Palermo, 5 marzo 2012 - "Ben vengano i conteggi delle schede che non potranno certo cambiare il risultato che è stato determinato soprattutto dalle borgate e dai quartieri popolari di Palermo". Così Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie interne al centroinistra palermitano, commenta l'eventualità di brogli alle primarie di Palermo. E parlando degli altri candidati usciti sconfitti, tra cui Rita Borsellino (appoggiata da Pd, Sel, Verdi e Idv), il vincitore ha detto: "Tutte le segreterie nazionali appoggiavano la candidatura di Rita Borsellino, questa volta ha prevalso l'orgoglio dei palermitani che non si lasciano imporre le scelte dall'alto. La rivolta civica riparte da Palermo".

SCELTA DAL BASSO - "Ha prevalso un'idea progettuale del cambiamento, un'idea che vuole cambiare la sua città con una cultura di governo e che ha vinto contro le scelte calate dall'alto" sintetizza Beppe Lumia (Pd), uno dei big sponsor, con Antonello Cracolici, del vincitore delle primarie. "Questa grande candidatura del centrosinistra - continua Ferrandelli - può guardare alla città e a costruire con Palermo un cammino elettorale vincente". Brogli? "Sulla base delle regole che tutti ci siamo dati - afferma Cracolici, altro sostenitore di Ferrandelli - c'erano tutti i rappresentanti di liste e gli scrutatori. Vietato piangere, adesso". ''Senza notabili, senza apparati alle spalle con i miei ragazzi straordinari e i palermitani liberi abbiamo ottenuto un grande risultato!', commenta via twitter Davide Faraone, altro sponsor involontario di Ferrandelli, avendo sottratto voti alla Borsellino. 

ORA UNITA' - Ferrandelli guarda avanti: "I partiti del centrosinistra non potranno fare altro che appoggiarmi, saremo insieme in questa grande coalizione. Più tardi chiamerò tutti i candidati e tutte le forze politiche del centrosinistra per iniziare l'avanzata verso il Comune di Palermo. E' insieme che si costruisce Palermo. Così come avrei fatto io in caso di loro vittoria, sono certo che anche loro sosterranno la mia candidatura, decisa dai movimenti e condotta porta a porta". 

DRAMMA BERSANI - Per il Pd questa è l'ennesima batosta. Quelli di Bersani sembrano baci della morte. Ogni candidato del partito, anche il più autorevole e di rango, anche il più legato alla società civile come certamente era la Borsellino, pare destinato a cadere non appena messo in gara. Persino l'ex alleato di governo Clemente Mastella, decisivo nel far cadere il governo Prodi, prova compassione: "Credo sia un momento non facile per il Pd - dice Mastella a Tgcom 24 -. Un risultato ancora più clamoroso, perché su Rita Borsellino sono confluiti anche Idv e Sel, mentre Ferrandelli è stato espulso dall'Idv". Quindi la sconfitta "è ancora più grave".

LE PAROLE DEL SEGRETARIO PD - "Le primarie sono una risorsa ma non risolvono mai i problemi politici anzi possono essere un moltiplicatore. E in Sicilia e a Palermo ci sono problemi politici". Se correzioni vanno fatte al meccanismo delle primarie, spiega il leader Pd, è "per mettere la politica prima delle primarie, per decidere se e come. Non bisogna escludere che ci siano più candidati del Pd ma deve essere una situazione straordinaria. Se invece è a rischio il profilo politico serve una discussione".

E ancora: "Quando andremo a mettere mano allo statuto, alle regole dovremo tenere conto di questo e fare in modo che le primarie non siano, com’è giusto, dei pranzi di gala ma che non diventino neanche delle rese dei conti. Le primarie sono utili e devono rimanere, ma c’è bisogno di una politica più matura". Bersani sottolinea poi che "c’è un risultato al fotofinish, vedremo il risultato e il giorno dopo sosterremo il candidato vincente".

