Roma, 10 febbraio 2012  - Non fosse per qualche voce discordante - quella di {{WIKILINK}}Scilipoti{{/WIKILINK}}, che invita Obama a non fidarsi di Monti - le reazioni dei politici italiani all'incontro del premier tecnico con il presidente americano (FOTO E VIDEO) sono tutte più che positive, con qualche sfumatura maligna della sinistra, che non esita a paragonare il successo della missione in Usa del professore con la considerazione con cui oltreoceano era accolto il suo predecessore.

 

FOLLINI - "Siamo passati dalla tenda di Gheddafi al tappeto rosso della Casa Bianca, e questa è una buona notizia per tutti gli italiani. In tempi di globalizzazione l’apprezzamento delle cancellerie internazionali fa la differenza", ha detto stamattina Marco Follini (Pd) a Omnibus, su LA7.

CASINI - “L’Italia è tornata al centro della politica internazionale, questo è fondamentale in Europa e nel rapporto con gli Stati Uniti”, è il parere del leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che si dice entusiasta degli esiti dell’incontro tra il Presidente Usa e Mario Monti.

“Le parole non contano, contano i fatti, i simboli e le cose che tutti gli italiani hanno visto - ha proseguito - abbiamo un Presidente degli Stati Uniti che guarda all’Italia e pensa che possa svolgere un ruolo importante in Europa, e questo è fondamentale”.

BONDI - "Quando il Presidente Mario Monti sostiene che dobbiamo cercare di dare un senso alla meritocrazia e alla competitività come condizioni indispensabili per la trasformazione dell`Italia, penso che affronti la questione principale del rinnovamento della politica e del governo del nostro Paese”, ha affermato il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, convinto che “questa è una sfida culturale prima ancora che politica, della quale non tutte le forze politiche sono ancora consapevoli”.

FLI -  “L’approvazione riscossa dal presidente Monti negli Stati Uniti è comprensibile, direi quasi ovvia”, afferma in una nota Aldo Di Biagio, deputato di Futuro e Libertà. “Il progetto di Monti appare chiaramente quello di salvare l’Italia nel contesto di una salvaguardia dei valori dell’Europa e della stabilità dei suoi mercati. Un segnale importante - prosegue Di Biagio - proprio in un momento come quello attuale, in cui notiamo il riaccendersi di protezionismi nazionali. E’ chiaro che l’America veda la tenuta dell’euro come una garanzia per l’equilibrio dei propri mercati. Il segnale dato da Monti, in questo senso, lo rende un interlocutore autorevole e uno statista europeo. Non possiamo che essere orgogliosi di tutto questo - conclude il deputato FLI - che ci consente di riscattare l’immagine, quantomeno discutibile, che il recente passato ci aveva lasciato”.

 

SCILIPOTI FUORI DAL CORO - “Il Time si domanda se il Presidente del Consiglio possa salvare l’Italia. La risposta e’ no.” Cosi’ Domenico Scilipoti (Mrn) commenta l’intervista al Premier Monti pubblicata oggi sul Time.
“Monti non ha fatto altro -prosegue il deputato- che mettere le mani nelle tasche già vuote degli italiani, portando il malcontento a livelli pericolosi che hanno visto nei giorni scorsi scendere in piazza ogni categoria sociale per protestare"

"Dove sono - conclude Scilipoti - le misure per la crescita e lo sviluppo necessarie per rilanciare l’Italia ridando al nostro Paese il lustro che gli compete? Obama ha fiducia in Monti l’Italia no”.