Roma, 5 maggio 2012 - Un incontro per capire se il governo Monti ha ancora una maggiornanza che lo sostiene. Sarà questa la richiesta di Pier Ferdinando Casini una volta chiusa la tornata delle amministrative.

"Chiederò un appuntamento a Bersani e a Berlusconi per sapere se vogliono sostenere il governo e vogliono andare avanti o se ogni giorno vogliono trovare un modo per distinguersi. Finiamo la campagna elettorale, poi parliamo seriamente di tutto", ha detto infatti il leader dell'Udc a margine del suo intervento al congresso nazionale delle Acli.

"Io mi rendo conto di essere in minoranza - ha proseguito Casini - ma ormai è il mio destino, in minoranza con Prodi, in minoranza con Berlusconi, resterò in minoranza anche adesso. Ma io le promesse e la demagogia fiscale ritengo che siano un tumore per il nostro paese".

"Io credo - ha aggiunto commentando le ultime notizie relative all'Imu - che bisogna continuare a rafforzare lo sforzo di Monti che naturalmente sa bene, come tutti noi, che c’è una pressione fiscale eccessiva forse insostenibile ma che questo avviene a causa dei tanti che non pagano le tasse. Se ci fosse meno evasione ci sarebbe una pressione fiscale più compatibile per tutti".

"Per cui - ha sottolineato - la prima cosa è la lotta all’evasione fiscale. La seconda, se dalla lotta all’evasione si avrà un extragettito, se la ripresa dell’economia funzionerà, ci sarà un alleggerimento della pressione fiscale sulle famglie e sulle imprese. Ma oggi - ha concluso il leader dell’Udc - non è il momento delle promesse demagogiche con le quali questo paese è arrivato dove è, cioé vicino alla Grecia non solo geograficamente".

IL CHIARIMENTO - Ovviamente non è sfuggito il riferimento a Berlusconi nelle parole di Casini, che ha affidato a Twitter la sue precisazione sui destinatari della sua richiesta di chiarimento nella maggioranza sul sostegno al governo Monti. "Ho detto Berlusconi, leggasi ‘Berlusconi-Alfano’", ha scritto in un 'cinguettio'.

BERSANI - Non si è fatta attendere la risposta di Luigi Bersani: "Vedo che anche Casini si dedica alla pretattica. Noi non partecipiamo". "Non siamo gente che trama alle spalle, per noi si va al 2013 - ha assicurato il segretario del Pd -. Chi ha intenzioni diverse non ce le attribuisca".