Roma, 5 aprile 2012 - Non solo art. 18 (che si trasforma in art. 14) nel ddl sulla riforma del mercato del lavoro che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha autorizzato a presentare alle Camere e il premier Mario Monti chiede di approvare "nel suo complesso". Al suo interno sono infatti previsti anche nuovi tagli per gli enti previdenziali e una stangata per i proprietari degli immobili che non applicano la cedolare.

AEREI - Sale di 2 euro per ogni passeggero, a partire dal primo luglio 2013, l’addizionale comunale sui diritti di imbarco sugli aerei. E’ quanto prevede una delle norme fiscali poste a copertura del ddl per la riforma del mercato del lavoro. I maggiori importi incassati andranno versati all’Inps.

AFFITTI - Per i proprietari di case che non applicano la cedolare secca sugli affitti, cala dal 15 al 5% la riduzione della base di calcolo per l’Irpef sugli affitti rispetto al rendimento determinato secondo le tariffe d’estimo. Lo prevede una delle norme di copertura del Ddl di riforma del mercato del lavoro.

TAGLI - L’Inps e l’Inail, nell’ambito della propria autonomia, dovranno ridurre le loro spese di funzionamento di 90 milioni complessivamente a partire dal 2013. Le riduzioni sono quantificate rispettivamente in 18 milioni di euro annui per l'Inail e in 72 milioni di euro per l'Inps. Le somme derivanti dalle riduzioni di spesa sono versate entro il 30 giugno di ciascun anno ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato. L'amministrazione autonoma dei Monopoli di stato dovrà adottare misure di razionalizzazione aggiuntive con una riduzione di spesa di 10 milioni l'anno a partire dal 2013.

ASSICURAZIONI - Arriva una stretta sulla deduzione riconosciuta sulla tassa al servizio sanitario nazionale, pari al 10,5%, che si applica sulle assicurazioni Rc auto. La deduzione scatterà solo per gli importi che eccedono i 40 euro (quindi per assicurazioni da 402 euro). La stretta vale gia’ sui pagamenti del 2012.

AUTO AZIENDALE - Arriva una stangata anche sulle auto aziendali e quelle utilizzate dai professionisti a copertura delle misure del ddl Lavoro. La deduzione sulle auto date in uso promiscuo ai dipendenti viene ridotta dal 90 al 70%, mentre per i mezzi utilizzati per l’esercizio di imprese, arti e professioni (artigiani, commercianti, professionisti) passa dal 40 al 27,5%.

I COSTI - La riforma del mercato del lavoro costa 1,71 miliardi nel 2013 e 2,92 miliardi nel 2014. Poi l’onere cala fino ai 2,03 del 2017 ma risale progressivamente fino a 2,22 miliardi dal 2021. E’ il quadro che emerge dall’articolo del testo definitivo del ddl sulla copertura finanziaria, prevista in parte con i risparmi derivanti dagli articoli 71 e 72, ovvero misure fiscali e riduzione delle spese di funzionamento degli enti, in parte con risorse del ministero dell’Economia.

L’onere derivante dall’attuazione della legge e’ valutato complessivamente in 1.719 milioni di euro per l’anno 2013, 2.921 milioni di euro per l’anno 2014, 2.501 milioni di euro per l’anno 2015, 2.482 milioni di euro per l’anno 2016, 2.038 milioni di euro per l’anno 2017, 2.142 milioni di euro per l’anno 2018, 2.148 milioni di euro per l’anno 2019, 2.195 milioni di euro per l’anno 2020 e 2.225 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021.