ROMA, 2 maggio 2012 - Dopo l'"assoluzione" della mafia ("Non strangola la gente" - video), Beppe Grillo torna su temi meno spinosi, dal punto di vista delle polemiche. E attacca la casta, impersonificata per l'occasione da {{WIKILINK}}Giuliano Amato{{/WIKILINK}}, uno dei superconsulenti del governo dei tecnici.

L'attacco sul frequentatissimo blog non lascia dubbi su quel che pensa il comico genovese: “Giuliano Amato nominato super-consulente da Rigor Montis sui soldi pubblici ai partiti è uno schiaffo agli italiani. Una pernacchia. Un potente vaffanculo della Casta. Una provocazione. E’ come buttare un fiammifero acceso in un pagliaio”, scrive il leader del Movimento 5 Stelle.

“Qualche volta - prosegue - mi chiedo se Monti e il Trio Lescano che lo appoggia abbiano veramente capito dove si trovano, in quale momento storico. L’Italia è sull’orlo del collasso economico, dopo il quale può succedere di tutto. Al confronto di Rigor Montis, di Alfano, Bersani e Casini, Maria Antonietta, alla quale venne attribuita la frase ‘Se non hanno pane, mangino brioches!’, rivolta al popolo affamato durante la Rivoluzione francese, è una statista”.

Quanto al merito, attacca il 'dottor sottile' così: “Amato ha una certa esperienza nel maneggiare i soldi e di finanziamenti pubblici, è stato tesoriere del PSI di Craxi. Uno dei rari casi in cui il tesoriere fa carriera e il capo finisce sotto accusa e latitante. L’esatto contrario dei tesorieri Belsito della Lega e di Lusi della Margherita".

E ancora: "Si invocano i tagli e si imbarca un tizio che prende 32.000 euro di pensione al mese. E’ uno scherzo di Carnevale? Per le pensioni va applicato un tetto massimo di 3.000 euro. Sono più che sufficienti per vivere. Con il risparmio (valutabile in 7 miliardi di euro all’anno) delle mega pensioni, doppie e triple, dei vitalizi dei politici si apra un fondo per pagare i debiti che lo Stato ha con gli imprenditori che si suicidano al ritmo di uno o due al giorno”.