Roma, 22 aprile 2012 - "La crisi del Paese può essere superata solo se ogni territorio esprime valori positivi e voglia di ricostruzione". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, intervenendo a Ceres, in Val di Lanzo, alla cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Alpina Taurinese.

BAGNASCO - "Le problematiche del mondo del lavoro sono affrontate con molta competenza dentro ad una visione di insieme": lo ha detto oggi a Genova il cardinale Angelo Bagnasco, a margine di un incontro diocesano alla Fiera del Mare. Interpellato sullo sciopero proclamato per domani dai lavoratori del porto di Genova, Bagnasco ha aggiunto: "Il mondo del lavoro sa che la Chiesa segue queste vicende, che toccano la vita dei lavoratori e quella delle loro famiglie. Sa di questa vicinanza e so che la apprezza". E prosegue: "Di questo apprezzamento siamo grati. Ci incoraggia ad essere ulteriormente vicini a queste problematiche che devono essere e sono affrontate con molta serietà e competenza, dentro ad una visione di insieme da cui non è possibile prescindere. Abbiamo fiducia".

SUI GIOVANI - "Se non c’è prospettiva di lavoro i ragazzi si deprimono, come chiunque", dice ancora Bagnasco. Senza una prospettiva di lavoro "cosa si può aspettare?" si è chiesto Bagnasco. Una prospettiva "di sviluppo" è necessaria, perché "per creare vecchie e nuove opportunità di lavoro è fondamentale lo sviluppo della società e del mercato".

I DATI ISTAT SU DONNE E UNDER 35 -  Del resto il numero di casalinghe tra i 15 e i 64 anni resta alto, pari nel 2011 a 4 milioni 879 mila, anche se negli ultimi anni un calo c’è stato, -5,9% rispetto al 2004 (primo anno delle serie storiche omogenee). Intanto si affacciano i casalinghi, circa 63 mila, pur se in quota marginale. E’ quanto emerge dai dati Istat nella rilevazione sulle forze di lavoro. Ma le casalinghe in Italia sono anche donne giovani, under 35. I dati dell’Istat sugli inattivi nel 2011 rilevano come il fenomeno interessi tuttora nel paese 796 mila persone tra i 15 e i 34 anni, soprattutto, come è noto, donne (780 mila). Insomma, il fenomeno resta ben presente anche tra i giovani. Una tendenza alla riduzione si può osservare ma ha ritmi lenti,: in sette anni tra gli under 35 si sono perse solo 47 mila unità.