Milano, 7 aprile 2012 - La bufera nella Lega non accenna a placarsi, il duello a distanza ravvicinata fra Bossi e Maroni continua. Nel frattempo, Terzo Polo e Pd chiedono a gran voce le dimissioni di Rosy Mauro dalla vicepresidenza del Senato, arrivando a minacciare di boicottare i lavori di Palazzo Madama.

MARONI: "GIRIAMO PAGINA" - Roberto Maroni interviene su La Padania: "Adesso si gira pagina. Basta davvero. La parola d’ordine è ‘motori avanti tutta’. La Lega prosegue il suo progetto di cambiamento", dice il membro del triumvirato, indicando come primo banco di prova "le amministrative. Lì dobbiamo vincere, affermare la nostra diversità". Un progetto - spiega - che andrà avanti "come ha detto Bossi, senza stare a guardare nome e cognome di nessuno".

Maroni ha parole di elogio per il Senatùr, di cui apprezza le dimissioni. "E’ il solo che lo ha fatto. Questo dà lo spessore della sua persona. Il che è indiscutibile". Ma a questo punto, secondo Maroni, "tutti abbiamo una responsabilità e un dovere: tutti, nessuno escluso, dobbiamo mettere da parte, se ci sono, le personali antipatie, le divisioni. Qui c’è un progetto più grande di noi per il quale lavorare: la grande Lega, la potentissima. Su tutto il resto - dice - davvero è ora di dire basta".

Inoltre per l'ex ministro dell'Interno le dimissioni di Umberto Bossi siano state un terremoto per gli altri partiti. "Francamente li ho visti smarriti, impreparati - aggiunge -. La Lega fa sempre paura". Quanto alla bufera giudiziaria, Maroni risponde: "Ogni cosa deve fare il suo corso, a noi interessa imprimere da subito una nuova azione politica della Lega".

SU FACEBOOK: "PULIZIA SENZA GUARDARE FACCIA NESSUNO" - Su Facebook Maroni è ancora più categorico: “PULIZIA, PULIZIA e PULIZIA, senza guardare in faccia a nessuno!!! Rivoglio la Lega che conosco, quella dei militanti onesti che si fanno un culo cosi’ sul territorio senza chiedere nulla in cambio, se non la soddisfazione di sentirsi orgogliosi di essere leghisti”.

L'ex ministro dà appuntamento a Bergamo, martedì prossimo: “tutti a Bergamo martedì per la grande serata dell’orgoglio leghista - scrive ancora l’ex ministro - un abbraccio a tutti i ‘barbari sognanti’, passate una Pasqua serena”.

BOSSI: "DEVO STARE LONTANO" "Io adesso devo stare lontano, non posso fare altro, devo stare un passo indietro, hanno tirato dentro i miei figli in questa cosa tremenda...". Umberto Bossi commenta così, parlando telefonicamente con l'agenzia Ansa, la sua attuale posizione, dopo le dimissioni da segretario della Lega.

"L’unica cosa che posso fare adesso è cercare di tenere unito tutto, tenere unita la Lega, evitare che ci siano scontri tra i dirigenti. Li aiuto un po’, faccio quello che posso", ha aggiunto parlando del ruolo che si è ritagliato e la nomina del triumvirato che reggerà il Carroccio fino al Congresso.

Il fondatore della Lega riprende il suo piglio deciso quando gli chiedono se stia lavorando a fare pulizia dentro il suo partito. "Pulizia nei conti della Lega? E’ già in atto la pulizia, e c’è già chi la deve fare". E non manca nemmeno un velato ringraziamento alla base che continua a esporre cartelli e striscioni di solidarietà nei suoi confronti. "Sì, l’affetto dei militanti lo sento - dice Bossi -. Tanti insistono perché martedì sera vada a Bergamo alla manifestazione che stanno organizzando...Non so se vado, vedrò".

Il Senatùr anche oggi si è recato nel suo ufficio nella sede del Carroccio in via Bellerio a Milano. Sede peraltro, come ogni sabato, gli uffici sono chiusi e i funzionari assenti. "Faccio un po' di lavoro, vedo delle persone...'', ha spiegato Bossi, che è stato raggiunto dall'ex Guardasigilli, Roberto Castelli.