Roma, 28 marzo 2012 - La telefonata di Cicchitto a Monti, che ha fatto perdere al premier il passaggio in cui Barack Obama tesseva le lodi del governo italiano (riprendendo una frase dello stesso Monti, unico citato fra i leader mondiali), sta facendo letteralmente esplodere il web. Dalle risate, si intende.

Su Twitter è subito salito fra i TT (trending topics), gli argomenti più popolari del momento.  Lo scrittore Alberto Facchini, in arte Microsatira, scrive: Benedetto XVI: "Incontrerò Fidel Castro". Cicchitto: "Poi richiamami".

Si rammarica, invece, claudiobalzano: Non ho potuto seguire questa storia di Cicchitto, ero al telefono con Cicchitto.

IL CASO - Ironie a parte, la telefonata Cicchitto-Monti ha fatto nascere un vero e proprio caso. Si ipotizza che la chiamata sia stata fatta trapelare dall'entourage di Monti proprio per accreditare l'idea che i partiti complichino la vita al premier anche quando è impegnato in summit internazionali. Una teoria che, ovviamente, non trova riscontri ufficiali.

Nel frattempo, Fabrizio Cicchitto ha tenuto a precisare, in un'intervista al Corriere, che l'argomento della telefonata non era la giustizia, come trapelato in un primo momento: "Io ho cercato Monti e la sua segreteria mi ha richiamato - ha detto Cicchitto -. I tempi della telefonata li hanno scelti loro, io non ho interrotto nulla. I temi della giustizia non sono stati nemmeno sfiorati. Mi preoccupo per la tenuta della baracca”