viene avvertita da più parti" l'esigenza di chiamare "il sistema finanziario, che oltre a tanti beni ha causato tanti guai, a contribuire al risanamento”.

"BANCHE ACQUISTINO PIU' BOT" - Il premier, riferendosi ai soldi presi in prestito dalle banche dalla Bce, ha spiegato che “essendo ministro dell’Economia mi farebbe piacere se le banche comprassero più Bot, ne comprano pochi rispetto al prestito avuto dalla Bce. Le banche fanno più prestito alle imprese, comprano bot e tengono un po’ di liquidità presso la Bce”.

CON STABILITA' UE, TEDESCHI PIU' APERTI AGLI EUROBOND - “Mentre divergiamo sul ruolo degli eurobond oggi, io e la cancelliera Merkel ci troviamo d’accordo che una volta perfezionato ulteriormente il meccanismo di stabilità dell’Eurozona, e l’accordo di lunedì va in questa direzione, si potrà guardare più serenamente anche da parte tedesca all’introduzione dell’eurobond e a quel punto l’euro sarà ancora più rafforzato”.

Monti sottolinea che “l’euro è una creatura giovane, direi adolescente, ma è un giovane robusto - ha sottolineato il premier - che ha dato prova di grande forza rispetto a quello che si chiede a una moneta, cioè di non perdere potere d’acquisto, non avere un’inflazione che la tarli, essere abbastanza forte nel cambio con le altre monete. C’è stato un problema nella gestione dell’Eurozona, e ci sono varie opinioni su quanto possono essere importanti gli eurobond per irrobustire ulteriormente l’euro".

Monti aggiunge: "Io sono tra quelli, come Tremonti, che considerano che possano avere una parte importante. I tedeschi pensano che non siano importanti e possano essere al limite nocivi perchè deresponsabilizerebbero i singoli Paesi”.