CANDIDATI FORTI - Per la poltrona di sindaco, Palermo si appresta quindi a vivere una corsa a tre: protagonisti Fabrizio Ferrandelli (per un centrosinistra mai così lacerato), Antonio Cascio (che nelle prossime ore avrà semaforo verde dal Pdl) e Massimo Costa (Grande Sud). Proprio il leader nazionale di Grande Sud, Gianfranco Micciché, prevede una bella competizione: "Un giovane come Ferrandelli è la migliore espressione della sinistra palermitana. La competizione con Massimo Costa porrà ancora una volta Palermo all'avanguardia delle rivoluzioni politiche. Siamo pronti". E Cascio? Il presidente dell'Assemblea regionale siciliana è sereno: "Nelle prossime ore verrà ufficializzata la mia candidatura. Ho già parlato questa mattina con Alfano e aspetto solo il via libera del mio partito. Non temo nessuno: la mia sarà una campagna elettorale serena puntata sui programmi e senza violenze verbali".

COLPO DI MORTAIO - Anche Micciché gioca a freccette con i leader nazionali del centrosinistra. "Bersani, Orlando, Di Pietro e Vendola sono i veri sconfitti delle primarie del centrosinistra a Palermo. La vittoria di Fabrizio Ferrandelli - ha detto Miccichè - è un colpo di mortaio tanto fragoroso, quanto distruttivo inferto alle deboli mura del fortino democratico. Che, adesso, rischia seriamente di crollare di fronte all'incapacità della classe dirigente romana di sapere leggere il territorio. A nulla valgono, infatti, le parole concilianti ed ecumeniche dei vincitori, la resa dei conti è appena iniziata".

NUOVA ENERGIA - ''Adesso ascolteremo la base e decideremo se dobbiamo chiedere le dimissioni di Bersani oppure no'', alza la voce il senatore Beppe Lumia, sostenitore di Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie del Pd a Palermo, ospite a ''24 Mattino'' su Radio 24. ''Noi a Palermo - ha detto Lumia - avevamo detto 'scegliamo Ferrandelli e escludiamo le scelte romane'. Non vorremmo rovesciare il discorso per cui dalle scelte di Palermo si impongono delle scelte romane. Sarà Bersani a valutare lo stato di salute del partito". "Ma di certo - prosegue Lumia - i segretari nazionali che hanno sbagliato questa scelta riflettano e facciano il bene del proprio partito. Chi sta a Palermo e fa politica sul territori, collabora con le imprese che denunciano il pizzo, con il mondo del volontariato non è stupito del risultato. Chi sta a Roma e sceglie dall'alto, chi gioca sulle alchimie delle elezioni utilizzando Palermo come uno scacchiere è caduto dal letto stanotte e oggi dovrà fare i conti con questa stupenda candidatura. Adesso tutti dobbiamo sostenere Ferrandelli, che ha una capacità espansiva notevole, parla di metropolitana e metro di Palermo, di energia rinnovabile, di risanamento dei quartieri. Idee moderne che possono portarlo a governare la città".

SI MUOVE LATORRE - "E' indecente l'uso strumentale che si fa delle primarie per attaccare Bersani, sia da parte di avversari politici e sia da alcuni esponenti del nostro partito", commenta Nicola Latorre, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato. "Non c' è dubbio - aggiunge - che il risultato di Palermo, come anche quello di Genova, imponga una seria riflessione sulla capacità di cogliere le sensibilità e gli umori degli elettori e di saperli interpretare al meglio senza per questo affidarsi a un approccio burocratico che si sta rivelando perdente. La vera sorpresa è il risultato di Davide Faraone, unico iscritto al Pd che contro tutto e tutti ha registrato un risultato straordinario. Ora il nostro pieno sostegno va al candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli per vincere tutti insieme le prossime elezioni".

VERIFICA IN CORSO - C'è chi aspetta e ancora spera. Su tutti Rita Borsellino che ieri ha dichiarato: "Le operazioni di scrutinio non sono state ancora completate e per quello che sappiamo il comitato organizzatore delle primarie dovrà anche valutare gravi problemi di natura procedurale che sono stati denunciati e messi a verbale in diversi seggi. Pertanto, nel pieno rispetto del lavoro del comitato organizzatore e degli elettori del centrosinistra, attendo l'esito dello scrutinio e delle successive verifiche. Qualsiasi commento, in assenza di dati certi, è a mio avviso inopportuno, tanto sul piano dei risultati elettorali quanto su quello politico".