Roma, 17 marzo 2012 - E' una festa tutta nuova, quella dell'Unità d'Italia, decisa solo qualche settimana fa dal consiglio dei ministri. Molti italiani nemmeno se ne saranno accorti, che oggi 17 marzo si festeggia la nascita dello Stato italiano. Ma i lumbard, loro sì che lo sottolineano, ovviamente per negare l'importanza della festa.

“Oggi è il 17 marzo, cosa c’è da festeggiare? - scrive indignata la Padania - Vogliono imporci la celebrazione della nascita dello Stato italiano”. “In questa data, nel 1861, una delibera parlamentare assegnava a Vittorio Emanuele II il titolo di Re d’Italia. E noi - lamenta il quotidiano della Lega - dovremmo esserne contenti?”

E ancora, mettendo il carico all'indignazione: "Questa Festa è solo un altro passo nella realizazzione di una impossibile religione civile nazionale, sulla scia di quanto già tentato dai governi postrisorgimentali e dal fascismo”.

E conclude La Padania: “Roma ci impone il suo calendario, noi ci teniamo stretto il nostro. Il 17 marzo è san Patrizio, festa del patrono d’Irlanda e di tutti coloro che hanno combattutto e combattono per la libertà”.