Roma, 7 marzo 2012 - Le uscite di {{WIKILINK}}Umberto Bossi {{/WIKILINK}}- che ieri ha detto "Monti rischia la vita, il Nord lo farà fuori" - non sono passate inosservate, e certo il clima politico è cambiato, e ormai non c'è nessuno disposto a derubricare gli attacchi del Senatùr come folklore.

Anzi, la presa di distanza è stata unanime e vastissima, almeno quanto lo schieramento che appoggia il governo Monti. E in sostanza solo la Padania cerca di spiegare che era una “decisa metafora politica” . Insomma, dicendo il nord “farà fuori” Monti, secondo il quotidiano della Lega, Bossi ha voluto "avvisare i naviganti che Monti non durerà anche dopo il 2013”.

IL MINISTRO RICCARDI - “Desidero esprimere al Presidente del Consiglio Mario Monti la mia solidarietà e la mia personale vicinanza per l`attacco di cui è stato oggetto ieri sera", ha detto il ministro per la cooperazione internazionale {{WIKILINK}}Andrea Riccardi {{/WIKILINK}}.

“La democrazia - ha aggiunto Riccardi - è fatta anche di confronti serrati, duri, fortemente dialettici, ma il livello dello scontro non può mai superare, neanche verbalmente, i confini della responsabilità. E’ un momento molto delicato per via della crisi economica e il rischio che a parole di fuoco seguano azioni incendiarie è molto elevato. Per questo, rinnovando la solidarietà al Presidente del Consiglio - uomo del Nord e da cui il Nord non ha nulla da temere - invito tutti ad abbassare i toni e a far prevalere un confronto pacato e responsabile. Il rinnovamento della politica passa anche attraverso il rinnovamento del linguaggio della politica. Troppe parole d`odio sono state sparse in passato: occorre voltare pagina”.

IL MINISTRO CANCELLIERI - Non si sono fatte attendere le reazioni del ministro dell’Interno, {{WIKILINK}}Anna Maria Cancellieri{{/WIKILINK}},  che ha così replicato alle parole del leader della Lega Nord: “Chi svolge funzioni pubbliche dovrebbe fare un uso saggio del linguaggio e non istigare a comportamenti eversivi. Certe parole irresponsabili generano inutili conflitti e rischiano di accendere gli animi in un momento in cui il Paese ha bisogno di trovare compattezza e unità per superare l`attuale, difficile, situazione”.

CASINI - “Dopo le minacce a Monti bisogna veramente consigliare a Bossi un piccolo periodo di riposo”, scrive su twitter il leader Udc, {{WIKILINK}}Pier Ferdinando Casini{{/WIKILINK}}. Casini ricorda che “fino a qualche mese fa Bossi con Berlusconi comandava l’Italia . Siamo sicuri che le cose vadano sempre peggio? Avrei qualche dubbio”.


BUTTIGLIONE -  “Non sono più accettabili le dichiarazioni della Lega. Esse sono frutto della frustrazione per la loro sconfitta strategica: avevano scommesso sul fallimento dell’Italia e dell’Europa e hanno perso la scommessa”, afferma il presidente dell UDC {{WIKILINK}}Rocco Buttiglione {{/WIKILINK}}riferendosi alle parole di Bossi nei confronti di Monti.

“Grazie a Dio - prosegue - con l’impegno del governo Monti e di alcune forze politiche responsabili l’Italia non è fallita. Ora però dev’essere chiaro che non è possibile pensare di riportare al governo questa Lega, almeno fino a quando non avrà attraversato un profondo cambiamento interno. Spero che se ne rendano conto anche gli amici del Popolo delle Libertà”.

BOCCIA (PD) - “Le dichiarazioni incommentabili di Umberto Bossi sul Presidente Monti, non lasciano spazio alcuno a considerazioni di tipo politico. Il Signor Umberto Bossi è chiaramente incapace di intendere e di volere”, dice Francesco Boccia, deputato del Pd.
“Certo, fa impressione prendere atto che questo signore, confuso e farneticante, negli ultimi anni abbia tenuto in scacco un intero Paese passando per il leader di una coalizione che a questo punto non esiste più”.
“Ci auguriamo”, ha concluso l’economista del Pd, “che dentro la Lega esista qualcuno sano di mente in grado di prendere le distanze da queste autentiche follie, segno di un evidente squilibrio psichico”.
 


IL GOVERNATORE FORMIGONI - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, considera semplicemente “inaccettabili le parole pronunciate ieri dal leader della Lega Nord Umberto Bossi sul presidente del Consiglio Mario Monti”. Quanto detto dal senatur per Formigoni “contiene un quid di minaccia assolutamente inaccettabile. Un partito - ha aggiunto a margine di una visita al salone internazionale delle calzature Micam - può scegliere di fare opposizione, è una scelta legittima, ma non bisogna mai trascenedere con espressioni di minaccia che non sono accettabili”.

 

L'IDV - “E` indegno che un uomo politico si pronunci in un modo così violento. I toni del senatur sono inaccettabili, di una gravità inaudita e non fanno bene al Paese soprattutto in questa difficile congiuntura economica”, afferma in una nota il portavoce dell`Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: “E` inutile che Bossi continui ad alzare la voce per mischiare le carte: gli italiani si ricorderanno bene, nel segreto delle urne, i disastri che ha combinato e la complicità con il Cavaliere nell`approvazione di tutte le leggi ad personam”.


GIANFRANCO FINI - Il presidente della Camera, {{WIKILINK}}Gianfranco Fini{{/WIKILINK}}, da Washington, ha preferito non soffermarsi su questioni di politica interna, m le parole choc di Bossi nei confronti di Monti che alla fine gli hanno strappato un laconico commento. “Lo dico - ha affermato la terza carica dello Stato - con profondo rispetto nei confronti della persona, ma quando si viene chiamati a commentare le parole di Bossi non si è più nell`ordine dell`analisi politica”.