Roma, 10 aprile 2012 - Alessandro Marmello, l’autista di Renzo Bossi, è stato sentito per circa un’ora oggi dai magistrati di Milano ai quali ha spiegato di aver tenuto la cassa dei soldi che gli erano stati anticipati dal partito in contanti per gestire le spese quotidiane di Renzo Bossi e che questo era un sistema usato anche dai suoi predecessori.

 MINACCE E PAURE - "Perchè non ho denunciato prima? Tutte le volte che cercavo di sollevare il problema mi rispondevano che dovevo stare zitto. Pagavano e basta, a volte anche senza pezze giustificative". Il giorno dopo l’uscita dei quattro video esclusivi pubblicati dal sito del settimanale Oggi (GUARDA), {{WIKILINK}}Alessandro Marmello{{/WIKILINK}}, autista e bodyguard di Renzo Bossi, spiega al sito di Panorama i motivi che lo hanno spinto a denunciare l’ormai ex consigliere regionale lombardo.

"Ho girato questi video per cautelarmi - ha aggiunto - Avevo paura di finire io nel tritacarne. Ho anche provato a parlare con Renzo ma dovevo stare zitto: lui mi schiacciava psicologicamente".

VIDEO ACQUISITI DAI PM - Intanto i magistrati milanesi che indagano sull’ex tesoriere della Lega Nord hanno acquisito negli uffici di Rcs il video girato dall’autista e guardia del corpo di Renzo Bossi, Alessandro Marmello. Nelle immagini girate all’insaputa del figlio di Umberto Bossi si vedono passaggi di denaro dallo stesso Marmello al giovane Bossi all’interno di un’auto.