Piacenza, 5 marzo 2012 - "Rischia la vita, il Nord lo farà fuori". Così Umberto Bossi, leader della Lega, ha risposto a chi gli chiedeva se Monti durerà anche dopo il 2013. "Adesso - ha aggiunto Bossi - il nord sta riempiendosi di mafiosi in soggiorno obbligato, prima o dopo qualcuno si decide a impiccarli in pubblica piazza", ha detto riferendosi alla recente decisione della magistratura di consentire il trasferimento di Salvatore Riina jr a Padova, dove rimarrà in libertà vigilata.

BERLUSCONI E MONTI - "Uno gratta e l’altro tiene il palo". Ha replicato così Bossi a chi gli ha fatto osservare che il presidente del Consiglio Mario Monti e l’ex premier Silvio Berlusconi sembrano andare sempre più d’accordo.

L'INNO DI MAMELI - A margine di un incontro organizzato dal Carroccio a Piacenza il Senatùr, ha commentato anche l’accordo raggiunto in Commissione cultura della Camera, e che potrebbe ottenere presto il via libera di Montecitorio, sull'obbligatorietà dell'Inno di Mameli nelle scuole. "Spero che non lo cantino i miei figli", ha detto.

POI SUL PALCO ATTACCA  I GIORNALISTI - "Ho minacciato di morte Monti? E' Monti che minaccia di morte noi... Ho detto che Monti nella testa dei padani non è ben visto perché ci porta la povertà e poi anche la mafia. I giornalisti travisano, non si smentiscono mai quelle teste di legno". Così Umberto Bossi, dal palco del suo comizio a Piacenza, commentando le notizie d’agenzia che riportavano le sue parole pronunciate poco prima. "Ho detto - ha puntualizzato - che Monti nella testa dei padani non è ben visto perché ci porta la povertà e ora ci porta anche la mafia, evidentemente non è molto amato facendo questo cosa". A chi gli ha chiesto se la sua era una vera minaccia, ha infine risposto: "No... se devo fare una minaccia la faccio".

L'EX PREMIER: "MONTI? IL MIGLIORE PER UN GOVERNO TECNICO" - "Sull’ex numero 1 della politica, lei si sbaglia...". Con questa battuta Silvio Berlusconi, intervenuto in diretta telefonica su Italia 7 Gold, ha replicato ad Aldo Biscardi che lo presentava come n.1 del Milan ed ex n. 1 della politica. Berlusconi, nella parte finale del collegamento telefonico al 'Processo di Biscardi', ha risposto a una domanda sulla situazione politica, ribadendo l'appoggio al governo Monti. "Ci siamo tirati indietro nella convinzione che solo con un governo tecnico centrodestra e sinistra avrebbero potuto trovare l’accordo per quelle riforme di cui l’Italia ha bisogno, dalla riforma dell’architettura costituzionale a quella della giustizia. Nutriamo dunque la speranza di poterci sedere al tavolo con la sinistra, per queste riforme che una sola parte politica non potrebbe portare a compimento". Infine una valutazione su Mario Monti: "L’ho sempre considerato una persona capace, esperta, seria. Per un governo tecnico non ci può essere una guida migliore".

IDV CONTRO IL SENATUR - "Bossi parla come un terrorista. La violenza verbale del leader leghista ormai ha raggiunto vette pericolose e non basta giustificarlo perché non sta bene. I vertici della Lega prendano le distanze e smentiscano le parole truci e inqualificabili di Bossi che incitano alla violenza": così Massimo Donadi capogruppo Idv alla Camera. "Tutti i partiti e le istituzioni le condannino - aggiunge - perché il confronto politico, per quanto aspro, non può e non deve travalicare i limiti dell’odio e dell’istigazione alla violenza".

VENDOLA - "Bossi usa un linguaggio inaccettabile in un consesso civile". Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà. "Bisogna smetterla di considerare folklore l’uso di un linguaggio violento e intollerante da parte del leader leghista. Tanto più si manifesta la differenza di opinioni con il premier Monti, tanto pià alto deve essere il rispetto della persona. A Monti va tutta la nostra più sincera e convinta solidarietà".