Cernobbio (Como), 31 marzo 2012 - "La bolletta dell’energia per gli italiani è troppo alta. Serve un lavoro sia a breve che a medio periodo". È quanto ha detto il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera alla vigilia degli aumenti delle bollette di elettricità e gas, a margine del forum Ambrosetti a Cernobbio. Per il futuro "prima di tutto bisogna evitare che crescano ulteriormente" e ha citato la liberalizzazione del mercato del gas e l'utilizzo di nuovi giacimenti in Italia come possibile mezzo per arrivare a questo obiettivo.

FONTI ALTERNATIVE - Sulle energie rinnovabili "con senso di misura e razionalità, come previsto, la settimana prossima usciremo con i decreti ministeriali". Passera sottolineando l’importanza di arrivare a "un riallineamento degli incentivi a quelli che si pagano negli altri Paesi". E spiega: "Intendiamo raggiungere e superare gli obiettivi europei sulle rinnovabili, ma dobbiamo farlo bene, non come in questi anni in cui sono stati impegnati troppi soldi delle famiglie e delle imprese non nella maniera migliore, per fare un'operazione troppo accelerata a prezzi troppo alti con incentivi troppo più alti di quelli di altri paesi".

EVASIONE - "Certamente non può essere più considerato furbizia non pagare le tasse", ha detto commentando i dati Irpef 2010, secondo i quali un italiano su due guadagna meno di 15mila euro. "Anche gli ultimi dati - ha messo in rilievo - dicono che ci devono essere più controlli e migliori norme, ma alla fine ci deve essere anche una sanzione sociale. Non deve essere tollerabile anche tra le persone che chi può contribuire in maniera adeguata non lo fa, come avviene adesso. Perché questa situazione cambi ci vuole uno sforzo di tutti".

LE GRANDI OPERAZIONI - "Ho sempre visto e toccato con mano che le grandi ristrutturazioni, i grandi rilanci, le grandi operazioni aziendali e di settore, ma quindi anche il Paese, hanno bisogno di parti sociali che lavorano insieme". Così il ministro dello Sviluppo a chi gli chiede se la riforma del lavoro con la Cgil si vada verso una stagione di scontro. Passera precisa però che "questa è una fase in cui bisogna trovare un aggiustamento della normativa sul lavoro su tutti gli aspetti, perché il tavolo sui cui si è lavorato in questi mesi gestito dal ministro Fornero, è legato a tutti gli aspetti: flessibilità in entrata e in uscita, ammortizzatori sociali, politiche per l’impiego, servizi per l’impiego. Tutte queste cose si tengono e devono essere viste insieme. Quando poi si arriva ad un accordo, bisogna che non si pigli questo si e quello no: bisogna torvare un accordo complessivo".

DISOCCUPAZIONE E DISAGIO - "Come può non preoccupare?". Passera rispondendo in questo modo a chi, a margine del forum Ambrosetti, gli ha chiesto se le tensioni sociali, le manifestazioni di oggi a Milano e i suicidi  o tentati suicidi dovuti alla crisi suscitino preoccupazione. Il tema del disagio - ha messo in rilievo il ministro - va oltre le statistiche: non bisogna guardare al numero dei disoccupati, 2-2,2 milioni, ma a tutta l’area del disagio occupazionale. Mettendoci dentro gli occupati, i sospesi dall’occupazione come i cassintegrati, i sottoccupati, mettendo insieme tutte queste componenti arriviamo forse a 5-6 milioni di persone, che rappresentano, insieme ai loro familiari una quota enorme della società italiana".

LA CRESCITA - "Dobbiamo fare di tutto perché questa recessione duri il meno possibile e perché si esca nel corso dell’anno con un segno positivo", continua Passera. "L’impostazione del governo è quella di lavorare su tutte le riforme strutturali che possano aumentare le potenzialità di crescita e sviluppare dinamismo", ha detto.

INFRASTRUTTURE - Le risorse necessarie al piano infrastrutture "devono venire dalla revisione delle spese, dalla riduzione dell’evasione fiscale e dalla valorizzazione degli attivi pubblici". "Molte riforme - continua Passera - non hanno necessariamente bisogno di soldi. Altre ne hanno bisogno: se vogliamo accelerare il piano infrastrutture, piuttosto che altri, ci vogliono risorse".

MONTI IN ASIA - Al ministro sembra che il viaggio del presidente del Consiglio Mario Monti in Asia sia "un grande successo, soprattutto dal punto di vista di ricreare interesse per il nostro Paese". L’Italia, ha sottolineato Passera, "è chiaramente un luogo dove si può investire di più e dove negli ultimi anni sono stati attirati troppo pochi investimenti".