Roma, 16 aprile 2012 - Sergio De Gregorio non è un peone e la richiesta di arresto colpisce un senatore influente. Nella scorsa legislatura è stato Presidente della Commissione Difesa del Senato ed attualmente è Presidente della delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato. Nato nel 1960, De Gregorio lavora da giornalista ed arriva, dopo il crollo del Psi negli anni novanta, ai vertici de 'L’Avanti' che sarà poi diretto da Valter Lavitola. Il Psi di Boselli prima e Nencini poi ha sempre contestato l’uso della testata in mani estranee al partito, sostenendo che il vero quotidiano socialista sia 'Avanti!' senza l’articolo davanti al nome.

Il percorso politico di De Gregorio è molto diversificato. Nel 2005 si candida alle elezioni regionali in Campania con la Dca di Gianfranco Rotondi. Nel 2006 viene eletto al Senato con l’Idv, che fa parte della coalizione di centrosinistra che sostiene il Governo di Romano Prodi. Al Senato i numeri del Governo Prodi sono traballanti e De Gregorio è il protagonista di un colpo di scena: il 7 giugno viene eletto con i voti del centrodestra alla Presidenza della Commissione Difesa, sconfiggendo la candidata del centrosinistra Lidia Menapace.

Pochi mesi dopo De Gregorio lascia l’Idv e si dedica al suo movimento 'Italiani nel mondo'. Nel 2008 viene eletto al Senato con il Pdl, votando ovviamente la fiducia al Governo Berlusconi. In questa legislatura è stato relatore ad un disegno di legge per l'ammissione dei soggetti fabici nelle Forze armate e di polizia, ad un ddl con disposizioni in materia di adeguamento del trattamento economico del personale appartenente alle Forze armate con funzioni dirigenziali, ad un disegno di legge per l’abrogazione delle norme istitutive dei Vice Comandanti generali dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di finanza.

Fonte Agi